Sono quasi 118mila le imprese italiane che si trovano a rischio usura. Dopo anni in cui erano in calo, rispetto a un anno fa il numero complessivo di queste realtà è cresciuto di oltre 2.600 unità. Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che sono “scivolati” nell’area dell’insolvenza e, conseguentemente, sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. Di fatto, questa “schedatura” preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. A denunciarlo è l’Ufficio studi CGIA di Mestre.
• Un’impresa a rischio su 3 è al Sud.
Nell’ultimo anno la situazione è fortemente peggiorata a Benevento, Chieti, Savona, Rieti e Lecce, ma anche la Provincia di Brindisi non sta bene, dove il dato di imprese affidate con sofferenze al 30/6/23 era di 641, mentre al 30/6/24 e diventato di 686, quindi + 45 imprese, che ci dà un +7,0% rispetto l’anno precedente, e un + 0,6 a livello nazionale per l’anno 2024.
Modifica Fondi Antiusura.
Tutti i dati che sto per fornirvi li ho scaricati, e sono disponibili sul sito del Ministero di Economia e Finanze. Quindi non sono dati che mi sono inventato.
Riflessioni e dati di fatto, sulla riduzione dei fondi antiusura negli anni di pandemia, post pandemia, e durante l’attuale gravissima crisi economica, innescata dalla guerra in Ucraina. Quello che denuncio io da anni, oggi viene confermato dalla CGIA di MESTRE. La legge 108/96 nasce il 7 Marzo del 1996. Detta legge, oltre ad aiutare economicamente chi è stato vittima del fenomeno usura, e lo ha denunciato, dovrebbe, e specifico dovrebbe, andare incontro a tutti coloro” privati cittadini e imprenditori” che sono vittima della “Stretta Creditizia” da parte delle banche. Infatti all’articolo 15°, vengono messi a bilancio per gli anni 96/97/ e 98 ben 300miliardi delle vecchie nostre amate lire, (150 milioni di euro attuali) cioè 100 miliardi per ogni anno, (50 milioni di euro attuali). Questi soldi, che il MEF eroga ogni anno, vengono suddivisi in tutta Italia tra Confidi beneficiari del Fondo di prevenzione Antiusura, e Fondazioni Antiusura facenti capo alla chiesa. Fondi che se non vengono spesi interamente nell’anno in corso vanno a integrare i fondi per l’anno successivo. Legge che ovviamente andrebbe URGENTEMENTE migliorata nei suoi procedimenti. Nel rapporto pubblicato nel 2018, alla pagina 19°, ci sono tutti i fondi stanziati per ogni anno dal 2013 al 2018,
2013= 69.190.125,80 milioni di euro
2014= 31.775.720,15
2015= 21.352.656,05
2016= 15.443.325,05
2017= 26.853.482,18
2018= 18.893.860,95
Come si vede, i fondi eccetto il 2013, sono ben al di sotto degli anni 96/97/98, ma adesso viene il bello. Dall’inizio della pandemia e dopo, quando tutti i politici sono andati in televisione, a dire attenti all’Usura, in realtà i fondi a disposizione sono rimasti stabili, o addirittura diminuiti dai vari governi che si sono succeduti, quando invece ci sarebbe dovuto essere uno sforzo maggiore aumentando i fondi disponibili. Si è preferito spendere quei soldi per inviare armi all’Ucraina invece di aiutare le imprese Italiane a non fallire.
2019 x 2020=24.243.154,00—-residuo fondi anno 2018==Euro 16.739.752,00
2020 x 2021=32.674.534,00—-residuo fondi anno 2019==Euro 8.199.104,00
2021 x 2022=30.034.245,00—-residuo fondi anno 2020==Euro 8.714.820,00
2022 x 2023=33.688.020,00—-residuo fondi anno 2021==Euro 11.965.645,00
2023 x 2024=23.065.274,00—-residuo fondi anno 2022==Euro 5.090.589,00
Come funziona l’erogazione dei Fondi Antiusura da parte dei Confidi e delle Fondazioni.
Ogni anno il MEF stabilisce la somma da inviare a ogni singolo Confidi o Fondazione “BRICIOLE”, In base alla somma ricevuta, Confidi e Fondazioni, decidono a quanto può ammontare ogni singolo intervento a favore di privati cittadini o imprese.
La legge oltre alla liquidità mette a disposizione garanzie statali da presentare alle banche, che possono arrivare fino all80% dell’intera somma finanziata. Inoltre prevede un ulteriore 20% in aggiunta all’intera somma finanziata, per liquidità.
Dal 1998 al 2022, ai Confidi e alle Fondazioni lo Stato ha erogato 711 milioni di euro, pochissimi; tali risorse hanno garantito finanziamenti per un importo complessivo pari a oltre 2 miliardi di euro. Cifre importanti che, però, secondo l’Ufficio studi della CGIA andrebbero implementate: le crisi che si sono succedute in questi ultimi 15 anni, purtroppo, hanno spinto molte attività sull’orlo del fallimento. Attività che se non vengono aiutate rischiano di scivolare nell’insolvenza o, nella peggiore delle ipotesi, nella rete tesa da coloro che vogliono impossessarsene con l’inganno, alimentando così l’economia criminale. Il “Fondo di solidarietà”, dovrebbe, ma in realtà non è così “Purtroppo sperimentato sulla mia pelle” offrire agli operatori economici, ai commercianti, agli artigiani, ai liberi professionisti vittime della stretta creditizia o perché segnalati in criff, l’occasione di reinserirsi nell’economia legale attraverso l’elargizione di un mutuo senza interessi da restituire entro 10 anni. Attualmente è la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa (Consap) a erogare i finanziamenti. Dal 2000 al 2023, Consap ha stipulato 1.660 contratti e le somme concesse a titolo di mutuo sfiorano complessivamente i 145 milioni di euro •
Criticità da migliorare della legge attuale.
Riforma Urgentissima della legge 108/96 sull’Usura.
-Aumento immediato dei fondi a disposizione.
– Più elasticità nella concessione dei Fondi Antiusura, altrimenti che differenza c’è tra il Fondo e una Banca?????
– Aumento della garanzia statale dall’80% al 100% per la legge sull’usura.
-Creazione presso tutte le Prefetture e gli Assessorati alle Attività Produttive di tutti i Comuni Italiani, di uno sportello di indirizzo e informazione, sulle leggi 108/96 Antiusura, e 3/2012 sul Sovraindebitamento. Pubblicizzare l’apertura di detto sportello a tutti i livelli tramite i Parroci, le Associazioni di categoria, i Commercialisti e i Sindacati, perché tantissimi privati cittadini, e imprenditori sono all’oscuro di tali leggi.
-Legge 3/2012 detta Tristemente Salvasuicidi, “Solo a Parole ma non nella Realtà”. Revisione, Miglioramento, e Semplificazione di tale legge, perché ad oggi, e come denuncia l’Ufficio Studi Associazione Liberi dal Debito, e fatta malissimo e non funziona un gran che, mentre in tutti gli altri paesi Europei, e non solo, tale legge e attiva da moltissimi anni prima di noi, ma soprattutto funziona bene. Negli USA l’opinione comune è che se una persona non ha avuto almeno un fallimento nella sua vita professionale e una persona incompleta. Da questo punto di vista la cultura americana è totalmente diversa dalla nostra.
Per loro non è pensabile creare un’azienda di successo senza sbagliare, e il fallimento è un elemento naturale del mercato.
Chi fallisce deve essere messo in condizione di rimontare in sella e ripartire.
Ripartire per poter ripagare i debiti contratti precedentemente.
La Legge 3 del 2012 era nata proprio con questi presupposti e cioè dare all’indebitato la possibilità di ripartire da zero e diventare di nuovo risorsa attiva per il Paese.
In Italia il debitore è ancora visto come un soggetto da combattere, una persona da allontanare dalla società, un delinquente da punire.
-Rendere tale legge accessibile a tutti, e per chi non ha i fondi necessari per potervi accedere introdurre, il “Gratuito Patrocinio”, i soldi per tali spese si possono attingere dai Fondi Antiusura, oppure creare un fondo apposito.
Inoltre è importantissimo dopo la sentenza del Tribunale aiutare Imprese e semplici Cittadini a ripartire economicamente.
Come vedremo di seguito nel 2023 in Italia sono state presentate 7.748 istanze da sovraindebitamento contro le 7.135 del 2022.
In genere si fanno i paragoni con Germania e Francia che hanno dimensioni non molto dissimili dalle nostre a livello di popolazione ma che hanno numeri di pratiche 10 volte superiori alle nostre. Intendo invece per dare un quadro ancora più chiaro fare il paragone con Paesi che hanno una popolazione di circa 10 milioni di abitanti, quindi 1/6 dell’Italia.
La Svezia ha presentato nel 2022, 10.752 istanze, il Belgio 12.548, la Repubblica Ceca 18.189!
Significa che ci sono paesi con minor famiglie disperate che presentano un numero 15 volte superiore al nostro di procedure in tempi 15 volte inferiori ai nostri.
La media dei tempi di lavorazione è scesa nel 2023 a poco più di 400 giorni, il che significa che ci sono pratiche ferme da anni.
Facendo un’analisi di cosa succede negli altri paesi europei possiamo osservare che proprio quelli economicamente più prosperosi sono quelli che da più tempo hanno introdotto norme per aiutare le persone sovraindebitate ad uscire da quella condizione e portarle ad essere di nuovo delle risorse produttive utili al paese stesso.
In Germania, per esempio, è stato calcolato che un euro speso per aiutare un cittadino a mettere in atto una pratica contro il sovraindebitamento, si trasforma in sei euro nel bilancio dello Stato. In Austria 5,60 €.
Nel Regno Unito, Francia, Irlanda e Danimarca i cittadini che vogliono uscire dal tunnel dei troppi debiti possono aderire ai benefici delle norme previste da decenni, con l’aiuto diretto e il finanziamento da parte dei preposti ministeri, proprio per il concetto che una persona, senza più l’assillo dei creditori, può riprendere una vita normale e tornare produttivo dal punto di vista lavorativo e anche dei consumi.
In Italia la mentalità secondo cui un debitore è una persona da punire è ancora ben radicata nelle mentalità di molti, ma stiamo lottando per estirpare questo modo di pensare.
Dal 1998 al 2022, ai Confidi e alle Fondazioni lo Stato ha erogato 711 milioni di euro, pochissimi; tali risorse hanno garantito finanziamenti per un importo complessivo pari a oltre 2 miliardi di euro. Cifre importanti che, però, secondo l’Ufficio studi della CGIA andrebbero implementate: le crisi che si sono succedute in questi ultimi 15 anni, purtroppo, hanno spinto molte attività sull’orlo del fallimento. Attività che se non vengono aiutate rischiano di scivolare nell’insolvenza o, nella peggiore delle ipotesi, nella rete tesa da coloro che vogliono impossessarsene con l’inganno, alimentando così l’economia criminale. Il “Fondo di solidarietà”, invece, offre agli operatori economici, ai commercianti, agli artigiani, ai liberi professionisti che hanno denunciato gli usurai, l’occasione di reinserirsi nell’economia legale attraverso l’elargizione di un mutuo senza interessi da restituire entro 10 anni, il cui importo è commisurato agli interessi usurari effettivamente pagati e, in casi di particolare gravità, può tenere conto anche di ulteriori danni subiti. Attualmente è la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici Spa (Consap) a erogare i finanziamenti. Dal 2000 al 2023, Consap ha stipulato 1.660 contratti e le somme concesse a titolo di mutuo sfiorano complessivamente i 145 milioni di euro.
Mail continuative ogni giorno dal 4 Novembre 2022, e telefonate alle segreterie di Roma a: Presidente Meloni, Vice Presidenti, Salvini e Tajani, Sottosegretario Mantovano, Ministro Fitto, Ministro Urso, Ministro Giorgetti, Ministro Nordio, Ministro Piantedosi.
Incontri con Onorevoli di FDI e di FI del mio territorio, incontri con Consiglieri Regionali di FDI del mio territorio, senza ad oggi purtroppo, aver avuto nessun riscontro.
Il Salvabanche
Finalmente e grazie ad un amico riesco ad entrare in contatto telefonico con l’Onorevole Letizia Giorgianni di FDI, residente a in Provincia di Siena, ma eletta in Campania. Leggendo su Wikipedia la sua storia mi dico “finalmente ho trovato la persona giusta che potrà capirmi”. “L’Onorevole nel 2015 entrò a far parte del gruppo Facebook creato appositamente per intraprendere le battaglie contro il decreto-legge 183/2015, comunemente etichettato dagli oppositori come “Decreto Salva-banche”. L’obiettivo principale del gruppo era fornire informazioni ai risparmiatori coinvolti con le quattro banche menzionate nel decreto. La partecipazione al gruppo Facebook ha successivamente portato a manifestare a Roma e ad altre iniziative connesse e ha segnato l’inizio dell’impegno di Giorgianni a favore dei risparmiatori. Nel 2017 ha deciso di entrare in politica aderendo a Fratelli d’Italia che aveva sposato le sue iniziative a favore dei risparmiatori.
Dopo il primo contatto telefonico le giro tutto il materiale informativo, tra cui c’erano le mie proposte legislative, che ormai invio agli uffici governativi da 2 anni, tra cui, anche l’istituzione del Gratuito Patrocinio per accedere alla Legge 3/2012 sul Sovraindebitamento. Dopo un paio di telefonate mi ritrovo a non poter parlare più con l’Onorevole perché mi ha bloccato sul suo numero telefononico. In seguito sul suo profilo Facebook ascolto un suo intervento nella trasmissione “IL Confronto su Rai2”, dove dice di aver presentato un emendamento alla legge di Bilancio per Istituire il Gratuito Patrocinio. Commentando io, in modo garbato, mi ritrovo ad essere bloccato anche su Facebook. “Lei fa un minestrone di cose diverse tra loro: l’esdebitazione dell’incapiente è una delle 4 procedure previste dalle norme contro il sovraindebitamento e cancella TUTTI i debiti di chi se lo merita e non ha nulla. L’imprenditore fallito è già in procedura, la procedura di liquidazione giudiziale e non ha bisogno di pagare un professionista e nulla c’entra con la legge salva suicidi. Detta legge NON serve per salvare la casa all’asta, è una illusione falsa. Altro che accordo, la casa se la vuoi tenere te la devi pagare, non “dare quello che si può”. Ultimo quello che ha parlato di “giocarsi i soldi all’azzardo”. LA LUDOPATIA è una malattia e i debiti creati dal ludopatico possono essere ridotti dalla legge 3 del 2012. “ho visto debiti ridotti del 10-15%”?? No sa di cosa parla.! Cosa servirebbe ridurre i debiti del 10%? si riducono del 90%-80%. Far parlare gente di cose che non conoscono vuol dire creare più danni che benefici.” Non ha centrato la questione e fa solo chiacchiere e, mi sa che il centrodestra tutto, non vuole risolvere il problema, infatti: (il PDL 1193 del 2018, “sui crediti deteriorati”, a firma a di FDI,compreso il Presidente Meloni, trasformato nel 2022, a firma del Ministro Urso, in DDL 788), giace nei cassetti del Parlamento. Cordialissima Onorevole, il dialogo e il succo della DEMOCRAZIA.
Chiesa:
Ho scritto al Papa diverse volte, al Cardinale Zuppi centinaia di mail e telefonate con il suo segretario, ho cercato in tutti i modi di entrare in contatto con Don Luigi Ciotti, con telefonate e mail, ma senza alcun riscontro, ho cercato di entrare in contatto anche con Padre Patricello dopo i fatti accaduti un tempo fa a Caivano, in conseguenza dei quali si precipitarono il Presidente Meloni e il Sottosegretario Mantovano, ma anche da lui nessun riscontro!
Da 5 anni che porto avanti la mia battaglia, “nonostante nel mio paese e non solo, ci sono tantissimi politici e associazioni che si riempiono la bocca con la parola LEGALITA’”, ma purtroppo, e come sempre accade in Italia sono stato lasciato solo a Parlare di USURA.
Dulcis in fundo, nel 2020 dal Questore e Prefetto di Brindisi, mi è stato ritirato il porto d’armi, e mai più restituito, nonostante io abbia cercato il dialogo e spiegato che (nelle mail che inviavo a Roma minacciavo il suicidio), lo facevo solo per attirare la loro attenzione) invece ritirato il porto d’armi, poi se ti butti giù dal ponte, sono cavoli tuoi!! Possibile che in Italia nonostante tutti gli eroi morti per Mafia, Livatino, Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, non abbiano insegnato niente?
In conclusione, e nonostante tutto, e per l’ennesima volta, a nome di Popolo Partite Iva-Unione Italiana, per tutti i piccoli imprenditori e famiglie italiane “totale in questo tragico momento 5 milioni”, chiedo cortesemente di poter aprire urgentemente un dialogo con il Governo, e nello specifico lo chiedo al: Presidente Meloni, vice Presidente Salvini, e al Sottosegretario Mantovano.
*Popolo Partite Iva
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