Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica Sud riconosciuto alle imprese al 100 per cento. Lo stabilisce il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
Il credito d’imposta riconosciuto alle imprese che hanno realizzato investimenti nella ZES Unica Sud, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, è riconosciuto in misura piena.
Gli importi saranno riconosciuti al 100 per cento sia per gli investimenti comunicati originariamente, e confermati con la comunicazione integrativa da inviare all’Agenzia delle Entrate entro il 2 dicembre scorso, che per gli ulteriori investimenti realizzati indicati nella comunicazione integrativa appena richiamata.
A stabilirlo è il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 446421/2024, che fornisce anche i dati sul numero delle comunicazioni inviate, sulla tipologia di investimenti realizzati e sul credito d’imposta richiesto dalle micro imprese e dalle PMI.
ZES Unica Sud: credito d’imposta riconosciuto in misura piena
I crediti d’imposta richiesti dalle imprese per gli investimenti nella ZES Unica Sud saranno riconosciuti in misura piena.
Lo stabilisce il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 446421/2024, adottato il 12 dicembre.
Tale provvedimento segue la chiusura della finestra per le comunicazioni integrative da inviare all’Amministrazione finanziaria a conferma degli investimenti effettivamente realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024.
Dopo le modifiche previste dal decreto Fiscale nella comunicazione integrativa le imprese hanno potuto indicare anche nuovi investimenti, oltre a quelli già indicati nella comunicazione originaria.
Anche i crediti d’imposta relativi alle spese per gli investimenti aggiunti saranno riconosciuti al 100 per cento, ossia nella percentuale stabilita sulla base della regione di riferimento e della tipologia di impresa.
Nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate vengono forniti i dati sulle domande e delle risorse a disposizione, che coprono pienamente i crediti d’imposta richiesti:
“Tanto premesso, l’ammontare complessivo del credito d’imposta di cui al comma 1, primo periodo, dell’articolo 1 del decreto-legge, richiesto in base alle comunicazioni integrative validamente presentate dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024, è risultato pari a 2.336.465.840 euro, a fronte di 3.270 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa.
L’ammontare complessivo del credito d’imposta di cui al comma 1, terzo periodo, dell’articolo 1 del decreto-legge, richiesto in base alle comunicazioni integrative validamente presentate nel suddetto periodo, è risultato pari a 214.824.865 euro, a fronte di 933.534.160 euro di risorse disponibili (3.270.000.000 – 2.336.465.840).”
Prima del rifinanziamento di 1,6 miliardi di euro, disposto dal decreto Omnibus, la percentuale calcolata dall’Agenzia delle Entrate sulle domande iniziali era del 17,7 per cento.
ZES Unica Sud: i dati su investimenti e credito d’imposta per le micro imprese e le PMI
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate fornisce anche i dati in relazione alle domande e agli investimenti effettuati dalle aziende nella ZES Unica Sud.
Nello specifico, per ciascuna regione della ZES unica e per le diverse categorie di microimprese, di piccole imprese, di medie imprese e di grandi imprese, sono indicati:
- il numero delle comunicazioni inviate entro i termini;
- la tipologia di investimenti realizzati entro la data del 15 novembre 2024;
- l’ammontare complessivo del credito di imposta complessivamente richieste.
Con il riconoscimento del 100 per cento delle agevolazioni indicate nelle domande, vengono quindi riconosciuti alle aziende i crediti spettanti secondo le regole stabilite.
Nello specifico le percentuali del credito d’imposta, effettivamente spettante dopo l’approvazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, sono riportate all’interno della tabella riassuntiva.
Regioni | Grande impresa fino a 50 milioni di euro | Media impresa fino a 50 milioni di euro | Piccola impresa fino a 50 milioni di euro |
---|---|---|---|
Campania, Puglia*, Calabria, Sicilia | 40 per cento | 50 per cento | 60 per cento |
Molise, Basilicata, Sardegna* | 30 per cento | 40 per cento | 50 per cento |
Abbruzzo** | 15 per cento | 25 per cento | 35 per cento |
(*) Puglia (Taranto 50 per cento – 60 per cento – 70 per cento) – Sardegna (Sulcis 40 per cento – 50 per cento – 60 per cento)
(**) Con riferimento all’Abruzzo, sono ammissibili gli investimenti relativi esclusivamente alle zone assistite della regione ammissibili alla deroga prevista dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Le percentuali previste dalla normativa sono state confermate dal momento che le risorse a disposizione sono risultate sufficienti a coprire la percentuale stabilita della spesa sostenuta dalle imprese per gli investimenti.
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