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Lavori Consiglio: Discussione generale sulla manovra di bilancio -3 #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


(AGENPARL) – Roma, 11 Dicembre 2024

(AGENPARL) – mer 11 dicembre 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 11/12/2024, ore 12:03
Nota ai media!
————–
https://we.tl/t-8AW6DXhcyC — I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Discussione generale sulla manovra di bilancio -3
**Gli interventi nella discussione generale sulla manovra di bilancio di Rieder, Oberkofler, Locher. (continua)
È ripresa questa mattina, in Consiglio provinciale a Bolzano, la discussione generale, iniziata ieri ( e ), sulla manovra di bilancio 2025, composta dai disegni di legge provinciale Legge di stabilità provinciale per l’anno 2025, Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2025-2027 e Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2025 (tutti presentati dalla Giunta provinciale su proposta del presidente della Provincia Arno Kompatscher).
Per prima è intervenuta Maria Elisabeth Rieder (Team K), rilevando che spesso gli interessi politici hanno avuto la precedenza su quelli della popolazione, e si è augurata per il futuro un maggiore dialogo e maggiore responsabilità politica. In quanto al bilancio, ha apprezzato che alcune proposte richieste da anni dal team K fossero state accolte e in parte già in attuazione, evidenziando tra queste, tra l’altro, l’adeguamento dell’anticipo del mantenimento per le famiglie monoparentali e un abbonamento più conveniente per i pendolari. In quanto agli aumenti di stipendio, i dipendenti ci crederanno solo quando vedranno una cifra più alta sulla propria busta paga: il 2025 deve essere l’anno di consistenti aumenti. In quanto al settore pubblico, Rieder ha ricordato le proteste dei dipendenti pubblici nel 2019 e nel 2023 davanti al Consiglio, e la consegna ieri di 14.500 firme al presidente del Consiglio per un adeguamento immediato e reale all’inflazione. Kompatscher nel suo discorso aveva invitato a considerare le agevolazioni nel calcolo effettivo della perdita di potere d’acquisto, ma a quanto pare si fanno calcoli fino a che non si ottiene il risultato che si vuole: gli anticipi salariali biennali sono dati ai dipendenti per la loro esperienza lavorativa, e non è opportuno considerare il fondo SaniPro e i buoni pasto, perché ognuno ne usufruisce in maniera differente; nemmeno il premio per il merito rappresenta un aumento di stipendio. Dal 2016 al 2023 il costo della vita è aumentato del 25%, mentre l’aumento nominale delle retribuzioni va dal 9 al 15%: non c’è un effettivo adeguamento salariale, tantomeno un aumento di stipendio. In quanto alla riduzione da 38 a 36 ore dell’orario settimanale per infermieri e per le professioni non-mediche del settore sanitario, essa crea una disuguaglianza tra i vari profili professionali, e quindi frustrazione: era più opportuno un aumento di stipendio. Nelle case di riposo e nelle strutture sociali uno stipendio adeguato aiuterebbe molto più nella creazione di nuovi profili a trovare personale; anche qui, bisogna chiedersi se sarà efficace la riduzione da 38 a 36 ore. Anche nel terzo settore ci si aspetta un adeguamento degli stipendi. Nel privato, la riduzione IRAP per le aziende che pagano stipendi più alti, che il Team K proponeva da anni, va accolta con favore; va detto che interventi nel settore pubblico fanno da traino a quello privato. Allarmante è che il 12% dei lavoratori in provincia percepisca meno di 9 € lordi l’ora, e il 3,4% meno di 7 €: la povertà lavorativa è un problema, e la percentuale più alta di lavoratori a rischio povertà è nell’industria alberghiera mentre si parla di record di pernottamenti. Il 17% delle famiglie altoatesine è a rischio povertà, 15.500 pensionati hanno una pensione minima di 1.000 €, tra le famiglie monoparentali il rischio di povertà riguarda il 45% – per questo, dispiace che l’ass. Pamer non abbia accolto la proposta di esaminare più da vicino la loro situazione Rieder è favorevole all’integrazione per le pensioni più basse, ma quando arriveranno? Non bisogna fare annunci e basta, anche perché la povertà in età anziana, unita alla non autosufficienza, sarà in futuro una grande sfida. Molti servizi sociali non vengono adeguati all’inflazione da molti anni, sarebbe necessario adeguare anche i requisiti d’accesso relativamente a DURP o ISEE. In merito alla questione della casa, sono annunciate modifiche. Rieder ha letto una mail, arrivata a lei come a Kompatscher, di una donna che denuncia come le famiglie locali difficilmente possono permettersi una casa, mentre chi viene dall’estero riesce a farlo senza problemi, e invitato a difendere i cittadini locali.
Zeno Oberkofler (Gruppo verde) ha iniziato riferendosi alle indagini giudiziarie nei confronti di Hanspeter Hager e l’ipotesi di associazione criminale con l’aggravante del metodo mafioso: una cosa gravissima, se alcuni fatti venissero confermati sarebbe una catastrofe per la fiducia nelle istituzioni e nella politica. Hanspeter Hager, che non sarà stato consulente ufficiale di Kompatscher, ma di certo non era un imprenditore qualsiasi; inoltre la SVP ha ricevuto donazioni dal relativo circolo e sono state approvate leggi vicine al circolo Hager, come la lex Benko (art. 55 legge urbanistica): deve quindi fornire spiegazioni. Ricordando la propria delusione per una coalizione della SVP con Fratelli d’italia e i Freiheitlichen e il calo di fiducia da parte della popolazione, nonché che Kompatscher si era proposto come garante dell’orientamento della coalizione e dell’attuazione del Piano clima, Oberkofler ha detto che si aspettava un maggiore impegno per la tutela del clima, ma in questi mesi poco era stato fatto, come risulta dal monitoraggio disponibile in rete: delle 19 misure da attuare nel 2024, nessuna è stata pienamente realizzata. Anche guardando le delibere approvate dalla Giunta, il bilancio di tutela del clima è magro, con eccezione del progetto Green power con Alperia; in Consiglio provinciale si è discusso più della macellazione domestica e del DNA dei cani che della protezione del clima. In un incontro con una scuola, il presidente della Provincia si sarebbe giustificato dicendo che “è il Consiglio a fare le leggi”, ma spetta anche all’esecutivo l’iniziativa. Bisogna investire massicciamente nella tutela climatica: la massima responsabilità politica in questo senso è di Kompatscher, che non deve nascondersi e deve fare molto di più, in particolare per promuovere le fonti rinnovabili. La transizione termica rimane una promessa vuota senza una legge sulla tutela del clima. In quanto alla riforma dell’Autonomia promessa da Kompatscher, essa è soggetta a continui rinvii senza le conseguenze annunciate – ovvero mettere in discussione la coalizione di governo: o l’autonomia era stato un pretesto per giustificare la coalizione, o Kompatscher ha sopravvalutato le proprie possibilità. Oltretutto, Meloni aveva effettivamente promesso di impegnarsi per il ripristino dell’autonomia, ma solo a certe condizioni, come la coalizione attuale, l’inserimento in Giunta di Bianchi invece che Gennaccaro, la presenza al tavolo dell’autonomia del presidente della Commissione dei 6, il più grande nemico dell’autonomia – a questo punto doveva essere chiaro che non ci si poteva fidare di Fratelli d’Italia. La riforma dell’Autonomia è solo un mezzo per effettuare pressioni sull’Alto Adige, Meloni sfrutta la SVP per rendere accettabili posizioni di estrema destra e spostare la discussione sociale, e questo è il prezzo più alto che si sta pagando. Il governo è intervenuto in maniera preoccupante sui diritti civili e la libertá di stampa, ha ridotto drasticamente i fondi per la prevenzione della violenza sulle donne, ha consentito l’accesso alle cliniche degli antiabortisti, non ha sottoscritto gli impegni a favore della comunitá LGBTQIA+; giornalisti giornaliste RAI lamentano la soffocante presenza dle governo, e per la libertá di stampa l’Italia si avvicina sempre pi´all’ungheria; il decreto sicurezza porta limitazioni dellalibertá, chi espone opinioni scomode viene intimidito. Il costo dell’autonomia è quindi anche socialmente e democraticamente minaccioso. In quanto al bilancio, va rilevato che gli adeguamenti all’inflazione non sono sufficienti, il problema della carenza di manodopera qualificata e la concorrenza di Paesi vicini; bisogna diventare più attraenti per i giovani. Oberkofler ha poi espresso un elogio, in merito alla collaborazione verificatasi nelle commissioni legislative, ma evidenziato il ruolo critico che deve avere l’opposizione. L’Europa si trova davanti a grandi sfide, che richiedono unitá e non nazionalismi, ma questo richieste anche per l’Alto Adige che si esca da una politica neoliberista in cui a pagare il prezzo per il successo economico sono i cittadini; bisogna avviare riforme per dare risposte alle sfide, proprio in un momento di bilancio record. è auspicabile un cambiamento.
Franz Locher (SVP) ha evidenziato la consistenza del bilancio, e i tre temi cruciali lavoro, casa e sanità. Amhof, Messner e Alfreider sono gli assessori con gli aumenti di fondi più importanti, e questo dimostra l’importanza di settori come stipendi e mobilità.  A fronte del cambiamento demografico, il 20-25% del bilancio è sempre dedicato alla sanità, attualmente si tratta di 1,8 mld, il che è positivo. Un’altra grande sfida sono i prossimi giochi olimpici: da come verranno accettati si può vincere molto ma anche perdere molto – la popolazione li ha accolti bene ma chiede di essere coinvolta. In quanto alla mobilità, non ci sono più aspiranti conducenti di bus, e i cittadini hanno un po’ di paura a far prendere i bus ai propri figli: bisogna migliorare per garantire forza lavoro e sicurezza – in passato i conducenti conoscevano ogni singolo bambino. Anche qui bisogna intervenire sulle retribuzioni. La popolazione è irritata anche dagli scioperi e dai ritardi: non avere una garanzia dei mezzi è un problema per chi li usa. Soprattutto a livello cittadino bisogna puntare di più sui mezzi elettrici. La sanità costa tanto, 1,8 mld, ma è importante mettere i fondi a disposizione perché la popolazione sta invecchiando. In molti ambiti il personale amministrativo è eccessivo, ci vuole maggiore efficienza, ma fare tagli è difficile; positivi sono gli aumenti al personale provinciale, ma non bisogna dimenticarsi di quello comunale. La digitalizzazione non deve essere applicata in maniera rigida, causando difficoltà ai cittadini: “La soluzione più semplice è spesso la migliore”. I pensionati sono una risorsa importante – bisogna continuare a consentire loro di restare attivi, e anche di lavorare per avere un reddito adeguato. Ora si vedono i frutti del prezioso lavoro della collega Deeg, in primis con l’introduzione in ogni comune delle microstrutture. In provincia c’è un buon tasso di occupazione e un buon sistema sanitario, ma ci sono ambiti di miglioramento, per esempio nelle strutture per la terza età; Locher ha invitato Pamer a non rendere complicate le domande per la pensione integrativa. In quanto alla politica abitativa, ha detto di confidare nella riforma dell’ass. Mair: ci vogliono interventi notevoli, per proseguire sulla storia di successo degli ultimi 20-30 anni con nuove soluzioni; il sistema delle cooperative è quello che funziona meglio. Senza risparmi non si può procedere all’acquisto di una casa, ma chiaramente questi influiscono sulla DURP – va considerato poi che i costi sono aumentati a parità di stipendi; anche tutti i dettagli tecnici che vanno dichiarati costano troppo. I cambiamenti climatici saranno una grande sfida del futuro. Per quanto riguarda l’agricoltura, i fondi sono invariati; positivo è che tutti i 35 consiglieri abbiano un atteggiamento positivo verso l’agricoltura di montagna, sulla quale bisogna intervenire, in particolare per garantire i giovani agricoltori. Con Vaia, le tempeste di neve, il bostrico e l’aumento dei prezzi del foraggio, gli anni precedenti non sono stati facili, ma fortunatamente i prezzi stanno andando nella direzione giusta. In merito al turismo, anche in quest’ambito si potrebbe intervenire per l’agricoltura di montagna, che è una ruota dello stesso ingranaggio. Lo scalo intermodale è stata una buona decisione, che garantisce una riduzione di 2.000 mezzi pesanti sull’A22: un ottimo modello, di grande valore per l’agricoltura, di aiuto in una situazione di stallo del mercato del legname, per trasportare quello della tempesta Vaia. Molto legname è andato alle centrali di teleriscaldamento, dopo opera di convincimento dei compratori. Le 8 centrali di teleriscaldamento e gli impianti di cogenerazione devono essere portati avanti, garantendo anche in futuro il doppio utilizzo elettricità-calore. In quanto a un ente di regolamentazione locale sull’energia, va ricordato che negli ultimi anni sono stati ottenuti dall’autorità molti fondi, per i certificati bianchi o verdi, ma per i cittadini è facile capire che nonostante la tanta energia prodotta essa sia così cara. I bandi dei grandi impianti idroelettrici sono una grande sfida, molti operatori cercheranno di accaparrarsi una bella fetta di torta: bisogna stare attenti a non perdere le concessioni. Per ogni cittadino ci sono 1,5 auto, e questo comporta traffico e inquinamenti; in merito alla circonvallazione per Bolzano è necessario intervenire, così come per lo sviluppo delle tre assi principali in provincia. Il servizio pubblico viene utilizzato troppo poco. I comuni sono diligenti relativamente ai piani di pericolo, e ci sono attualmente 10 case che devono essere spostate: ci vuole un sostegno per i relativi proprietari. Molto funziona bene in provincia, soprattutto la formazione, tanto che molti giovani vanno poi all’estero dove sono apprezzati: bisogna però convincerli a tornare – ci vogliono motivazione e soldi. L’autonomia ha creato molti spazi d’azione, che vengono utilizzati nel bilancio. Il tema dei cambiamenti climatici non va sottovalutato.
(continua)
**MC**
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Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
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