Decreto fiscale convertito in legge
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 12 dicembre 2024 è stata pubblicata la Legge 9 dicembre 2024, n. 189, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, recante misure urgenti in materia economica e fiscale e in favore degli enti territoriali
Per quanto riguarda la materia lavoro, nella legge di conversione vengono confermate le disposizioni che prevedono il rifinanziamento dell’Ape sociale per il 2024; Misure relative al pagamento degli straordinari delle Forze di polizia, Vigili del fuoco e Forze Armate; Rifinanziamento delle retribuzioni di posizione e risultato.
La legge di conversione conferma l’ampliamento della platea del “bonus Natale”, introdotta dall’ articolo 2-bis del D.L. n. 113/2024. Per ricevere il bonus è quindi sufficiente avere almeno un figlio a carico. Nel caso di coniugi entrambi in possesso dei requisiti, il bonus può essere richiesto da uno solo dei due. Il richiedente deve in ogni caso indicare nella domanda il codice fiscale del coniuge o del convivente.
Prorogato al 16 gennaio 2025 il termine per il secondo acconto IREPF 2024 per le persone fisiche titolari di partita IVA che nel periodo precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170mila €.
In materia fiscale la legge di conversione, riprendendo quanto previsto all’art. 1 del DL n. 167/2024 riapre i termini per aderire al concordato preventivo biennale per il biennio 2024-2025. La Legge interviene anche sulle cause di esclusione stabilendo che la modifica della compagine sociale rileva ai fini dell’esclusione o della cessazione dal concordato solo nel caso in cui aumenti il numero dei soci.
Viene esteso alle imprese multiattività che nei periodi di riferimento erano escluse dagli ISA negli anni 2018 – 2022, a causa della diffusione della pandemia oppure per condizioni di non normale svolgimento della propria attività o che esercitano due o più attività non rientranti nel medesimo ISA.
Semplificati i pagamenti per società, associazioni e società di capitali in regime di trasparenza fiscale.
Resta confermata in toto la modifica alla disciplina del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica Mezzogiorno.
Adeguamento del contributo annuo dello Stato, in favore del Fondo di previdenza del clero anno 2023
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 288 del 9 dicembre 2024, il Decreto 30 ottobre 2024 con l’adeguamento del contributo annuo dello Stato, in favore del Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica, relativo all’anno 2023.
Il D.L. n. 145/2024, cosiddetto Decreto Flussi, è stato convertito con modifiche in legge e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.289il 10 dicembre scorso. La Legge 9 dicembre n.187, introduce importanti novità per la gestione degli ingressi di lavoratori stranieri, la tutela contro il caporalato e la regolamentazione dei procedimenti giurisdizionali legati all’immigrazione. Tra le misure di rilievo, spiccano nuove quote sperimentali, riserve per le lavoratrici e tempistiche più stringenti per i datori di lavoro. In particolare, è stata introdotta una riserva di fino a 10.000 ingressi fuori quota per il 2025 (art. 2, comma 2). Inoltre, il 40% delle quote complessive sarà riservato esclusivamente alle donne, in particolare nei settori del lavoro stagionale, dell’assistenza familiare e sociosanitaria (art. 2, comma 7-bis). Sul fronte delle procedure, i datori di lavoro dovranno inviare telematicamente il contratto di soggiorno entro 8 giorni dall’ingresso del lavoratore straniero, regola estesa anche ai lavoratori stagionali e a quelli ammessi in casi particolari. Le nuove norme ampliano, inoltre, i casi in cui una domanda di nulla osta può essere dichiarata irricevibile. Tra queste ipotesi rientrano situazioni in cui il datore di lavoro non ha concluso una precedente procedura nel triennio antecedente oppure ha commesso reati gravi legati allo sfruttamento della persona, come riduzione in schiavitù o tratta di esseri umani (art. 1, commi 2-ter). Infine, per il triennio 2026-2028, il Governo avrà la possibilità di modulare le quote di ingresso dei lavoratori stranieri con l’eventualità di andare oltre i limiti previsti tramite appositi decreti.
Assegno Unico: aggiornato il servizio di presentazione delle domande
L’INPS, con messaggio 13 dicembre 2024 n. 4253, ha aggiornato il servizio di presentazione e consultazione delle domande di Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU), offrendo una procedura più intuitiva e agevole.
La gestione dei pagamenti dell’AUU è stata semplificata grazie all’integrazione del “Sistema Unico di Gestione IBAN” (SUGI). Questa funzionalità consente agli utenti di selezionare un IBAN già registrato presso l’INPS per altre prestazioni oppure inserirne un nuovo IBAN al momento della presentazione della domanda o della modifica delle modalità di pagamento.
Per i tutori di minori o soggetti interdetti, al momento della presentazione della domanda o della modifica delle modalità di pagamento, è ora possibile indicare un IBAN intestato o cointestato al soggetto tutelato, garantendo così l’assegno venga accreditato direttamente al beneficiario
Contratti di solidarietà: recupero sgravio contributivo
L’INPS, con il messaggio n. 4252 del 13 dicembre 2024, in merito alla fruizione dello sgravio contributivo connesso ai contratti di solidarietà difensivi accompagnati da CIGS (art. 6 DL 510/1996 – L. 608/1996), ha precisato che gli importi contenuti nei decreti direttoriali e comunicati alle imprese interessate costituiscono la misura massima dell’agevolazione fruibile.
L’intervento dell’INPS fa seguito alla circolare 66/2023 con la quale erano state fornite le indicazioni operative in favore delle imprese destinatarie dei decreti direttoriali di autorizzazione adottati dal Ministero del Lavoro, i cui periodi di CIGS per contratto di solidarietà risultano conclusi entro il 30 giugno 2023.
La procedura per la riduzione contributiva deve essere attivata a iniziativa del datore di lavoro.
L’INPS, accertata la sussistenza dei presupposti per il riconoscimento della riduzione contributiva sulla base della documentazione prodotta dall’azienda (decreto direttoriale di ammissione al beneficio), deve attribuire alla posizione aziendale il codice di autorizzazione “1W”, avente il significato di “Azienda che ha stipulato contratti di solidarietà accompagnati da CIGS, ammessa alla fruizione delle riduzioni contributive ex lege 608/1996”.
Il Messaggio fornisce anche le istruzioni per la compilazione del flusso Uniemens.
Gestione separata sportivi: nuovo codice attività
Con il messaggio 4189 del 10 dicembre 2024, l’INPS comunica l’istituzione di un nuovo codice attività del flusso Uniemens Gestione separata collegato ai tipi rapporto D1 – D2 – D3
Ciò si è reso necessario a seguito del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, e successive modificazioni, con il quale è stata data attuazione alla legge delega 8 agosto 2019, n. 8 cd “Riforma dello sport”.
ln particolare, uno dei decreti attuativi della riforma (decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120) ha previsto l’obbligo in capo alla Federazione sportiva nazionale o alla Disciplina sportiva associata o all’Ente di promozione sportiva competente, pure paralimpici, direttamente dalle proprie affiliate se così previsto dai rispettivi organismi affilianti, o il CONI, il CIP e la società Sport e salute S.p.A., di comunicare ai Centri per l’impiego :
-
ogni singola prestazione svolta dai direttori di gara o dai soggetti comunque preposti a garantire il regolare svolgimento delle competizioni sportive, operanti nel settore dilettantistico, o -
o la loro designazione per un ciclo integrato di prestazioni non superiori a trenta, in un arco temporale non superiore a tre mesi,
che vanno comunicate entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza del trimestre solare.
AGENZIA DELLE ENTRATE
Credito ZES Mezzogiorno al 100%
L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento del 12 dicembre 2024, ha determinato le percentuali di credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascuna impresa beneficiaria in merito agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 in strutture produttive ubicate nelle Zone economiche speciali. Le percentuali, stabilite con il provvedimento, sono pari al 100% dell’importo del credito richiesto, anche per quanto riguarda ulteriori o maggiori investimenti indicati nella comunicazione integrati.
Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile, utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite il proprio cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
L’Agenzia delle entrate ha anche illustrato, per ciascuna regione della Zes unica e in modo distinto per ciascuna delle categorie di microimprese, di piccole imprese, di medie imprese e di grandi imprese come definite dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, le seguenti variabili:
-
il numero delle comunicazioni inviate entro i termini -
la tipologia di investimenti realizzati entro la data del 15 novembre 2024 -
l’ammontare complessivo del credito di imposta complessivamente richiesto.
Riversamenti acconti Iva: le istruzioni dell’Agenzia
Con il provvedimento del 12 dicembre 2024, l’Agenzia ha definito le modalità con le quali gli intermediari convenzionati provvedono al riversamento all’erario dell’acconto Iva del mese di dicembre 2024, anche in deroga alle indicazioni contenute nelle convenzioni.
Nel dettaglio, il provvedimento stabilisce che gli intermediari riversano entro le ore 14,50 del 31 dicembre 2024, sulla contabilità speciale accesa presso la Banca d’Italia, gli acconti Iva versati nelle giornate del 20, 23, 24 e 27 dicembre 2024, tramite i canali per i quali è stabilito convenzionalmente il riversamento entro 5 giorni lavorativi.
Zone logistiche semplificate al via le domande
L’Agenzia, con un provvedimento del 12 dicembre 2024, ha approvato il modelloda utilizzare per la comunicazione e le relative istruzioni, per accedere al credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone logistiche semplificate, introdotto dal Dl n. 60/2024.
Da oggi, 12 dicembre 2024, e fino al 30 gennaio 2025 le imprese interessate possono inviare le comunicazioni. Il beneficio è rivolto alle imprese che nel periodo dall’8 maggio al 15 novembre 2024 hanno effettuato investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive situate nelle Zone logistiche semplificate, istituite dalla legge di Bilancio 2018
Nel dettaglio, gli investimenti possono essere destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nelle Zls, istituite ai sensi dell’articolo 1, commi da 61 a 65-bis, della legge di Bilancio 2018, limitatamente alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, così come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Archivio numeri civici e strade: pubblicate le nuove specifiche
Con il provvedimento congiuntodel 12 dicembre 2024, dell’Agenzia delle entrate, e dall’Istituto nazionale di statistica, sono approvate nuove specifiche tecniche(rispetto a quelle definite da un analogo provvedimento del 10 maggio 2022) per l’accesso ai servizi erogati ai Comuni dall’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (Anncsu), tramite il “Portale per i Comuni” gestito dall’Agenzia delle entrate.
L’Anncsu, istituito con il Dpcm 12 maggio 2016, è un archivio informatizzato, codificato e certificato dinamicamente dai Comuni, utilizzato come riferimento nella consultazione e nell’aggiornamento degli indirizzi da parte degli enti territoriali. La piattaforma informatica assicura, grazie ai processi di aggiornamento, un elevato grado di integrazione con altre banche dati nazionali come l’anagrafe tributaria, l’anagrafe nazionale della popolazione residente e la banca dati catastale.
Abbonamenti al trasporto, per la precompilata basta comunicare il titolare
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimentodel 10 dicembre 2024, ha stabilito che Scompare per gli enti pubblici o soggetti privati affidatari del servizio l’obbligo di comunicare all’Anagrafe tributaria il codice fiscale del soggetto che ha pagato l’abbonamento. In mancanza di questa informazione, è sufficiente indicare l’intestatario.
Giroconto di valuta tra conti esteri: non genera plusvalenze
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 60/E del 9 dicembre 2024, chiarisce che il trasferimento contestuale e per pari importo di valuta tra due conti correnti intestati allo stesso soggetto ed espressi nella stessa valuta estera non costituisce fattispecie fiscalmente rilevante ai fini della tassazione dei redditi diversi.
Lettiere per animali l’Iva sempre al 22%
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 59 del 9 dicembre 2024, afferma che le lettiere per animali, a prescindere dai materiali utilizzati, anche se di composizione vegetale, sono soggette ad aliquota Iva ordinaria.
L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 61 del 9 dicembre 2024 istituisce le causali contributo per la riscossione dei contributi pregressi e le relative sanzioni civili della Gestione datori di lavoro agricoli, lavoratori autonomi Agricoli e Pccf
In particolare, con la risoluzione entrano in servizio le causali contributo:
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“PLAS” denominata “Aziende agricole per OTI e OTD – contribuzione pregressa” -
“SLAS” denominata “Aziende agricole per OTI e OTD – sanzioni civili” -
“PLAA” denominata “Lavoratori autonomi agricoli – contribuzione pregressa” -
“SLAA” denominata “Lavoratori autonomi agricoli – sanzioni civili” -
“PPCF” denominata “PC/CF – contribuzione pregressa” -
“SPCF” denominata “PC/CF – sanzioni civili”.
L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 62del 9 dicembre 2024 istituisce il codice tributo per il versamento dei contributi previdenziali della Gestione separata mediante rateazione. Si tratta del codice tributo “RUGS” denominata “Rateazione Gestione separata”.
AGENZIA DELLE ENTRATE – INTERPELLI
Un geometra che intende cessare l’attività lavorativa, cancellando la partita Iva, potrà fruire dei crediti d’imposta per ristrutturazioni edilizie (Superbonus) maturati per le annualità 2025, 2026 e 2027 e presenti nel proprio cassetto fiscale, non essendo previsto dalla disciplina alcun impedimento al loro utilizzo in caso di chiusura dell’attività.
Risposta n. 252 del 9 dicembre 2024 – superbonus detrazione in 10 anni anche parziale
In materia di Superbonus, l’opzione relativa alla detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, che il contribuente può scegliere di distribuire in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023, è esercitabile anche solo per una parte delle spese sostenute nel 2022, non essendo previsto che tale opzione debba riguardare tutte le spese sostenute in tale anno.
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