Si tratta di lavori per costruire un nuovo asilo nido in via Martiri di Bellona. Qui sotto il nome dell’impresa più fortunata di un vincitore al Gratta e vinci. Ciò accade nonostante tutto quello che è successo a palazzo Castropignano, infliggendo ancora danni al bene collettivo e al pubblico danaro
CASERTA – Noi non sappiamo chi sia il signor Armando Conte e chiaramente impiegheremo un po’ di tempo per analizzare la vita e le opere della Alfa Group Costruzioni, con sede a Vairano Patenora.
Ma in questo caso la prima parte della notizia può essere data lo stesso. Perché, a nostro avviso, rappresenta un altro esempio, l’ennesimo, della scarsa cura, chiamiamola così, con cui la pubblica amministrazione, rappresentata nel caso specifico (e da chi sennò) dal comune di Caserta, presta agli interessi collettivi.
Se io, comune, metto in vendita un bene appartenente al mio patrimonio, cerco di ricavarne il più possibile, partendo da una base minima che non è frutto di un’ispirazione dello spirito santo, meramente discrezionale, ma di una valutazione che affonda le sue radici in parametri contenuti all’interno di norme vigenti.
Se io, comune, sono il sostituto, il rappresentante del popolo sovrano e del cittadino e, in loro vece, tengo le chiavi della cassa comune, io devo gestire quelle risorse e quei soldi, recita un immortale principio del nostro diritto civile, con l’attenzione e la devozione del “buon padre di famiglia“.
E invece noi siamo qui a raccontare ogni giorno di affidamenti diretti con criteri che, sciaguratamente, il governo ha messo a disposizione di una pubblica amministrazione casertana largamente corrotta e corruttibile, alzando a dismisura i tetti per le nomine arbitrarie di società e professionisti.
Ma non basta. Perché il virus che poi è un vizio legato al fatto che da noi non esiste una tensione, un’attenzione, un brandello di morale che non ti riporta al fatto che esiste un minimo di bene comune, oltre ai cazzacci tuoi che fai sul posto di lavoro da pubblico ufficiale, anche nelle gare d’appalto che riguarda cifre di danaro ingenti, si risolvono in un danno evidente per le troppo evocate, citate e molte poco praticate azioni finalizzate al bene comune.
E allora, questo Armando Conte, che potrebbe essere dell’alto Casertano, ma potrebbe essere del solito agro Aversano, della solita Casal di Principe, della solita Casapesenna, della solita San Cipriano, è solo uno dei tanti, l’ultimo di una lunga serie di imprenditori che, se l’esito della gara a loro aggiudicata non ha un seguito o non ha avuto – come è tutt’altro che scontato – una dinamica di accordi a monte, è come se avesse vinto al gratta e vinci o al Superenalotto.
Un milione e 864 mila euro, in pratica due milioni di base d’asta per i lavori, finanziati, come sempre, dal PNRR che, francamente, poi, li vorremmo vedere gli esiti di questo medio insediamento provinciale, regionale di nuovi asili, per la ricostruzione di un edificio, ristrutturando il vecchio stabile, per un nido in via Martiri di Bellona, in zona Agenzia delle Entrate, ex sede dei vigili del fuoco e clinica Villa del Sole, che affaccia lungo la via Nazionale Appia.
Armando Conte ha vinto questa gara con un ribasso del 2%, che porta ad uno sconto di circa 37 mila euro rispetto alla base d’asta dei lavori.
Sapete cosa significa? Che questa società incasserà per i lavori un milione e 827 mila euro, spicciolo più, spicciolo meno. Ora, chi mastica la materia dei lavori pubblici sa bene che il 2% di ribasso è una pacchia che consentirà a questa impresa con sede a Vairano Patenora di ottenere un profitto molto alto.
E allora, noi vorremmo cercare di capire come si sia arrivati a questo ennesimo colpo basso subito da quel sempre più chimerico bene comune.
Niente da fare. Nonostante tutto quello che è successo, nonostante che il dirigente Franco Biondi sia stato arrestato (due volte), nonostante il fatto che questi, al netto delle discutibilissimi decisioni del tribunale del Riesame, dovrà sostenere altri due processi, oltre a quello ultraserio in corso per i lavori di camorra al parcheggio di via San Carlo, trasparenza zero.
Non si trovano, non sono stati pubblicati i nomi delle ditte partecipanti, addirittura il numero delle ditte partecipanti, veramente parliamo di elementi base, minimi, e soprattutto nessun dei nove verbali di gara gestiti dalla commissione composta dal dirigente e rup, Luigi Vitelli, imputato per concussione e in pratica la controfigura di Biondi, essendo uscito dall’indagine su Massimiliano Marzo e sullo stesso Biondi solo perché è stato abolito il reato di abuso di ufficio, e dagli altri due componenti, Alfredo Mingione e Raffaele Villano, tutti dipendenti del comune, tutti vissuti sotto l’aurea carismatica di Mister Biondi.
Su Villano va segnalata una parentela, essendo il cugino dell’ex sindaco di Orta di Atella, Andrea Villano, sciolto per camorra, il cui l’altro cugino, omonimo, è ora assessore e vicesindaco ai Lavori Pubblici sempre ad Orta.
Andrea Villano ex sindaco era e forse è ancora dirigente dell’Ufficio Tecnico di Casapesenna, se non sono cambiate molte cose.
Continuiamo così, facciamoci del male, per dirla alla Nanni Moretti.
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