Il piano Transizione 5.0 si arricchisce di nuove misure grazie agli emendamenti presentati dal governo nella Manovra 2025. Tra semplificazioni amministrative, potenziamento delle aliquote e nuovi incentivi per gli investimenti energetici, l’obiettivo è sostenere la trasformazione tecnologica ed ecologica delle imprese italiane. Un’interessante analisi del sito Investire Oggi ci permette di esplorare le modifiche proposte e il loro potenziale impatto. Le novità puntano anche alla riduzione degli scaglioni e alla possibilità di cumulo con altre agevolazioni, favorendo ulteriormente le aziende che scelgono l’innovazione.
Cosa cambia con gli emendamenti alla Manovra 2025
L’emendamento al testo della Manovra 2025 introduce importanti modifiche al piano Transizione 5.0, che mira a incentivare gli investimenti tecnologici e ambientali delle imprese. Tra le principali novità troviamo:
- Riduzione degli scaglioni: gli incentivi saranno modulati su due fasce di spesa, semplificando l’accesso per le aziende.
- Potenziamento delle aliquote: l’aliquota massima per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro potrebbe arrivare al 45%, a seconda del risparmio energetico ottenuto.
Le nuove aliquote per il risparmio energetico
Gli emendamenti prevedono incrementi significativi per le aliquote destinate ai progetti di investimento che garantiscono un risparmio energetico. Ecco le nuove percentuali proposte:
- Fino al 35% per risparmi energetici del 3-6% sulla struttura produttiva o del 5-10% sui processi aziendali.
- Fino al 40% per riduzioni del 6-10% sulla struttura produttiva o del 10-15% sui processi.
- Fino al 45% per risparmi energetici superiori al 10% sulla struttura produttiva o al 15% sui processi.
Questi incentivi mirano a premiare le imprese che investono in soluzioni tecnologiche capaci di migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale.
Cumulo con altri incentivi e vantaggi per i pannelli fotovoltaici
Una novità significativa riguarda la possibilità di cumulare le agevolazioni Transizione 5.0 con altri incentivi finanziati dall’Unione Europea o dalle Zone Economiche Speciali (ZES), a condizione che non si tratti delle stesse spese.
Per gli investimenti in sistemi fotovoltaici, l’agevolazione per pannelli ad alta efficienza potrebbe passare dal 120-140% al 140-150%, con una maggiorazione al 130% per pannelli di categoria inferiore.
Semplificazioni amministrative e automatismi
Per rendere più accessibile il piano, si prevedono automatismi nel calcolo dei risparmi energetici. Le imprese che sostituiscono macchinari obsoleti con beni più efficienti potranno beneficiare di agevolazioni senza affrontare lunghe procedure burocratiche. Questo automatismo sarà valido anche per i progetti sviluppati con il supporto delle ESCO (Energy Service Company).
Nessuna proroga per gli investimenti agevolabili
Nonostante le novità, non è prevista una proroga per la scadenza degli investimenti agevolabili, che resta fissata al 31 dicembre 2025. Le aziende che intendono beneficiare del piano dovranno rispettare questo termine per la realizzazione dei progetti.
Quando entreranno in vigore le nuove misure
L’approvazione definitiva delle modifiche è attesa entro il 31 dicembre 2024, con il via libera dal Parlamento. Il testo modificato sarà discusso la prossima settimana alla Camera, per poi passare al Senato.
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