Prima riunione sperimentale in Comune a Sondrio alla presenza di amministratori, operatori, associazioni, mondo della cooperazione sociale, sindacati e Asst. Insieme a loro anche i referenti del progetto per gli over 65 “A casa tutto bene”
Un tavolo allargato per provare ad affrontare il variegato mondo degli anziani e della domiciliarità, della possibilità cioè di garantire i servizi nell’abitazione privata evitando l’istituzionalizzazione di chi ancora è in grado di rimanere a casa. Seguendo quello che sta facendo il progetto sperimentale degli Uffici di piano di Sondrio e Morbegno insieme alla cooperativa Grandangolo “A casa tutto bene”.
C’erano, infatti, anche i referenti dell’iniziativa destinata agli over 65 non autosufficienti e fragili e finanziata con le risorse del Pnrr, al primo incontro organizzato in Comune a Sondrio per affrontare un tema già oggi rilevante e che, con il trend demografico in corso, contraddistinto da un tasso elevato di invecchiamento della popolazione, assumerà una valenza sempre più importate.
Come intervenire
Intorno al tavolo per valutare insieme le priorità d’intervento e la possibilità di proseguire nella collaborazione c’erano gli amministratori dei Comuni dell’ambito, operatori, associazioni, l’Asst, il mondo della cooperazione sociale e i sindacati.
Una rete ampia e variegata:
“una diversità che aiuta tutti noi» ha detto il responsabile dell’Ufficio di piano di Sondrio Luca Verri aprendo i lavori – in grado di offrire punti di vista differenti con un unico scopo: capire quali sono i punti di forza e di debolezza del sistema esistente, ma anche i bisogni scoperti e dunque da colmare. Tutto nell’ottica di fornire indicazioni utili agli amministratori per mettere a punto le strategie più idonee.
“Il mondo degli anziani è vasto – le parole di Verri -. In questo caso ci concentriamo su coloro che cominciano ad avere delle fragilità, ma che vivono ancora a casa per capire come poterli aiutare e come poter essere di supporto anche a coloro che se ne prendono cura” i cosiddetti caregiver.
Rispondere alle esigenze
Già perché tra i primi bisogni da cui partire è emersa forte la necessità di fornire risposte allo smarrimento che sempre più spesso provano le famiglie davanti alle difficoltà che insorgono nell’accudimento dei propri “vecchi”, davanti all’emergenza. Di aiutare in qualche modo a superare il senso di solitudine che non è solo degli anziani – tema che pure esiste e merita di essere scandagliato -, ma anche di chi se ne ne prende cura e farlo costruendo una filiera integrata che garantisca la presa in carico socio sanitaria, ma anche quella comunitaria. Unico modo, è emerso chiaramente dal confronto, per fornire risposte efficaci e dare sollievo alle preoccupazioni delle famiglie. L’orientamento e l’accompagnamento nei servizi esistenti diventa dunque un passo fondamentale nel percorso. In questo senso l’esperienza di “A casa tutto bene” che, insieme alla cura domiciliare e all’utilizzo della tecnologia, fornisce la preziosa bussola del care manager fa da modello e andrebbe ulteriormente rafforzata, intercettando i caregiver per capire esattamente quali sono i bisogni e aiutando a creare quel rapporto di fiducia senza il quale è difficile entrare in contatto soprattutto con le persone anziane.
Dal tavolo è emersa anche l’esigenza di lavorare con gli assistenti familiari per costruire una rete sempre più forte ed efficace. E poi l’auspicio che i finanziamenti del Pnrr possano continuare ad essere erogai anche per l’assistenza domiciliare. La questione economica è, infatti, sempre più spesso dirimette per famiglie ed anziani.
A casa tutto bene
Il progetto “A casa tutto bene” è finanziato dall’Unione Europea con 2.460.000 euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza-NextGenerationEu Missione 5, Componente 2, Sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” Investimento 1.1 sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, Sub Investimento 1.1.2 Azioni per una vita autonoma e deistituzionalizzazione per gli anziani.
Per attivarlo è sufficiente contattare gli operatori dedicati al numero 0342/030808 o alla mail info@acasatuttobene.it, fissare un appuntamento e, insieme, costruire il progetto: una risposta tagliata sui bisogni in tempi rapidi.
Al progetto, presente sui principali social media – Facebook, Instagram e LinkedIn -, sono dedicati anche un sito e un blog: www.acasatuttobene.it .
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui