La pizzeria Karma inaugura il nuovo locale a Sesto San Giovanni. Una notizia che si porta con sé non solo una storia di imprenditoria giovanile, ma molto molto di più. Armanyous Shenouda è un giovane di 37 anni e la sua è anche una storia di integrazione, di voglia di mettersi in gioco e, soprattutto, di tantissimo coraggio.
Chi è Armanyous Shenouda
Nato nel marzo del 1987 in un villaggio nel Sud dell’Egitto, a vent’anni lascia gli studi di psicologia per cercare un’opportunità migliore in Europa. È il secondo di quattro fratelli in una famiglia contadina, il papà aveva il sogno di vederli studiare per migliorare la loro condizione. Ma, a volte, è necessario fare anche i conti con la realtà economica che non permetteva, nel caso di Armanyous, di sostenere le spese per gli studi da solo. Così il 20enne, sentendo la storia di alcuni ragazzi del suo stesso villaggio, partiti e in grado dopo un anno di mantenere la famiglia rimasta in Egitto, decide di intraprendere lo stesso viaggio della speranza, andando incontro all’ignoto e senza sapere cosa il destino avesse in serbo per lui.
Dall’Egitto al Karma, passando dal Mediterraneo su una barca
«Non mi vergogno più a dirlo – racconta emozionato Armanyous nel giorno dell’inaugurazione del ‘suo’ secondo Karma, a Sesto San Giovanni -. Ho pagato una persona e sono stato venduto nelle mani di altri che hanno poi gestito tutto. Mi sono trovato così trovato in Libia su una spiaggia davanti a una barca». È l’inizio del viaggio, quello che in tanti sognano e che in troppi non possono raccontare, verso l’Europa che offre una possibilità, verso una terra promessa. «Dopo due giorni in acqua abbiamo incontrato una nave grande che ci ha portato a Palermo. Era il 29 giugno del 2007. Ci hanno portato in un campo, sono rimasto due mesi e da lì sono arrivato a Milano».
L’incontro con Botros Awni
Non ha paura a raccontare che in quelle acque tra la Libia e Palermo sarebbe potuto succedere di tutto. Si sente ‘venduto’ Armanyous, ma al tempo stesso fortunato e grato perché dopo due anni di clandestinità arriva l’incontro con Botros Awni, titolare a sua volta di una pizzeria in zona Città Studi a Milano e fedele della stessa chiesa ortodossa. È questo incontro, grazie alla sanatoria uscita nel 2009, a permettere ad Armanyous di realizzare il suo unico sogno: trovare stabilità e, soprattutto, regolarità. «Botros Awni mi ha accolto in famiglia come un terzo figlio – prosegue quello che oggi è diventato il titolare del Karma -. Ho lavorato in casa sua con un contratto da colf/badante. Tutto in regola, così che nel 2009, dopo due anni e mezzo dal mio arrivo, ho avuto la possibilità di avere il mio primo permesso di soggiorno. È nato un vero e proprio legame con lui, che mi ha preso a lavorare nella sua pizzeria». Ed è qui che comincia il secondo viaggio di Armanyous: dopo quello attraverso il Mediterraneo, quello verso il “suo” Karma.
Da una piccola pizzeria a Cologno Monzese al Karma
Entra così nel mondo della ristorazione Armanyous Shenouda. Un po’ dalla porta sul retro, senza disturbare. Dalla psicologia agli impasti, passando dal Mediterraneo. Ma capisce subito che quella è la sua strada. Tanto che, con il pieno appoggio di Botros Awni, dopo aver maturato esperienza e qualche soldo lavorando regolarmente, nel 2010 decide di lanciarsi in autonomia, rilevando una piccolissima pizzeria con servizio d’asporto a Cologno Monzese, in zona San Maurizio al Lambro. «Non mi bastava per esprimere me stesso, volevo di più. Ho deciso di vendere il locale e investire dentro me stesso: sono tornato a studiare il mio lavoro, condividere altre idee e conoscere altri tipi di impasto e di farine, altri pizzaioli, altri metodi di pensare, la lingua di comunicazione. Il Karma era una fantasma ancora, ma dentro di me ho iniziato a pensare ai miei menù». È nel 2014 che il fantasma, come lo ha definito lui, comincia a prendere la forma di un ristorante a Cinisello Balsamo in via Lincoln, da 70 posti. Ed è il 4 maggio del 2015 che la pizzeria apre le sue porte ai clienti che nel giro di questi 9 anni lo hanno preso come un vero e proprio punto di riferimento per la pizza al trancio, a Cinisello Balsamo ma non solo. «Avevo i soldi per fare un investimento e ho fatto alcuni corsi di economia per il marketing, da cui ho fatto uno studio sulla pizza al trancio. A Cinisello Balsamo risultavano, nel 2014, due pizzerie al trancio che facevano solo consegne a domicilio senza posti a sedere. Il mio business plan prevedeva 60-70 posti a sedere con forni a legna, un elemento in più, e i posti a sedere. In più avevo il mio impasto. Da settembre 2015 con l’apertura delle scuole andavo a dare mano per mano il volantino delle pizze e andare con i tranci di pizze piccole per merende. Abbiamo sempre mantenuto da allora la qualità alta con l’ambizione di migliorarla».
L’esplosione del Karma e una parola chiave: qualità
Karma non è un nome scelto a caso. Ricorda fin dal principio la storia di Armanyous: da dove è partito, da quel viaggio nelle acque del Mediterraneo, della sua paura e del suo coraggio. Ma soprattutto, “Karma” ricorda le origini della sua famiglia, nel nome della sua mamma che ora è anche il suo più grande progetto diventato realtà. «Le persone spesso vedono soltanto l’Armanyous imprenditore, il suo locale o che sta facendo questo e quello. Ma dietro tutto questo, c’è stato tanto tanto sacrificio. Devo dire grazie a me stesso di non aver avuto paura. Ho sempre cercato di fare del bene consapevole che poi qualcosa torna». Ed ora il giovane imprenditore arrivato dal sud dell’Egitto vuole continuare a migliorarsi: «Non sono l’unico pizzaiolo a fare il mio lavoro, ma la parola chiave è sempre qualità, la ricerca continua dietro questa qualità e cercare di fare sempre meglio domani». Non a caso, la macinazione della farina viene fatta apposta per il Karma: la ‘firma’ del ristorante come marchio di qualità sul prodotto finale a partire dalla materia prima. Con l’apertura del Karma a Sesto, alla presenza anche del sindaco Roberto Di Stefano, arriva una luce nel Villaggio Falck in via Muggiasca a ridosso della tangenziale, ma Armanyous assicura: «Non sento di essere arrivato. Finché sono dentro questo campo cercherò di fare sempre qualcosa di nuovo, non voglio fermarmi al secondo locale. Questo a Sesto è stato goduto perché ne ho visto ogni step nascere. È la vittoria dei piccoli passi. A Sesto portiamo la novità della condivisione: voglio far sentire che siamo a casa».
Un lavoro per tanti giovani di Sesto San Giovanni e Cinisello
Il Karma, tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, dà lavoro a 26 giovani, uno dei quali, il cinisellese Kiro Salib, prenderà la responsabilità della guida del ristorante in via Lincoln. Ma la storia di Armanyous, come dicevamo in principio, va ben oltre l’imprenditorialità giovanile e il suo messaggio finale riecheggia quindi forte: «Grazie. Grazie a tutte le persone che mi hanno circondato e con cui ho condiviso tanto. Grazie alla porta che è stata aperta per accogliermi, alla possibilità che mi è stata data. Apprezzo tanto l’integrazione giusta, l’educazione: l’Italia bella, l’Italia che crede nel lavoro».
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