La città di Aosta guarda al futuro con il progetto “Aostae Alptech. L’innovazione nel cuore delle Alpi”. Presentata questa mattina, venerdì 6 dicembre, l’iniziativa unisce cultura, scienza e nuove tecnologie, utilizzando la realtà virtuale, e non solo, per raccontare la Valle in modo innovativo e coinvolgente. Dopo più di un anno di lavoro e sperimentazioni, il progetto ha dato vita al “Cabinet aux merveilles”, un’installazione immersiva composta da cinque postazioni: una nella saletta d’arte di Via Xavier de Maistre e quattro all’Hotel des États.
Il progetto è il risultato di una collaborazione tra diverse realtà scientifiche e artistiche. Sono stati coinvolti l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Politecnico di Torino per la parte scientifica e Wind Tre e Innova come partner tecnologici. A queste si aggiungono realtà locali come L’Eubage, Kotuko, Blue Engineering, RD Italy, e diversi partner artistici tra cui l’associazione culturale Pourparler, l’Ago srl OSA – Open Sound Valle d’Aosta, la compagnia teatrale Palinodie, la Fondation Émile Chanoux e il laboratorio audiovisivo SilentMediaLab.
“L’idea di base è quella di dare ai visitatori un assaggio di cosa potrà succedere da qui ai prossimi anni in ambito digitale”, ha dichiarato il project manager Antonio Di Blasi sottolineando: “il partenariato di questo progetto è una novità. C’è una parte tecnologica rappresentata da Wind Tre e da start-up valdostane che hanno contribuito a sviluppare le nuove tecnologie, ma l’esperimento interessante è stato far dialogare centri ricerca e start-up con la parte artistica e culturale del progetto. Questa è stata la vera sfida”. Una sfida che ha visto come protagonisti della parte scientifica il direttore della Fondazione Clément-Filliétroz Onlus, Jean-Marc Christille, e di quella artistica l’amministratore delegato de l’Eubage Enrico Montrosset.
Riguardo la parte artistica, Montrosset ha spiegato: “Il progetto ci ha indotto a ripensare le potenzialità artistiche in maniera differente. Il tutto si traduce in cinque postazioni prototipali – dimostratori che possono solo evolvere – in cui l’utilizzatore avrà la possibilità di ricevere informazioni sulla storia valdostana, interagire e giocare”. “L’obiettivo è stato portare tecnologie tipicamente lontane dall’utilizzo comune verso la comunità, rendendole disponibili attraverso la cultura. Abbiamo sperimento su più livelli, unendo le materie STEM e l’arte, mondi tipicamente assai distanti tra loro” ha sottolineato Jean-Marc Christille.
Il progetto “Aostae Alptech” è finanziato al 75% dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy, tramite il bando Tecnologie 5G, e il restante 25% dai partner del progetto e dal comune di Aosta. “Con questo progetto iniziamo il percorso volto ai festeggiamenti per il 2050esimo compleanno della città, che si celebrerà il 21 dicembre 2025, – ha dichiarato l’assessore Samuele Tedesco– . Il progetto che presentiamo era stato pensato per il dossier di Aosta Capitale della cultura 2025, per questo nel nome c’è il dittongo ae che, anche in questo caso, rappresenta l’unione di cose differenti, l’arte e la tecnologia”.
Le esperienze immersive
A guidare i visitatori all’interno del percorso multimediale e multisensoriale è la figura di Innocenzo Manzetti, l’inventore aostano precursore delle telecomunicazioni, presente sotto forma di ologramma nella saletta di via Xavier de Maistre e in versione chatbot 2D nell’altra sala espositiva. Il primo racconta e introduce i visitatori nel percorso, il secondo, installazione che prende il titolo di “Wunderkammer”, risponde alle domande che gli vengono poste sia in italiano che in francese.
Le altre installazioni consistono in tre postazioni con quattro visori e quattro sedie ciascuna per provare l’esperienza della realtà aumentata. Entrando nella sala buia dell’Hotel des Etats, il visitatore si trova di fronte alla postazione “Sense the city”, al cui interno è disponibile “Open Sound-Osa Valle d’Aosta” che consente di ascoltare suoni legati al territorio valdostano (come il lupo che ulula) e musiche, tradizionali e non solo, giocando virtualmente con dei dadi. La postazione “Augmented Aostae” è invece un serious game in cui i partecipanti, accompagnati da un dahu, vanno alla scoperta della storia della regione a partire dall’antichità. L’ultima è il “Contemporaneo cammino” un itinerario immersivo da Aymavilles alla plaine di Aosta, lungo un tratto del cammino Balteo, accompagnati dalla voce di attori e attrici della compagnia Palinodie. Al centro della postazione con i visori si trova anche un profumo per potenziare l’esperienza in un’ottica multisensoriale. “Le esperienze immersive non voglio sostituirsi a quelle reali, – ha sottolineato il sindaco Gianni Nuti -. L’idea è quella di far venire voglia alle persone, una volta provata l’esperienza virtuale, di provare anche quella reale”.
Per fruire delle diverse esperienze è necessario scaricare l’app “Alptech” e con un QR prenotare il proprio visore. Dal giorno seguente la visita, per ogni ospite registrato sarà possibile scaricare dal sito alptech.it la restituzione dell’esperienza, con la sintesi di ciò che è stato compiuto e prodotto e grazie alla proposta di contenuti nuovi e individualizzati sulla base dell’analisi dei dati che il sistema di back-end raccoglie durante l’uso dei dimostratori.
Info e orari
Le sale espositive esperienziali sono fruibili dal pubblico fino al 30 marzo, aperte il venerdì dalle ore 16 alle 20, il sabato dalle 14 alle 20, la domenica dalle 10 alle 18. Dal 20 dicembre al 6 gennaio saranno accessibili ogni giorno dalle ore 14 alle 20. Rimarranno chiuse il 25 e 31 dicembre.
L’esperienza di Cabinet aux Merveilles è destinata nei prossimi mesi anche alle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado. A loro saranno dedicate alcune visite riservate in orario di chiusura al pubblico. Sono tre le settimane previste: dal 20 al 24 gennaio; dal 17 al 21 febbraio e dal 17 al 21 marzo. E’ possibile prenotare inviando una mail info@laclesurlaporte.it.
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