La Responsabile regionale del Dipartimento Commercio e Attività Produttive di FDI Veneto, Silvia Carpanese, fa un’analisi di quella che è la situazione economico e quelle che sono le prospettive per i prossimi mesi. «In un momento storico di guerre e transizioni verdi il costo della vita e’ sempre più caro, incidendo sulle tasche dei cittadini in modo significativo; in particolare soffre il ceto medio che garantisce il largo consumo. Infatti il settore del Terziario in Padova e Provincia sembra aver riscontrato un leggero rallentamento in termini percentuali, circa il 3,3% rispetto allo scorso anno. Complici l’aumento dei prezzi al consumo, l’inflazione ancora alta e lo scarso potere d’acquisto delle famiglie, determinato da fattori congiunturali economici ma anche dalle basse retribuzioni, le più basse a livello europeo», fa notare Carpanese.
«Molte attività commerciali sono state chiuse in città, in particolare in centro storico con la progressiva desertificazione di alcune zone. Si anche di un degrado urbano, laddove non insistono attività è più facile si creino sacche di criminalità. E poi manca un’offerta di articoli e servizi fruibili facilmente per vicinanza da parte delle persone. La proposta del Dipartimento di FDI è quella di facilitare l’apertura di nuove attività, calmierando le locazioni commerciali con un tetto stabilito oltre il quale non spingersi. Perché non prevedere, ad esempio, un accordo quadro tra Comune, Associazioni di categoria e Grandi proprietari immobiliari, garantendo uno sgravio fiscale per chi loca spazi commerciali, non oltre un certo tetto. Evitando così il deperimento di alcuni stabili con conseguente degrado della zona, favorendo le attività commerciali. Incentivare gli imprenditori con l’accesso a fondi di rotazione pubblico/privato per avviare il mercato e nuove attività produttive. Il Governo Meloni sta lavorando anche su questo comparto e con la finanziaria verrà introdotta di nuovo la cedolare secca per gli spazi ad uso commerciale, con maggiori agevolazioni fiscali».
Carpanese ritiene infatti che puntare sul potenziamento del mercato immobiliare con più elevati sgravi fiscali, possa determinare anche una riduzione dell’aliquota IRPEF su acquisto prima casa e seconda casa. «Questa sarà di fatto la direzione in cui andrà la Legge di Bilancio per il settore. Sulla base inoltre del Secondo Rapporto Nazionale “RigenerazioneUrbana” sono stimati ben 855 km di suolo da rigenerare, ossia la possibilità di nuove costruzioni e superfici da utilizzare, nel rispetto delle normative ambientali: 1900 mld di Euro di valore economico generato in Italia a partire dal 2025 in avanti, con una previsione di 100mila posti di lavoro futuri nel comparto e segmenti di mercato annessi. Un valore positivo inoltre per la nostra città di Padova e in Veneto – sostiene Carpanese – è dato dal segmento del turismo e dall’indotto che ne deriva, dalle strutture alberghiere e dai servizi annessi, con un’affluenza di presenze pari a circa 258.736 pernottamenti nel primo semestre a Padova, 28 milioni di presenze in Veneto, record rispetto al 2023, un dato che ci deve far ben sperare».
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