Quali sono le novit� al via dal prossimo anno per la riscossione di debiti dei contribuenti italiani: cosa cambia e i chiarimenti
Quali sono le novit� principali per la riscossione dei debiti dei contribuenti al via nel 2025?
Le novità per la riscossione dei debiti dei contribuenti italiani nel 2025 sono diverse e interessano la definizione di piani di rateizzazione, i motivi di impugnazione nonché la possibilità di cancellazione automatica di alcune cartelle esattoriali.
Cosa cambia per la riscossione dei dovuti pagamenti da parte dei cittadini nel 2025? Dal prossimo anno cambia il sistema della riscossione fiscale e le novità interesseranno soprattutto i pagamenti delle cartelle esattoriali, le rateizzazioni e i pignoramenti. Vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche al via.
- Cartelle esattoriali e nuova rateizzazione al via
- La rottamazione del debito nel 2025 e quando scatta la cancellazione automatica
Cartelle esattoriali, le novità per le rateizzazioni e l’impugnazione
Le novità previste per la riscossione dei debiti di contribuenti nel 2025 prevedono innanzitutto l’allungamento dei piani di rateizzazione.
Una delle principali modifiche previste riguarda i piani di rateizzazione.
Dal 2025, infatti, i contribuenti potranno pagare più facilmente i debiti con nuove modalità di rateizzazione varranno per i debiti fino a 120mila euro che potranno essere così suddivisi:
- fino a 84 rate mensili dal 2025 al 2026;
- fino a 96 rate mensili dal 2027 al 2028;
- fino a 108 rate mensili dal 2029.
I debitori che si trovano in condizione di difficoltà economica, certificata tramite l’Isee, potranno chiedere un piano di dilazione del pagamento anche per i debiti superiori a 120mila euro e fino a 120 rate mensili senza necessità di giustificare ulteriormente la propria condizione.
Un’altra modifica riguarda i nuovi motivi per cui si possono impugnare le cartelle esattoriali.
I nuovi casi contemplano:
- la perdita di benefici fiscali o agevolazioni, se la cartella implica la perdita di vantaggi fiscali;
- l’impossibilità di partecipare a gare d’appalto, se una cartella non notificata correttamente impedisce la partecipazione a una gara;
- rischio di perdere un finanziamento;
- blocco dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione;
- difficoltà nella cessione d’azienda, se l’impresa non può vendere l’attività a causa di una cartella non notificata.
La rottamazione del debito nel 2025 e quando scatta la cancellazione automatica
Cambia nel 2025 anche la rottamazione delle cartelle, che permette ai debitori in condizioni finanziarie difficili di pagare meno il proprio debito, fino addirittura a cancellarlo.
Secondo quanto stabilito, infatti, i debiti che risultano prescritti o difficilmente recuperabili saranno automaticamente annullati e non potranno più scattare i pignoramenti.
Stesso discorso vale se la cartella non viene notificata entro il termine previsto dalla legge.
Anche in questo caso il debito iscritto a ruolo diventa inesigibile e non può più essere recuperato tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
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