L’arrestato per estorsione ad Alghero resta in carcere.
Durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sassari, Dimitri Iacono ha scelto di non rispondere alle domande, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’arresto, avvenuto nei giorni scorsi con l’accusa di estorsione ad Alghero, ha portato la difesa a comunicare l’intenzione di presentare una memoria in merito alla custodia cautelare. Al momento, l’indagato rimane recluso nel carcere di Bancali, in attesa di sviluppi nel corso delle indagini.
Il 32enne è accusato di aver sequestrato, minacciato e picchiato un imprenditore del settore nautico di Alghero, con l’aiuto di un parente minorenne di soli 16 anni. L’obiettivo dei due era estorcere una somma di 50mila euro, ma l’intimidazione non si è fermata qui: i due avrebbero infatti anche sparato con una pistola calibro 9 contro l’autovettura dell’imprenditore, al fine di rafforzare il messaggio minaccioso e creare maggiore paura nella vittima.
L’imprenditore, un 43enne, avrebbe ceduto a tale pressione consegnando 10mila euro, ma solo grazie alle indagini della squadra mobile è emerso il contesto completo di quanto accaduto, portando così all’arresto dei responsabili. Iacono, che aveva già scontato 10 anni di carcere su 14 per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Agostino Salis, assassinato a bastonate nella borgata di Maristella nel 2014, si trova ora nuovamente in custodia, aggiungendo un nuovo capitolo alla sua turbolenta carriera criminale.
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