Anche Fratelli d’Italia, dopo una parte di Pd, prende atto che il Comune di Lamezia Terme non poteva accedere ai fondi per i cimiteri comunali, aspetto già noto però da settembre con relative motivazioni.
Sono 8 i comuni del lametino ammessi ai finanziamenti relativi ai lavori nei cimiteri
«Una notizia che amareggia profondamente, poiché la carenza di loculi nei cimiteri cittadini è una problematica nota da tempo e rappresenta una priorità sociale e sanitaria che richiede un intervento deciso», sostiene la sezione lametina del partito della Meloni, ricordando come la città della piana non acceda «dall’invio tardivo della documentazione richiesta sia dalla mancata regolarità nei versamenti relativi al servizio idrico e allo smaltimento dei rifiuti, requisiti essenziali per l’accesso ai fondi».
Se sui loculi gli interventi finanziati dal Comune nell’ultimo anno hanno portato la creazione di 340 nuovi posti in prima istanza, con altri 600 in costruzione tra i cimiteri di Sambiase e Nicastro, sui debiti pregressi i consiglieri hanno avuto contezza già nella Tari 2024 deliberata in giunta a luglio come «la situazione debitoria del Comune di Lamezia Terme per il servizio di gestione dei RSU gestito dalla Regione Calabria dal 01/01/2013 al 31/12/2019, e per il periodo precedente di gestione commissariale (fino al 31/12/2012), risulta essere quantificabile in 3.531.487,98 euro», prevedendo «nel PTE 2024 una quota pari a 180.000 euro, necessaria al pagamento di una quota del debito, mentre la restante parte, pari a 3.351.487,98 verrà saldata attraverso una rateizzazione dello stesso, previa approvazione in Consiglio Comunale, a partire dal 2025 in quattro rate». I pagamenti andranno quindi ad incidere sui conti anche della prossima amministrazione eletta in primavera.
Aggiornata la Tari 2024 con nuova rateizzazione e sgravi sulle seconde case dei lametini
Ma la campagna elettorale iniziata dà altre letture al partito di opposizione, il quale sostiene che «queste circostanze rappresentino un grave limite dell’attuale Amministrazione Comunale, che non ha dimostrato la necessaria attenzione e capacità di gestione rispetto a una questione tanto importante. Una gestione più puntuale e responsabile avrebbe permesso di ottenere un finanziamento di circa 200.000 euro, utili a dare risposte concrete a un problema che incide profondamente sulla vita dei cittadini. La situazione dei cimiteri di Lamezia Terme, infatti, è una ferita aperta: da anni si assiste a disagi inaccettabili, con salme costrette a sostare per mesi negli obitori in attesa di tumulazione per mancanza di loculi. Un fatto che lede la dignità dei defunti e delle loro famiglie, e che evidenzia una mancata pianificazione adeguata da parte dell’amministrazione comunale».
Si passa così alla dietrologia, contestando mancati interventi dopo che il termine del 30 novembre per approvare i correttivi di bilancio è passato: «pur essendo ormai perso il finanziamento regionale, sia possibile rimediare attraverso l’impiego dei fondi comunali liberi già disponibili. L’amministrazione avrebbe potuto, già con l’ultima variazione di bilancio, destinare risorse sufficienti per avviare nuovi e necessari interventi di ampliamento e messa in sicurezza degli impianti cimiteriali. A questo punto, chiediamo che si intervenga senza ulteriori ritardi per individuare le risorse necessarie e dare risposte concrete alla cittadinanza. L’ampliamento dei cimiteri non è solo una questione tecnica, ma un’esigenza prioritaria che tocca il rispetto per la vita e per la memoria. Siamo certi che, con una gestione più attenta e pianificata, sia possibile non solo superare questa emergenza, ma anche porre le basi per una migliore programmazione futura, evitando che si ripetano episodi di questo genere. La città merita un’Amministrazione in grado di affrontare con serietà e competenza le questioni fondamentali per il benessere collettivo».
Il tutto con poco meno di 1.000 nuovi loculi già avviati, mentre il progetto di finanza per una nuova gestione dei cimiteri da parte di privati non ha fatto passi in avanti nel processo di valutazione, a questo punto iniziando nuovamente da zero con la prossima amministrazione.
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