Un sorriso stanco solca il volto di Giorgia Meloni nel cortile di Palazzo Chigi. La premier prende la parola verso le due del pomeriggio. Lei su un palco rosso, tutto intorno, accalcati, i dipendenti della presidenza del Consiglio. In fila per quasi un’ora per il brindisi di Natale con il governo. «Il piazzale è molto bello visto da qui, grazie per essere così numerosi» esordisce Meloni.
Risate, auguri, calici in su: cin-cin. Qui e lì, una battuta agrodolce mentre l’anno finisce. «Le ferie? Ne avremo poco o niente perché con la fortuna che abbiamo succederà sicuramente qualcosa…». Matteo Salvini, a due passi, non muove un ciglio. Con lui lo stato maggiore del governo, presenti i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, l’immancabile segretaria della premier Patrizia Scurti.
«Oggi forse qualcosa comincia a cambiare» riprende Meloni, «un sereno Natale a voi e alle vostre famiglie e riposatevi, avremo molto lavoro da fare». Cin-cin. Dietro la folla di funzionari spunta la cima dell’albero di Natale montato nel cortile. Insieme al presepe che la leader di Fratelli d’Italia ha mostrato orgogliosa al nazionalista e cristiano Viktor Orban una decina di giorni fa, «certo, abbiamo anche il presepe». Tempo di brindisi e di bilanci.
Ora che il terzo anno di vita del governo entra nel vivo e chissà che il 2025 non riservi qualche brutta sorpresa. «Succede sempre qualcosa», scherza semiseria Meloni. Forse volando con il pensiero al referendum sull’Autonomia di marzo che la Cassazione ha confermato: appuntamento che già compatta le opposizioni e fa trasalire il centrodestra.
Si vedrà. Intanto i “patrioti” festeggiano. Raccontano di una frenetica raccolta fondi dei parlamentari di Fratelli d’Italia. Colletta per il tradizionale regalo a “Giorgia”. Quota: 50 euro a testa. Raccoglie i fondi la deputata piemontese Augusta Montaruli. Serviranno a comprare qualcosa per arredare casa nuova della premier in zona Eur. Un mobile, un quadro? Chiedere ad “Augusta”. Ma anche a “Patrizia”, cioè Scurti, l’ombra di Meloni: anche qui, sulla colletta natalizia, l’ultima parola sarà la sua.
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