L’occupazione femminile è un indicatore chiave per comprendere la crescita economica e lo sviluppo sociale di qualsiasi territorio. Troppo spesso persistono ostacoli significativi alla piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro, in particolare per coloro che devono conciliare l’attività professionale con i carichi di cura familiare.
Un sostegno per un equo mercato del lavoro
Per rispondere a queste sfide Regione Lombardia ha introdotto “Lombardia per le donne – voucher servizi di cura”, misura che ha l’obiettivo di sostenere chi si trova in fase di ingresso o rientro nel mercato del lavoro ed è costretta ad affrontare oneri di cura verso minori o familiari non autosufficienti. I dati più recenti evidenziano come il tasso di occupazione delle donne lombarde con figli in età prescolare sia inferiore rispetto a quello delle coetanee senza figli, attestandosi sul 76,4%. Tra le occupate è inoltre più comune il ricorso a contratti atipici, quindi a tempo determinato o parziale, che troppo spesso limitano la crescita professionale rispetto agli uomini.
Il programma e gli obiettivi
“Lombardia per le donne – voucher servizi di cura” si propone quindi di incentivare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, sostenendo la conciliazione tra la vita lavorativa e le responsabilità familiari e promuovendo l’autonomia economica. Un circolo virtuoso che può creare un modello di inclusione in favore della parità di genere nel lavoro. L’insufficienza di servizi di cura accessibili e di qualità rappresenta infatti uno dei principali ostacoli alla parità.
Una risposta concreta
L’investimento in servizi di assistenza non solo permette alle donne di entrare o restare impiegate, ma contribuisce alla creazione di nuovi posti nei settori di cura e assistenza, a beneficio dell’intero sistema economico. “È una misura concreta – dichiara l’assessora all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Simona Tironi -, pensata per rispondere alle esigenze di donne che cercano di rientrare nel mondo del lavoro dopo un periodo di inattività, dovuto spesso a impegni di cura. Con questo progetto, Regione Lombardia intende dare un contributo economico significativo (400 euro /mese) a coloro che rientrano o si affacciano per la prima volta sul mercato e che devono occuparsi di minori o familiari non autosufficienti”.
Il funzionamento della misura
Il voucher di 400 euro al mese prevede l’erogazione di contributi economici a fondo perduto alle donne residenti o domiciliate in Lombardia. Per accedervi bisogna avere avuto un periodo di disoccupazione di almeno 90 giorni. È necessario aver ottenuto un contratto subordinato o parasubordinato di almeno 6 mesi, un contratto a tempo pieno indeterminato derivante da una trasformazione contrattuale, o aver aperto una partita Iva o un’impresa individuale. Riguardo la situazione familiare, la cura è verso figli minori fino a 14 anni (o fino a 18 anni, se con disabilità riconosciuta) o verso parenti maggiorenni con disabilità. Coloro che soddisfano questi criteri possono richiedere un rimborso di diverso importo per le spese sostenute in servizi di baby-sitting, educazione, assistenza familiare o per l’eventuale copertura delle spese di gestione amministrativa dei contratti di lavoro attivati.
Come richiedere il contributo
Le domande di contributo possono essere presentate online sulla piattaforma regionale dedicata ai bandi: la procedura segue un ordine cronologico e le richieste vengono valutate entro 30 giorni dalla protocollazione. Con questa iniziativa, Regione Lombardia intende promuovere una maggiore inclusione nel mercato del lavoro, riconoscendo il valore delle donne e offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide della conciliazione lavoro-famiglia. Un investimento fondamentale per favorire la crescita economica e migliorare la qualità della vita di molte famiglie lombarde.
Iniziativa realizzata con il contributo del PNRR
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui