Il bilancio dell’attività della Questura nel mese di novembre
Savona violenza domestica
– Il tema del contrasto alla violenza è una costante nell’attività di prevenzione realizzata dalla Polizia di Stato di Savona, infatti nel mese di novembre sono stati emessi 13 Fogli di Via Obbligatori, con divieto di ritorno nel comune dove è stato commesso il fatto.
Vedendo i casi, due donne, autrici in concorso tra loro, di rapine improprie aggravate commesse nel mese di settembre ad Albenga e segnalate da quella Polizia Locale. Non potranno tornare ad Albenga per due e quattro anni.
Il 22 novembre un ventottenne nigeriano è stato arrestato a Savona dalle Volanti per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e porto di armi od oggetti atti a offendere: anche lui non potrà tornare a Savona per 4 anni.
Poi la violenza domestica, dove sono ben cinque gli ammonimenti emessi in novembre. Tutti provvedimenti, notificati da personale della Divisione Anticrimine, riscontrati da un’attività istruttoria, testimonianze, referti medici e, come previsto dal Protocollo Zeus, le persone destinatarie di queste misure sono state invitate a seguire un percorso rieducativo.
Uno strumento previsto dalla legge per arginare il fenomeno dello stalking e della violenza in famiglia, è l’Ammonimento del Questore, provvedimento particolarmente efficace per bloccare l’escalation di violenza che troppo spesso conduce dai maltrattamenti ad ulteriori tragiche derive.
L’ammonimento ha lo scopo di “richiamare” la persona che compie atti persecutori e/o violenti, affinché interrompa la propria attività molesta prima di andare incontro ad un peggioramento che renda inevitabile l’attivazione di un’azione penale.
<<Il soggetto “ammonito” viene convocato per un richiamo verbale e dissuaso dal compiere ulteriori azioni dannose e persecutorie – spiegano dalla Questura -. In quella sede verranno, inoltre, spiegate le conseguenze qualora proseguisse con i comportamenti lesivi.
A Savona, in cui è attivo il protocollo Zeus, il soggetto viene invitato ad iniziare un percorso trattamentale attraverso centri specializzati nel recupero di soggetti maltrattanti. Questo percorso gli permetterà di prendere coscienza della sua condotta e modificare i propri comportamenti, inoltre, per rendere ancora più efficace e tempestiva l’azione, il primo appuntamento viene fissato direttamente al momento della notifica dell’ammonimento>>.
Il soggetto che, nonostante l’ammonimento, continuasse nei suoi comportamenti persecutori potrà essere perseguito penalmente d’ufficio, subendo anche un significativo aumento della pena.
In ultimo, sempre in novembre, è stato emesso un provvedimento di Divieto di accesso ai locali pubblici (D.Ac.Ur.) a carico di un trentatreenne pregiudicato savonese, tratto in arresto il 21 ottobre scorso, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, per violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali aggravate, porto di armi per cui non è ammessa licenza. Il fatto è stato commesso all’interno di un locale di Savona e il provvedimento prevede il divieto di accedere a quel locale e a quelli della zona.
G. D.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link