Succede a volte che i contribuenti, per errore, quando sono chiamati a versare il corrispettivo di un tributo, lo inviino, per sbaglio, ad un ente diverso. È sufficiente sbagliare un numero o una lettera. Così gli enti pubblici (comuni, Provincia eccetera) sono chiamati sovente a restituire somme erroneamente versate sui loro Iban. I tributi più… “abusati” sono Imu e Tari. Ecco una fotografia della curiosa pioggia di contributi all’ente sbagliato che si registra in Valle Argentina.
A Badalucco pioggia di contributi destinati…ad altri comuni
Ciò che accade a Badalucco è però molto singolare tanto da non avere uguali da altre parti. E, cioè, sono molti quelli che versano per sbaglio i tributi nelle sue casse. E ci sono vere e proprie stranezze poiché, in un caso, una dozzina di versamenti avrebbero dovuto essere destinati a Vallecrosia. Il comune ponentino ora (insieme ad altri) ha richiesto a quello di Badalucco la “restituzione”: oltre 3 mila euro.
I contribuenti sono Manuela Benetton che a giugno del 2022 versò 276 euro. Per versarne, sempre a Badalucco, altri 308 il 3 gennaio dell’anno scorso.
L’elenco continua con Vittorio Urcioli che si sbagliò… tre volte. la prima versando 92 euro ad aprile 2021 e ancora la stessa somma a dicembre e infine a gennaio 2022. Milvio Aloise versò 261 euro a settembre 2022; Daniele Magnoni, 302,59 euro a novembre 2022. L’elenco di coloro che avrebbero dovuto inviare denaro a Vallecrosia facendogli invece prendere la strada della Valle Argentina, continua con Kenneth Stagmo, 295 euro il 14 ottobre 2022; Hans Ludwing Hengst, 313 euro nell’agosto 2022; Maurizio Grimoldi 413 euro nell’ottobre 2023; Bernhard Fiebig, 16 euro nel dicembre 2022.
Infine gli ultimi due versamenti errati sono di Franco Ventrella, il primo di 375 euro nel febbraio 2022 e il secondo di 385 euro nell’agosto 2023. Per un importo complessivo di 3.330,59 euro da girare a Vallecrosia.
Contributi anche da Napoli e dalla Sicilia
E c’è anche una somma che sarebbe dovuta finire a Taggia. Quella versata da Nicoletta Boeri (355 euro) versata come acconto imu nel 2021. In questo caso gli euro hanno fatto pochi chilometri… Ovvio che per i dipendenti del comune di Badalucco, per essere più precisi Cristina Novella, si tratta di un lavoro in più, peraltro immaginiamo anche noioso, da svolgere. Le stranezze continuano con Andrea Zilvetti, legale rappresentante della F.lli Zilvetti, che aveva riversato ciò che avrebbe dovuto destinare (364 euro) al comune di Badia Polinese (Rovigo).
E si prosegue con un cittadino, Tarcisio Geatti, che cinque anni fa, il 14 giugno 2029, versò a Badalucco ciò che doveva invece al comune di Campoformido (Udine): 60 euro per l’Imu. Altro giro ed ecco che a reclamare denaro è stato il comune di Baiso (Reggio Emilia). Anche in questo caso una rata Imu, di 78 euro, versata a giugno 2019 da Ermes Prodi. Cigala Fabrizio avrebbe dovuto versare invece, nel 2018, 93 euro al comune di Bacoli (Napoli). Ultimo caso, quello di Salvatore Pistone che avrebbe dovuto inviare denaro al comune di Leonforte (Enna): 21 euro! Ma anche per 21 euro…
Marco Corradi
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