Grandi notizie per il prossimo anno: chi ha un reddito al di sotto di una certa cifra non pagherà le tasse. Vediamo tutto nei dettagli.
La manovra di Bilancio ormai ha definito cosa accadrà, nel bene e nel male, a tasse e pensioni nel 2025. Come tutti già sappiamo le pensioni saranno rivalutate solo dello 0,8%. E neanche tutte: gli assegni previdenziali che supereranno di 3 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps saranno rivalutati anche meno.
Notizie decisamente più incoraggianti, invece, per quel che riguarda la riforma fiscale. Non è andato in “porto” il concordato preventivo per le Partite Iva forfettarie – misura che avrebbe consentito all’Esecutivo di raccogliere almeno 2,5 miliardi di euro – ma, in compenso sono stati riconfermati il taglio del cuneo fiscale e l’abbassamento delle aliquote Irpef.
Pertanto, anche nel 2025, le aliquote Irpef saranno solo 3 e non più 4 come, invece, era fino al 2023. Questa riduzione ha portato a grossi vantaggi per i redditi sopra ai 15.000 euro grazie all’accorpamento del primo e del secondo scaglione. Ma non è tutto: buone notizie anche per chi ha un reddito al di sotto di una certa soglia perché nel 2025 non pagherà le tasse.
Riforma fiscale: niente tasse nel 2025 per questa categoria
Niente tasse il prossimo anno per una certa categoria di cittadini che hanno uno stipendio oppure una pensione al di sotto di una certa soglia. Di seguito vediamo tutto dettagliatamente.
Fino al 2023 le aliquote Irpef erano quattro:
- 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
- 25% per i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro;
- 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.
Con la manovra di Bilancio 2024, il Governo di Giorgia Meloni ha abbassato le aliquote e le ha portate a tre accorpando i primi due scaglioni di reddito. Dunque quest’anno e anche il prossimo le aliquote Irpef saranno le seguenti:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
- 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.
La seconda fascia di reddito, in pratica, venendo accorpata alla prima, ha beneficiato di uno sconto di due punti percentuali di cui, naturalmente, ha beneficiato anche la classe reddituale più alta. Con la Manovra di Bilancio 2025 il Governo avrebbe voluto abbassare la seconda aliquota dal 35% al 33% ed estenderla ai redditi fino a 60.000 euro ma la mancanza di adeguate risorse ha reso impossibile fare questo passo.
Tuttavia anche per il prossimo anno è stata confermata la “no tax area”. Anche nel 2025, quindi, i pensionati e i lavoratori dipendenti che hanno un reddito lordo annuo fino a 8500 euro non pagheranno le tasse. Un’agevolazione davvero importante per aiutare le persone e le famiglie economicamente svantaggiate che, comunque, anche il prossimo anno potranno beneficiare di diversi bonus tra cui Carta acquisti e Carta spesa.
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