Il mercato dell’auto sta affrontando una delle crisi più profonde degli ultimi anni. Tanti fattori si stanno andando ad intersecare tra loro, creando di fatto la tempesta perfetta per l’intero settore. Per prima cosa ci sono gli strascichi di una pandemia che ha lasciato una clientela più povera e auto più costose dovuti all’innalzamento dei prezzi delle materie prime post lockdown. Queste ultime, inoltre, hanno ricevuto un ulteriore rincaro a causa delle recenti guerre che si stanno sviluppando nel mondo.
A pesare sul mercato però c’è anche la famosa transizione ecologica. Per affrontare questo cambiamento epocale nel mondo dell’auto, diversi costruttori stanno creando delle partnership o addirittura stanno fondendo società per abbattere i costi di sviluppo e produzione di queste nuove tecnologie. La risposta del pubblico però sinora è stata piuttosto tiepida in diversi Paesi come ad esempio la stessa Italia. In questo, un peso specifico lo stanno avendo sia i prezzi più alti delle auto elettriche rispetto a quelle con motore termico che una certa diffidenza delle persone nei confronti delle EV.
Ancora problemi a Mirafiori
La crisi non sta risparmiando proprio nessuno, al punto che persino Volkswagen sta avendo problemi con alcuni stabilimenti. Non va meglio però a Stellantis e in particolare a FIAT, che negli ultimi anni ha completamente aggiornato la propria gamma portando al battesimo diverse vetture elettriche e ibride. È notizia di queste ore, infatti, che la fabbrica di Mirafiori resterà chiusa sino al prossimo 20 gennaio (doveva riaprire dopo le feste natalizie).
La notizia arriva direttamente da Gianni Mannori, responsabile fella Fiom della fabbrica, che lo ha riportato al quotidiano Milano Finanza. Manca ancora la comunicazione ufficiale del gruppo Stellantis. La fabbrica di Mirafiori ormai lavora a singhiozzo da mesi. Purtroppo a pesare in questa situazione è senza dubbio l’elettrico. La fabbrica in questione, infatti, per il 97% produce quei veicoli lì e nell’attuale clima di incertezza per quanto concerne la domanda verso questa tecnologia si va incontro spesso a chiusure.
Le prossime mosse
Per anni lo stabilimento di Mirafiori è stato un fiore all’occhiello per FIAT e per l’Italia intera, ma da diverso tempo è diventato una fabbrica che funziona ad intermittenza. Da Stellantis però fanno sapere che non sono minimamente intenzionati a lasciare Torino e sono pronti al rilancio. In particolare, nei prossimi mesi, partirà a Mirafiori la produzione della 500 ibrida e per il 2032 è prevista anche la nuova 500.
Jean-Philippe Imparato, responsabile di Stellantis per il l’Enlarged Europe, tra qualche giorno, il 17 dicembre, incontrerà il ministro Urso per fare il punto sul futuro dell’industria dell’auto in Italia. Nei mesi scorsi il Governo e l’Azienda sino a poco fa capitanata da Tavares si sono spesso punzecchiate. Chissà però che proprio l’addio del manager portoghese non possa portare ad una svolta nel dialogo tra Stellantis e le istituzioni. Intanto nelle scorse ore, proprio il ministro Urso, ha attaccato l’Europa chiedendo una politica più morbida nei confronti dei motori termici per non aggravare una crisi che potrebbe avere effetti devastanti su tutta l’UE. Nei prossimi giorni si capirà meglio cosa succederà nel nostro Paese in tal senso.
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