Dopo pochi anni l’azienda chiuse, ma il giovane aveva accumulato quasi 70 mila euro di debiti tra tasse non pagate, contributi arretrati e cartelle esattoriali. Ora il Tribunale ha approvato un piano per rateizzare i pagamenti
Appena diciottenne, era stato messo a capo dell’azienda di famiglia. Troppo giovane e troppo inesperto, però, gli errori gestionali e le difficoltà economiche non tardarono ad arrivare. In pochi anni l’impresa chiuse. E iniziò l’incubo: tasse non pagate, contributi arretrati e cartelle esattoriali, per un debito di quasi 70mila euro.
Il piano approvato dal Tribunale per pagare i debiti in 36 rate
Oggi, a 30 anni, quel giovane del basso Salento vede finalmente una via d’uscita: il Tribunale di Lecce, infatti, ha approvato un piano di esdebitazione che, in tre anni, gli permetterà di liberarsi del suo passato, che gli impediva di costruire una vita stabile e serena.
Chiusa l’azienda e falliti tutti i tentativi di rateizzazione o rottamazione per via delle cifre insostenibili, il giovane si è affidato all’avvocato Antonio Maria Manco, riuscendo infine a dimostrare la propria mancanza di colpa grave nella formazione del debito. E a ottenere dai giudici della terza sezione civile di Lecce (presidente Anna Rita Pasca) un piano triennale di esdebitazione.
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Il piano prevede il pagamento di 36 rate, con un importo mensile calcolato in base al suo reddito e alle sue necessità familiari: il giovane tratterrà 1.250 euro al mese per il proprio mantenimento e quello dei suoi cari, mentre verserà il resto per saldare gradualmente il debito. E così, tra tre anni, potrà tornare a vivere libero dal pesante fardello.
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