Il progetto per l’Energy Park di Faenza ha ottenuto un finanziamento da sei milioni e 600mila euro nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. La ‘foresta solare’ che sorgerà nelle campagne a sudovest di Faenza, nelle aree agricole di proprietà della Fondazione Banca del Monte e di Crédit Agricole, “ha ottenuto il maggior contributo tra i progetti ammessi nel Centro-Nord, ed è risultato decimo nella graduatoria italiana”, evidenzia il Gruppo Hera, a fianco della Fondazione, del colosso bancario con sede nell’Île-de-France e dell’Unione della Romagna faentina in questo progetto.
L’Energy Park otterrà dai fondi Pnrr l’erogazione di un incentivo composto da un contributo in conto capitale, pari al massimo al 40% delle spese per la realizzazione dell’impianto, e di una tariffa incentivante fissa e predeterminata per vent’anni applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, volta a eliminare i rischi legati alle oscillazioni dei prezzi.
La nuova foresta urbana sorgerà su un’area di circa 70 ettari, dalla quale si innalzeranno 22mila pannelli bifacciali, per una potenza totale di circa 14 megawatt: la produzione stimata è di circa 21,5 gigawatt/ora all’anno, pari al consumo di 7500 famiglie (considerando la media di 2,17 componenti dei nuclei familiari emiliano-romagnoli, il totale è traducibile in circa 16mila cittadini, quasi un terzo degli abitanti di Faenza).
In realtà l’Energy Park occuperà solo un terzo del totale dell’area: un ulteriore terzo sarà dedicato all’agricoltura in campo aperto e un terzo ospiterà una foresta urbana progettata quale ‘polmone verde’ ai margini della città. I circa 20 ettari occupati dall’Energy Park non ospiteranno solo impianti fotovoltaici: “l’impianto – precisa Hera – sarà costituito da strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici posizionate a una altezza da terra tale da permettere il passaggio dei mezzi agricoli utilizzati per le coltivazioni. Questi sistemi consentono di ridurre al minimo l’occupazione di suolo, permettendo la coltivazione del 90-95% dei terreni sui quali sono installati”.
L’avvio delle opere per la realizzazione dell’impianto è previsto nel 2025, con la fine lavori a inizio del 2026. La progettazione di un parco solare alle porte della città fu resa nota ormai un anno fa: a lungo Faenza si era interrogata sul destino cui sarebbero andati incontro quei 70 ettari in comproprietà fra Fondazione e Crédit Agricole. Nel 2019 si era temuto che potesse essere rispolverato per quell’area un colossale progetto di urbanizzazione ipotizzato nei decenni precedenti, che avrebbe portato lì 35mila metri quadrati di nuovi edifici. L’ipotesi – visti anche i drammatici dati sul consumo del suolo in Emilia Romagna nel 2023 e il loro embricarsi con le quattro alluvioni che hanno colpito il territorio – non venne però mai davvero presa in considerazione: l’Energy Park è poi stato presentato ufficialmente nel novembre 2023.
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