Il tecnico lascia aperta la porta anche ad altre soluzioni nella gara di domani dopo la rinuncia al georgiano per infortunio. Probabile chance anche per Raspadori
«Si riparte solo lavorando, lavorando, lavorando». Dopo le due sconfitte in quattro giorni con la Lazio, costate al Napoli l’eliminazione dalla Coppa Italia e la testa della classifica di serie A, Antonio Conte si presenta con un volto serio da cui traspare però molta determinazione nella velocissima conferenza stampa convocata alla vigilia della trasferta di Udine, dove la squadra vuole provare a tornare sulla strada della vittoria (squadre in campo alle ore 18 di sabato 14 dicembre, diretta esclusiva DAZN).
Nel gruppo partito oggi per il Friuli spicca l’assenza di Kvaratskhelia fuori per infortunio al ginocchio destro. Al posto del georgiano dovrebbe giocare Neres, ma Conte non gioca a carte scoperte. «Decideremo domani dopo l’allenamento che faremo a Udine», dice lasciando aperte le idee di altri possibili sostituti ma anche a un diverso modulo, usando ad esempio Raspadori, anche se spiega che «nel nostro 4-3-3 ci sono tre attaccanti, nel 3-5-2 sono due attaccanti, vedremo, ne stiamo provando tanti di moduli».
Si vedrà a Udine, dove Conte parte dalle certezze di una difesa che con i titolari regge ed è centrale per un Napoli che resta con il suo obiettivo principale, tornare in Champions League e rafforzare la squadra, come il tecnico ripete guardando la bella stagione delle italiane in Europa quest’anno: «Sappiamo – spiega – la forza delle squadre italiane da quello che fanno in Europa. Ieri ho visto anche il 3-1 della Lazio in casa dell’Ajax con 9 su 11 dei giocatori contro di noi in Coppa Italia. Oggi per fare le competizioni europee devi avere le rose per giocarle. Le italiane sono state molto brave a costruire le rose giuste e stanno avendo frutti perché con il turn over il livello di qualità non scende, nonostante tanti impegni internazionali. Complimenti a chi ha costruito in questi anni che sta vedendo i frutti».
Ora però al centro del pensiero c’è la sfida di Udine, per evitare la fuga in classifica dell’Atalanta: «A Udine come in tutti i match – spiega Conte – vale sempre avere la giusta intensità e attenzione durante la partita, la voglia di dominare. La partita non si decide nei primi 15′ o negli ultimi 5′, ma si deve essere più bravi dell’avversario nei 95 minuti. L’Udinese è una squadra partita molto forte poi ha avuto momenti di rallentamento ma nell’ultima partita ha rivinto. Sono forti fisicamente grazie a scelte che da anni fa l’Udinese che prende giocatori anche fisici e resistenti. È il primo anno in Italia per l’allenatore che fa bene all’Udinese e dovremo avere molto rispetto e cercare di avere al meglio di performance e condizione per avere il risultato».
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