Annullate tutte le multe ai no vax, mentre chi ha già pagato i 100 euro sarà rimborsato. E’ quanto prevede una norma contenuta nel testo del decreto Milleproroghe approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri. La misura, che ieri sera risultava ancora oggetto di valutazione da parte del Mef, prevede che i procedimenti sanzionatori nei confronti di chi si è sottratto all’obbligo vaccinale per il Covid-19 “sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate”. Si prevede anche che “i giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate” mentre “per il rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge si applicano le disposizioni” di legge per il rimborso da parte dell’agente di riscossione delle somme iscritte a ruolo e riconosciute indebite. Le misure sono quelle previste dall’articolo 4-sexies del decreto legge 10 aprile 2021, n. 44.
Polizza anti calamità
Slitta di un anno, al 31 dicembre 2025, l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro i danni derivanti da calamità naturali. La legge di bilancio per il 2024 aveva previsto l’obbligo assicurativo entro il 31 dicembre 2024, termine che ora viene posticipato di un anno. La misura riguarda le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia. La polizza dovrà coprire i danni causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni.
Lavoro e funzioni fondamentali
Si abrogano, in modo da non dover procedere con una ulteriore proroga, le norme relative a:
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autocertificazione, a fini lavorativi, dei cittadini di Stati non appartenenti all’UE, regolarmente soggiornanti in Italia;
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obbligatorietà dell’esercizio associato delle funzioni fondamentali, previste dall’art. 14, commi 27 e 28 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78.
Scudo erariale
Prorogato ancora lo scudo erariale di quattro mesi, fino al 30 aprile 2025. La misura sposta dal 31 dicembre 2024 al 30 aprile 2025 la limitazione della responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica ai soli casi dolosi.
Consulta dei tifosi
Ancora uno slittamento per l’istituzione della Consulta dei tifosi, che di fatto consente ai rappresentanti delle tifoserie di entrare nei Consigli di amministrazione delle società sportive. Il dl milleproroghe, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, posticipa di un anno, al 31 dicembre 2025, il termine per l’istituzione del nuovo organismo che provvede “con pareri obbligatori ma non vincolanti, alla tutela degli interessi specifici dei tifosi”. In particolare la norma, stabilisce che “negli atti costitutivi delle società sportive professionistiche è prevista la costituzione di un organo consultivo che provvede, con pareri obbligatori ma non vincolanti, alla tutela degli interessi specifici dei tifosi”. L’organo è formato da non meno di tre e non più di cinque membri, eletti ogni tre anni dagli abbonati alla società sportiva. La Consulta elegge tra i propri membri il presidente, che può assistere alle assemblee dei soci.
Proroghe per il turismo
Il Ministero del Turismo ha reso note le proroghe dei termini relativi alle misure di sua competenza contenute all’interno del decreto Milleproroghe. La prima misura, relativa al sostegno al turismo nei Comuni all’interno dei comprensori e delle aree sciistiche della dorsale appenninica, proroga al 31 marzo 2025 il termine entro cui erogare i contributi in favore di alcune categorie di imprese.
Si specifica che i destinatari del contributo a fondo perduto, riconosciuto alle attività che hanno subito una diminuzione delle presenze turistiche a causa della scarsità di precipitazioni nevose nel periodo dal 1° novembre 2023 al 31 marzo 2024, con conseguente riduzione dei ricavi non inferiore al 30% rispetto a quelli conseguiti nel periodo dal 1° novembre 2021 al 31 marzo 2022, sono: esercenti attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, nonché di preparazione delle piste da sci; noleggiatori di attrezzature per sport invernali; maestri di sci, iscritti negli appositi albi professionali, e delle scuole di sci presso le quali questi operano; agenzie di viaggio; tour operator; gestori di stabilimenti termali; imprese turistico-ricettive e imprese di ristorazione.
La seconda misura proroga fino al 31 dicembre 2025 il termine per la conclusione di alcuni interventi, rispetto ai quali è previsto, a favore delle imprese turistiche, il riconoscimento di due contributi: uno sotto forma di credito d’imposta fino all’80% delle spese sostenute, l’altro sotto forma di contributo a fondo perduto non superiore al 50% delle spese sostenute, relativamente a interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di interventi edilizi funzionali agli interventi precedenti, di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, nonché interventi di digitalizzazione.
I destinatari di questa misura sono: le imprese alberghiere; le imprese agrituristiche; le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta; le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
La terza misura prevede la proroga al 31 dicembre 2025 della durata della misura di semplificazione per la realizzazione, previa dichiarazione di inizio lavoro asseverata (DILA), di impianti fotovoltaici all’interno di aree nella disponibilità di strutture turistiche o termali che, secondo la normativa vigente, produrrebbe i suoi effetti fino al 31 dicembre 2024.
La quarta misura proroga il termine entro il quale i datori di lavoro nel settore privato possono stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, in ogni caso non superiore a 24 mesi e in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.
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