MIRA – Vende l’auto su un noto sito di compra-vendita ma riceve un assegno non incassabile e non riesce nemmeno a bloccare il passaggio di proprietà. Nuova truffa ai danni di una famiglia di Mira nei giorni scorsi che ora si ritrova senza auto e privata anche dei 18 mila euro promessi e mai effettivamente dati in cambio della vendita del veicolo. «Tutto è successo l’ultima settimana di novembre – racconta MZ – Io e mio figlio abbiamo messo in vendita la nostra auto, una Ford Fiesta bianca del 2019, su una nota piattaforma di acquisti e vendite. Dopo tempo dopo siamo stati contattati da un possibile acquirente e mio figlio si è accordato sul prezzo e sulle modalità di vendita. Il 27 novembre mio figlio si è incontrato con la coppia di acquirenti, presso un’agenzia di pratiche di Mira per completare l’accordo. Mio figlio avrebbe consegnato l’auto, che veniva sviluppata dalla donna, in cambio di un assegno circolare non trasferibile delle Poste dell’importo di 18 mila euro. In agenzia mio figlio e la donna hanno consegnato i documenti d’identità per i controlli e si è proceduto al passaggio di proprietà. La sera vedendo l’assegno preso da mio figlio mi sono insospettita racconta MZ – e la mattina dopo, quando ci siamo recati in banca per incassarlo ne abbiamo avuto la conferma. Inizialmente il funzionario non ha voluto neppure dirci se l’assegno era falso o meno ma poi ne abbiamo avuto conferma».
La truffa
A quel punto madre e figlio non sanno più cosa fare. L’auto è stata consegnata ai nuovi “proprietari” in cambio di nulla ed il tentativo di contattare telefonicamente l’acquirente o la moglie cade praticamente nel vuoto. «Abbiamo quindi cercato di bloccare almeno il passaggio di proprietà racconta la signora mirese – ma non abbiamo trovato riscontro presso l’agenzia di pratiche ed eventualmente dai carabinieri dove abbiamo presentato denuncia il giorno successivo». «Come agenzia e sportello telematico autorizzato siamo tenuti a controllare i documenti di identità di chi effettua l’accordo del passaggio di proprietà e così è stato fatto spiegano dall’agenzia – Utilizziamo un’applicazione collegata alla Polizia di Stato e le carte d’identità erano in regola. Quanto al passaggio di proprietà possiamo bloccarlo il giorno stesso ma non il giorno dopo che è stato registrato». Anche i Carabinieri della Tenenza di Mira, che hanno raccolto la denuncia di truffa del ventitreenne, non hanno la possibilità di bloccare un atto già registrato se non con specifico provvedimento del giudice. «Sono amareggiata confessa la donna. – Ora cercherà di rivolgermi a qualche associazione di consumatori ma temo che più il tempo passa e più i tempi diventano lunghi. Nel frattempo questi possono fare quello che vogliono con l’auto mentre noi abbiamo perso tutto».
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