La tredicesima è stata appena ricevuta dagli oltre 2 milioni di lavoratori pubblici ma il pensiero è ora rivolto al Cedolino NoiPA di gennaio 2025, che sarà accreditato tra 40 lunghi giorni. Tuttavia, non mancano le incertezze.
NoiPA potrebbe non essere in grado di applicare per tempo le disposizioni previste nella manovra di bilancio 2025, ritardando l’erogazione del cuneo fiscale previsto per gennaio.
Cedolino NoiPA di Gennaio: i Due Bonus
Per il mese di gennaio 2025, sono attesi due distinti bonus che, insieme, incrementerebbero il netto in busta paga:
- Bonus decontribuzione di dicembre 2024:
Questo bonus, pari al 6% o 7% del cuneo fiscale relativo al mese di dicembre, sarà sicuramente corrisposto, a chi ne ha diritto, con lo stipendio di gennaio sotto forma di arretrato a tassazione separata. - Bonus IRPEF di 83,33 euro: dal 2025, la decontribuzione sarà sostituita da un bonus fiscale annuale di 1.000 euro, suddiviso in rate mensili da 83,33 euro.
Se, applicati entrambi, questi bonus rappresenterebbero un’occasione unica per i dipendenti pubblici, di vederli insieme. Tuttavia, le tempistiche di NoiPA per recepire le modifiche legislative potrebbero complicare la situazione. Se il sistema – per motivi tecnici – non riuscisse ad adeguarsi rapidamente, l’effetto combinato potrebbe non essere visibile già nel mese di gennaio, ma spostato al mese dopo.
Cedolino NoiPA e l’incognita della Manovra di Bilancio
La manovra di bilancio 2025, che introduce il passaggio dal bonus contributivo a quello fiscale, richiede modifiche tecniche significative al sistema NoiPA. Se l’adeguamento non sarà completato in tempo, l’erogazione del cuneo fiscale potrebbe essere posticipata. Ciò significa che il doppio bonus potrebbe non essere visibile sul cedolino di gennaio, spostando parte degli aumenti previsti ai mesi successivi.
Incrementi degli stipendi grazie ai bonus (se applicati)
Se i due bonus verranno applicati – come disposto – i lavoratori amministrati da NoiPA godranno, almeno per un mese, di un significativo incremento di netto.
Il passaggio del bonus – contributivo a fiscale – comporterà i seguenti cambiamenti:
- Maggiore stabilità dello stipendio mensile, grazie alla neutralità fiscale del bonus IRPEF.
- Riduzione delle variazioni annuali legate al superamento dell’imponibile previdenziale.
- Conguagli a fine anno per garantire equità tra i contribuenti.
- Nessun impatto negativo sull’ISEE o sull’assegno unico, poiché il bonus fiscale è neutro rispetto a questi parametri.
Penalizzato il personale AFAM
Il personale AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) non beneficerà del doppio bonus a gennaio.
Questo comparto ha già percepito a dicembre 2024 gli incentivi previsti dal contratto integrativo e, superando la soglia di imponibile previdenziale di 2.692 euro, non ha diritto al bonus contributivo di gennaio.
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