La polizia ha arrestato e portato in carcere il “re” delle truffe dei Rolex, un 50enne pluripregiudicato. Si spacciava per ricco imprenditore, in realtà pagava con assegni circolari e documenti falsi.
Immagine di repertorio
Si fingeva un ricco imprenditore ed utilizzava assegni falsi per truffare le vittime. Ma gli agenti della polizia di Stato lo hanno scoperto, rintracciato a Napoli, arrestato e portato in carcere. I poliziotti hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare da parte del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Velletri.
A finire in manette è un uomo di cinquant’anni, già noto alle forze dell’ordine, pluripregiudicato per i reati di truffa ed indebito utilizzo di documenti di identità falsi. Negli annni ha messo a segno truffe ingegnose, riuscendo ad impossessarsi di orologi di pregio e di beni di valore, spacciandosi nelle compravendite online come un facoltoso acquirente, in realtà i pagamenti venivano fatti con assegni falsi e i venditori non potevano riscuotere il denaro.
Il venditore vittima di un sedicente ricco imprenditore
I provvedimento è scattato al termine delle indagini fatte dagli agenti della polizia di Stato coordinate dalla Procura della Repubblica. Ad indagare sono stati gli investigatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Roma, indagini che sono partite dalla querela di un cittadino. L’uomo si è infatti rivolto alla Polizia, raccontando di essere stato vittima di una truffa da parte di un uomo che gli si era presentato come un sedicente ricco imprenditore. L’uomo infatti, appassionato di orologeria, aveva messo l’annuncio di vendita di un orologio prezioso su un portale online. Senza accorgersene è caduto nella trappola ordita dal cinqunatenne.
Il venditore truffato ha querelato il cliente
Quetst’ultimo infatti dopo aver contattato il venditore e averlo convinto a concludere l’affare di persona, si è presentato all’appuntamento con un assegno circolare dell’importo di 7.400 euro, ossia il costo del lussoso orologio. Il venditore ha depositato il titolo presso il proprio istituto bancario e ha concluso la vendita, dandogli l’orologio. Solo dopo alcuni giorni il venditore si è accorto che sia l’assegno che il documento d’identità del cliente erano falsi. Così rendendosi conto di essere stato truffato, si è rivolto alla Polizia ed è scattato l’arresto.
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