NEW YORK, 10 DICEMBRE – Intervenendo all’High-Level Pledging Event del CERF (Central Emergency Response Fund), il Rappresentante Permanente italiano all’Onu, Maurizio Massari, ha sottolineato l’importanza cruciale del finanziamento umanitario in un periodo di crisi globali “senza precedenti”. Durante il suo discorso, Massari ha evidenziato come la comunità internazionale stia affrontando un aumento vertiginoso delle necessità umanitarie a livello mondiale, aggravato da conflitti e disastri naturali.
Emergenze globali e fragilità umane
Tra le crisi citate spiccano quelle in Gaza, Medio Oriente, Siria, Ucraina e Sudan, esempi lampanti di emergenze che colpiscono le popolazioni più vulnerabili. “Le popolazioni fragili continuano a sopportare il peso maggiore delle catastrofi provocate dall’uomo e dai disastri naturali”, ha dichiarato Massari, esortando i paesi donatori a riflettere sull’importanza di un finanziamento umanitario sostenibile.
Colmare il divario di finanziamenti
L’ambasciatore ha ribadito l’urgenza di mobilitare risorse per ridurre il divario di finanziamenti, in un contesto economico globale segnato da tensioni finanziarie e risorse limitate. Massari ha indicato tre strategie chiave: sfruttare al meglio le risorse disponibili, diversificare la base dei donatori e migliorare l’efficacia delle risposte umanitarie.
Il ruolo centrale del CERF
Massari ha elogiato il CERF come “un pilastro dell’architettura umanitaria internazionale”, lodandone la capacità di fornire risposte rapide ed efficaci alle crisi. Il fondo ha dimostrato un impatto significativo, fornendo assistenza salvavita a milioni di persone in tutto il mondo. Ha inoltre evidenziato il ruolo del CERF nelle emergenze climatiche, come la risposta al fenomeno di El Niño, definita un modello per l’azione umanitaria legata al clima.
Il contributo italiano al CERF
L’Italia, ha detto l’ambasciatore, ha mantenuto un sostegno costante al CERF negli ultimi anni, con contributi superiori a 10 milioni di euro annui dal 2021. Quest’anno, l’Italia ha destinato altri 10 milioni di euro al fondo, rafforzando il proprio impegno verso le cause umanitarie. “Guardando al futuro, l’Italia rimarrà risoluta nel suo sostegno”, ha assicurato Massari, ricordando anche la partecipazione italiana al gruppo consultivo del CERF.
Un appello alla solidarietà internazionale
Concludendo il suo intervento, Massari ha invitato la comunità internazionale a rinnovare il proprio impegno per affrontare le sfide umanitarie globali. “Il CERF rappresenta uno strumento indispensabile per rispondere a emergenze sempre più complesse”, ha dichiarato, sottolineando che la solidarietà globale e un finanziamento efficace sono la chiave per alleviare le sofferenze delle popolazioni più vulnerabili. (@OnuItalia)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui