La Polizia di Stato, a seguito della segnalazione di un cittadino, ha arrestato un uomo che ha tentato di rubare due giubbotti da un’auto parcheggiata in via Cristoforo Colombo, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole fino a condanna definitiva.
L’intervento di un residente
Il ladro, un trentenne di nazionalità tunisina, ha rotto il finestrino di un’utilitaria parcheggiata in strada ed ha tentato di asportare dal suo interno due giubbotti lasciati sul sedile posteriore. Sfortunatamente per il ladro, un residente della zona lo ha visto rovistare all’interno dell’autovettura e, insospettito alla scena, non ha esitato ad intervenire, dapprima urlando per attirare l’attenzione degli altri passanti nella speranza di far desistere il reo e successivamente, non appena quest’ultimo, vistosi scoperto, ha tentato di fuggire, rincorrendolo; dopo una manciata di metri è riuscito a raggiungere il ladro e grazie al supporto di altre persone a fermarlo e chiamare la Polizia di Stato. Nel frattempo il ladro, nel disperato tentativo di farla franca, aveva sfoderato un coltello a serramanico della lunghezza di 19 centimetri.
Sul posto sono giunti immediatamente gli agenti delle Volanti che hanno arrestato il 30enne, sottoponendolo a perquisizione personale. L’atto di polizia giudiziaria ha avuto esito positivo in quanto l’uomo è stato trovato in possesso di alcuni attrezzati in genere utilizzati per compere furti su auto, in particolare un frangivetro e un cacciavite, nonché del coltello a serramanico usato poco prima.
Riconsegnati i giubbotti
Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro e i due giubbotti sono stati riconsegnati al proprietario che, così, è tornato in possesso degli effetti personali rubati dall’auto, presa a noleggio la mattina stessa non appena giunto a Catania con la famiglia per una vacanza. Ancora una volta la collaborazione fattiva e concreta dei cittadini è risultata particolarmente utile per la buona riuscita dell’intervento dei poliziotti. Il 30enne, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato condotto in carcere.
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