«Sarà il terzo Natale fuori casa» #finsubito prestito immediato

Lontani dalla propria casa anche per questo Natale. È il terzo. Le 22 famiglie che vivevano nel palazzo Concordia al civico 27 di via Cucci a Nocera Inferiore, anche quest’anno dovranno trascorrere le feste natalizie negli alloggi offerti da parenti e amici oppure presi in affitto.

L’edificio non ha ancora ottenuto le autorizzazioni per l’abitabilità. Due anni fa, il 22 novembre 2022, le persone che vivevano nel palazzo, furono costrette ad evacuarlo in fretta e furia a causa di alcuni movimenti sospetti della struttura. Arrivò l’ordinanza di sgombero del sindaco Paolo De Maio. Poi i lavori per la messa in sicurezza. Soltanto due mesi fa sembrava che si fosse arrivati all’epilogo di una dolorosa vicenda con le famiglie pronte a rientrare a casa, non è stato così.

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La situazione si è complicata il 19 settembre scorso. Gli operai, che stavano smontando i ponteggi, sentirono un boato provenire dall’interno della struttura, contemporaneamente si era aperta una crepa nell’intonaco di congiunzione con un palazzo adiacente. Intervennero i vigili del fuoco che chiesero al condominio di avviare ulteriori controlli nelle fondamenta. Il Comune, dal suo canto, affidò all’ingegnere Raffaele Tarateta, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Salerno, una perizia per avere un rapporto dettagliato sulla staticità dell’edificio.

«Purtroppo – sottolineano persone che hanno casa nel palazzo – ad oggi non abbiamo riscontro alle nostre domande. Eppure abbiamo fatto effettuare tutti i lavori e le prescrizioni richieste dai vigili del fuoco e dal Comune. E non è facile per tanti di noi pagare il mutuo, i lavori di ristrutturazione e il fitto per le case dove da due anni viviamo. È triste constatare che anche questo Natale non saremo a casa nostra. Ed è ancora più doloroso non sapere quando e come potremo rientrare».

Dall’ufficio tecnico del Comune, che sta seguendo la vicenda sin dall’inizio, invitano alla cautela. «La sicurezza prima di tutto – fanno sapere i tecnici – immaginiamo cosa sarebbe successo se nel settembre scorso gli occupanti fossero rientrati, sarebbe stato l’inizio di una nuova odissea. Attendiamo il resoconto dell’ingegnere Tarateta per decidere e capire se c’è ancora pericolo per i residenti».

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Polemiche anche tra i commercianti della zona. Via Cucci è chiusa al traffico dal giorno dell’evacuazione, l’area attigua all’edificio è transennata e possono transitare solo i pedoni. I negozianti lamentano un notevole calo delle vendite. Era la tarda mattina del 22 novembre 2022 quando tetri scricchioli, crepe nell’intonaco e caduta di calcinacci fecero scattare l’allarme. Sul posto arrivarono i vigili del fuoco, polizia, carabinieri mentre gli agenti della polizia municipale transennavano la zona. Dopo diversi mesi iniziarono i complessi lavori di ristrutturazione. Oggi l’edificio è ancora vuoto.