È il risultato della 35esima «Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore». In particolare a Bari è in crescita il punteggio per la sezione ambiente (+20) e cultura (+23), mentre tutti gli altri indicatori, presi singolarmente, sono in calo
Bari è la città del meridione dove si vive meglio. È il risultato della 35esima Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore , che come ogni anno, si occupa di valutare il benessere dei cittadini «attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche». Tra le pugliesi in classifica dopo Bari c’è Lecce, che arriva 72esima; a seguire la provincia di Barletta-Andria-Trani si classifica 86esima. Brindisi poi ottiene l’89esimo posto (salendo però di undici posizioni), Taranto il 94esimo e in coda Foggia che, pur arrivando 99esima, sale di otto gradini.
A livello nazionale, invece, la medaglia d’oro va a Bergamo che per la prima volta dal 1990 a oggi ottiene il primo posto. A seguire Trento (che ottiene la sua terza medaglia d’argento) e Bolzano (alla sua quarta medaglia di bronzo).
Bari è una delle poche città a salire nella classifica, guadagnando ben quattro posizioni e classificandosi 65esima, «tornando sopra i livelli del 2022».
Anche per questa edizione sono stati presi in analisi 90 indicatori, suddivisi in sei macrocategorie tematiche, ovvero ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza e, infine, cultura e tempo libero. In particolare a Bari è in crescita il punteggio per la sezione ambiente (+20) e cultura (+23), mentre tutti gli altri indicatori, presi singolarmente, sono in calo.
La performance migliore riguarda l’indice del clima (Bari è la prima in classifica) e la peggiore, invece, i furti di autovetture. In tutta la top 10 dominano le province del Nord Est (Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto sono le regioni più presenti), mentre la maggior parte delle province del sud si trovano agli ultimi posti. In particolare Crotone, Napoli e Reggio Calabria chiudono la classifica. Le città metropolitane, invece, registrano un crollo diffuso, con Bologna che scende di sette posizioni, Milano di quattro, arrivando al 12esimo posto. Firenze, dopo esser stata nella top 10 per tre anni consecutivi, scende al 36esimo posto; anche Roma scende di parecchio, arrivando al 59esimo, preceduta da Torino (58esima), che perde 22 posizioni.
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