I tempi per l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 si allungano e la scadenza prima di Natale potrebbe non essere rispettata.
La situazione è complicata dalla necessità di evitare un maxi-emendamento che rischiava di essere inammissibile.
Dopo vari rinvii, solo sabato sera sono stati presentati gli emendamenti previsti per ieri. La relatrice di FdI, Ylenja Lucaselli, ha spiegato che la discussione avverrà tutto il lunedì, inclusa la notte, con il mandato al relatore fissato per martedì mattina.
Il testo sarà poi esaminato in Aula mercoledì e la discussione dovrebbe concludersi entro venerdì.
Sono comunque emerse alcune bozze delle modifiche, molte delle quali confermano le intese raggiunte negli ultimi vertici di maggioranza, con la premier Giorgia Meloni, i vicepremier e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Tra le misure più importanti, la riduzione dell’Ires di 4 punti per chi investe e assume, con il contributo delle banche, e la riduzione della tassa sulle criptovalute.
Le start-up sono state escluse dalla web tax, mentre è stato introdotto un bonus per l’acquisto di elettrodomestici e un fondo per le famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro, destinato ad attività sportive e ricreative per i figli tra i 6 e i 14 anni. Inoltre, si prevede un piccolo aumento delle pensioni minime per gli over 70.
Nonostante le difficoltà, il viceministro Maurizio Leo ha difeso il concordato, sottolineando che molti contribuenti che hanno aderito, pur avendo una “pagella fiscale” bassa, sono emersi.
Per quanto riguarda la web tax, il governo ha modificato la norma, applicandola solo alle grandi aziende con ricavi superiori ai 750 milioni di euro.
Anche le imposte sulle criptovalute sono state modificate, con una riduzione al 26% nel 2025, che salirà al 33% dal 2026.
La tassa sulle plusvalenze non avrà più una soglia di 2.000 euro e si applicherà a tutte le transazioni.
Per le imprese, l’Ires sarà ridotto per chi investe in beni strumentali nuovi e si impegna a creare posti di lavoro stabili. È stato inoltre previsto un incremento del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, che sale a 2,2 miliardi, e sgravi contributivi per il Sud.
Per le famiglie, è stato introdotto il “Fondo dote famiglia”, destinato a coprire le spese per attività extrascolastiche dei figli, e un bonus elettrodomestici da 100 euro.
Tra le misure fiscali, si prevede anche un aumento del gettito tramite la riduzione della deduzione delle svalutazioni per le banche, che dovrebbe portare tra 400 e 500 milioni di euro di entrate aggiuntive.
Inoltre, sono previsti aumenti fiscali su giochi e scommesse e tasse d’imbarco più alte per i voli extra-UE. Infine, per quanto riguarda le pensioni, è previsto un incremento di 8 euro al mese per gli over 70 disagiati, mentre per i giovani neoassunti ci sarà una possibilità di versare contributi INPS aggiuntivi, deducibili al 50%.
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