Servizi, alloggi e accoglienza: “Novara non è città universitaria” #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

La ricetta per trasformare Novara in una città universitaria è semplice: «Riduzioni e sconti per gli studenti e saper coinvolgere i ragazzi con tante iniziative, sfruttando magari i nostri cinema e teatri per eventi dedicati esclusivamente a loro». Gli «ingredienti» li elenca l’assessore comunale al Bilancio Silvana Moscatelli, che ha ribadito la necessità di essere dalla parte dei giovani con azioni concrete, «andando oltre ciò che hanno fatto finora le amministrazioni».

Novara, commenta Moscatelli, è una città «che ospita un polo universitario ma non lo vive appieno». Se il capoluogo non si rende attrattivo «con rassegne che possano interessare i giovani al di fuori delle ore di lezione», allora i ragazzi «si limiteranno come sempre a studiare, dare esami e poi tornare a casa». Una strigliata benevola, quella di Moscatelli, rivolta non all’attuale giunta o all’ente comunale ma «a un senso di comunità che non si è ancora sviluppato al punto tale da trasformare Novara in una città universitaria».

Per un capoluogo che accoglie circa 6 mila matricole l’anno (secondo dati risalenti al luglio 2023), a livello economico il Comune si è speso con alcune agevolazioni nei confronti degli studenti. Per esempio, per gli impianti sportivi, con una generale scontistica del 30% sugli abbonamenti annuali. In particolare nelle piscine comunali: per gli under 25 esistono tariffe da 36 euro per tre mesi (contro i 48 per residenti e i 56 per i non residenti), 63 euro per sei mesi (contro gli 84 per i novaresi e i 98 per chi arriva da fuori) e uno annuale di 206 euro (anziché 275 per i «local» e 300 per chi abita in altre città). Lo stesso vale per i trasporti: la società Sun offre abbonamenti riservati a studenti Upo under 26 di 22 euro al mese (contro l’ordinario da 35,50) e annuale di 176 euro (invece dell’intero da 330).

Anche l’offerta culturale ha sconti per chi studia. Il Faraggiana ha tariffe ridotte per gli spettacoli teatrali riservate agli under 26. Con «Kalatà» la salita fino alla guglia costa 15 euro (anziché 18) e quella alla cupola di San Gaudenzio 10 (anziché 12), per gli under 25. Le mostre della Galleria Giannoni costano 3 euro per chi ha fino a 25 anni (invece di 5, prezzo del ticket intero). Quelle organizzate al castello, invece, vanno dai 12 euro per fine settimana e festivi ai 10 nei giorni feriali, per i ragazzi tra i 20 e i 26 anni (il biglietto normale costa 14).

L’attuale amministrazione, in particolare, sta lavorando «per rispondere ad altre esigenze concrete degli universitari», aggiunge il sindaco Alessandro Canelli. «Lo facciamo collaborando con Edisu per le aperture straordinarie della biblioteca civica, i sabati e durante alcune sere della settimana, con le riduzioni applicate al pacchetto culturale, sportivo e al trasporto pubblico locale».

L’assessore al Commercio Maria Cristina Stangalini cerca di mettere in pratica alcune idee: «Oltre a capire se e come organizzare sconti e agevolazioni con diverse attività commerciali, stiamo predisponendo un elenco di bar e ristoranti con orari d’apertura che siano collegabili alle mostre al castello. Al momento hanno aderito una ventina di locali».

Entro due o tre anni, dice il sindaco Canelli, «saremo in grado di offrire circa 300 alloggi in più per chi vorrà vivere e studiare nell’Università del Piemonte orientale». Che con uno spirito d’iniziativa maggiore da parte della rete sociale e imprenditoriale del territorio, abbinata ai sostegni forniti dall’attuale e dalle scorse giunte, potrebbe essere ancora più attrattiva per le giovani menti che si continuano a formare a Novara.