Ollolai Quello del paese tra i monti della Barbagia e gli Stati Uniti d’America non è un legame nato nell’ultimo mese con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Ha radici molto più profonde che arrivano fino alla seconda metà del secolo scorso. Radici solide piantate da una bandiera della Sardegna nel mondo: la stella del body building Franco Columbu. Due volte Mister Olympia, nel 1976 e 1981, mister Universo e Mondo nel 1970 e ’71, attore a Hollywood, ma soprattutto amico fraterno di Arnold Schwarzenegger.
A 20 anni lasciò la Sardegna per trasferirsi in Germania ed è proprio a Monaco che, nel 1965, conobbe Terminator, insieme al quale si trasferì a Los Angeles sul finire del 1969. Fu la fortuna di Franco Columbu, della Sardegna e di Ollolai che, grazie all’impegno del chiropratico e culturista alto “solo” 1 metro e 69, riuscì per la prima volta ad aprire i suoi confini al mondo. Nella terra promessa a stelle e strisce, infatti, non sapevano neanche dell’esistenza di Ollolai prima del 1977, anno di uscita, nelle sale cinematografiche, di Pumping Iron, il fim-documentario diretto da Robert Fiore e George Butler.
Uno sguardo sull’universo del body building con i finalisti dell’Olympia 1975. Tra questi proprio Franco Columbu che volle fortemente le telecamere americane nel cuore dell’isola, a casa sua. Da allora un viaggio di andata e ritorno continuo finito nel 2019 con la morte del culturista nelle acque di San Teodoro. «Franco rappresenta il successo del sogno americano – dice il sindaco di Ollolai Francesco Columbu –. Gli siamo grati, siamo molto orgogliosi di lui e di aver dato i natali a un sardo che ce l’ha fatta senza mai dimenticare la sua terra d’origine». (a.mele)
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