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Prenota un alloggio per tre giorni a Firenze con Airbnb, ma poi decide di restare in quella casa scelta online. Senza pagare, abusivamente. Una storia che va avanti ormai da otto mesi, gettando nell’esasperazione la proprietaria dell’immobile. “Rivoglio la mia casa”, tuona. Le sue parole finora sono cadute nel vuoto, così come la denuncia fatta.
Affitta casa per tre giorni, resta per mesi (senza pagare)
Ecco cosa è successo, secondo quanto denunciato dalla padrona di casa al Corriere Fiorentino. Tutto inizia a marzo. Maria, nome dell’host (chi pubblica l’annuncio sulla piattaforma, ndr), accetta la prenotazione di una ragazza: tre giorni. Le due si incontrano per la consegna delle chiavi: l’ospite dice di essere una dottoressa, ricercatrice al San Raffaele di Milano e di essere a Firenze per qualche giorno prima di trasferirsi definitivamente a Milano.
“È apparsa subito molto gentile e mai avrei immaginato quanto accaduto in seguito”. Terminati i tre giorni pattuiti, la donna chiede di restare qualche giorno in più. “Eravamo ad aprile. Abbiamo fatto una trattativa privata, senza passare dalla piattaforma e ci siamo accordati su altri giorni di pernottamento. Mi ha pagato in contanti perché sosteneva di aver perso i documenti”, spiega. Passano i giorni e alla nuova scadenza corrisponde una nuova richiesta: restare fino al 18 maggio. Giorni concessi ma mai pagati. “Il 18 maggio era previsto l’arrivo di alcuni ragazzi dall’Australia ma la ragazza non ha voluto sapere di andarsene, ha addirittura chiamato i carabinieri dicendo che la stavo disturbando”, prosegue Maria. Da quel 18 maggio nulla è cambiato: l’ospite indesiderata è nella casa gratis. E ci vivrebbe col figlio ventenne, un cane e un gatto. “Come se l’appartamento fosse suo”, dice esasperata la padrona di casa.
È stata presentata una denuncia per violazione di domicilio e insolvenza fraudolenta ma non è servita. Il ricorso d’urgenza al giudice civile per liberare l’immobile è stato respinto, così è stata avviata una causa per liberare l’abitazione ma la prima udienza è stata fissata a marzo. Un anno dall’inizio della vicenda. “Quando arriveremo alla fine di tutta questa storia — sottolinea Maria — sarò costretta a vendere la casa per i debiti che ho accumulato” perché intanto l’inquilina non paga ma le utenze costano. Staccarle non è possibile perché paradossalmente passerebbe dalla parte del torto commettendo un reato, quello che il codice penale chiama “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose”.
Quello di Firenze non è un caso isolato. Una storia del tutto simile è accaduta a Padova. Anche in questo caso un immobile prenotato da sedicenti turisti, stavolta su Booking, è stato occupato abusivamente. In questo caso il lieto fine per il padrone di casa è arrivato dopo “appena” 48 giorni.
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