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All’Università di Bologna calano gli studenti fuori sede e con i redditi più bassi #finsubito prestito immediato


Nonostante il taglio del Fondo di finanziamento ordinario, l’Università di Bologna non tocca le misure di diritto allo studio tra cui l’esenzione dal pagamento delle tasse per chi ha un Isee inferiore a 27mila euro.

Tuttavia i proventi della contribuzione studentesca, che rappresentano la seconda fonte di entrata per importanza per l’Alma Mater sono previsti nel 2025 a 127,85 milioni in aumento di 4,5 milioni rispetto al precedente bilancio.
La stima, spiega l’Università in una nota, si basa su un calo del 5% degli esoneri e un incremento del 4% degli iscritti nelle fasce di Isee superiore a 27mila euro. Ciò significa però una diminuzione percentuale degli studenti con redditi più bassi.

“Stiamo notando un cambiamento di dinamica – ha spiegato il rettore Giovanni Molari – Crescono gli studenti internazionali, ed è positivo, e ci sono meno studenti da fuori regione, un aspetto non positivo”.

Insomma, a pesare è l’aumento del costo della vita a Bologna, trainato dall’esplosione degli affitti.

A proposito dei costi per gli studenti, Molari si è detto “molto meravigliato che il Cisia (Consorzio interuniversitario sistemi integrati per l’accesso, ndr) nella sua assemblea, abbia proposto un aumento dei costi dei Tolc (i test online per l’ingresso all’università) da 30 a 35 euro, col voto contrario della sola Alma mater bolognese: questo non è il momento di aumentare l’aggravio per gli studenti”.

Il bilancio “è stato definito in un contesto notevolmente diverso rispetto alla precedente programmazione 2024-2026”, fa sapere UniBo. “Il diverso assetto di finanziamento del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per il sistema universitario ha infatti determinato riduzioni nelle assegnazioni attese. A questo si è aggiunto inoltre l’aumento dei costi non comprimibili degli atenei, con riferimento principalmente a quelli del personale strutturato, a causa degli scatti stipendiali e dell’incremento ISTAT”.

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“Malgrado le necessarie misure di contenimento dei costi, sia correnti che di investimento, il bilancio garantisce la piena continuità dei servizi e il pieno rispetto dei compiti istituzionali dell’Ateneo. Approvate anche le risorse per garantire la programmazione del personale per l’anno 2025 e stabilizzare circa il 50% degli RTDA PNRR. Il bilancio previsionale mira a garantire la sostenibilità di breve e medio periodo, riservando risorse di Patrimonio Netto anche per i prossimi anni”.

FFO E CONTRIBUZIONI STUDENTESCHE
I principali proventi di Ateneo sono il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e le contribuzioni studentesche.

Il Fondo di Finanziamento Ordinario è stato stimato in misura complessivamente pari a 475,1 milioni di euro di competenza 2025. “La stima è fortemente peggiorativa rispetto alla precedente programmazione con una diminuzione di circa 21 milioni di euro”.

“I proventi della contribuzione studentesca, che rappresentano la seconda fonte di entrata per importanza, sono stimati per il 2025 per 127,85 milioni di euro, in aumento di 4,5 milioni rispetto al precedente bilancio. La stima si basa su un calo del 5% degli esoneri e un incremento del 4% degli iscritti nelle fasce di ISEE superiore a 27.000 euro, senza modifiche delle misure di diritto allo studio che l’Alma Mater ha adottato con orgoglio. In linea generale, il diritto allo studio si conferma, con sempre maggiore decisione, uno dei principali impegni dell’Ateneo”.

BILANCIO E INVESTIMENTI
Se si considera il bilancio preventivo nel suo insieme, per il 2025 vengono stanziate risorse per la gestione annuale pari a circa 972,59 milioni di euro, alle quali si aggiungono 122,21 milioni di risorse per investimenti, per un totale di 1.094,8 milioni. Va rammentato che nel corso degli ultimi esercizi i costi complessivi hanno segnato un incremento costante: dal bilancio 2022-2024 a quello del 2025-2027, l’incremento risulta pari a circa 196 milioni di euro, corrispondente al 21,3%.

Complessivamente nel triennio 2025-2027 l’Ateneo prevede investimenti pluriennali pari a circa 229,4 milioni di euro, in diminuzione di 29,52 milioni rispetto alla precedente programmazione 2024-2026.

COSTI DEL PERSONALE E DIRITTO ALLO STUDIO
Nell’ambito dei costi, la principale voce attiene ai costi del personale in servizio che nel 2025 ammontano complessivamente a 502,85 milioni di euro, con un incremento di circa 11,8 milioni di euro rispetto al budget 2024. Le previsioni per il personale docente e ricercatore ammontano a 367,66 milioni di euro e quelle per il personale dirigente e tecnico amministrativo a 135,19 milioni di euro. A ciò si sommano gli stanziamenti per le nuove assunzioni del personale che nel triennio 2025-2027 determina costi pari a circa 88,4 milioni di euro, con aumento complessivo delle spese di personale di 59 milioni rispetto alla precedente programmazione triennale (di cui 48 milioni per l’incremento ISTAT).

I fondi per il sostegno agli studenti sono pari a 106,35 milioni di euro. Minori i costi previsti per i contratti di formazione specialistica medica e per le borse di dottorato di ricerca. I fondi destinati a queste ultime sono pari a 36,29 milioni di euro, con un decremento dovuto principalmente al completamento del ciclo di dottorato a valere su finanziamenti PON.

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Le previsioni 2025 degli altri interventi a favore degli studenti e borsisti ammontano a 7,72 milioni di euro, in incremento rispetto al 2024 di 1,65 milioni di euro. I fondi per il diritto allo studio e le borse di studio e premi gestiti direttamente attraverso il bilancio di Ateneo nel budget 2025 sono pari a 19,55 milioni di euro.

ENERGIA E EDILIZIA
Il Bilancio preventivo ha provveduto a dare copertura ai costi delle utenze per energia elettrica, gas e teleriscaldamento nella misura complessiva di 20,7 milioni di euro, in decremento di 4,34 milioni di euro rispetto alla previsione 2024, grazie agli interventi del Piano Energetico di Ateneo.

Il nuovo bilancio pluriennale di Ateneo definisce poi il quadro delle risorse per sostenere il fabbisogno finanziario dell’edilizia (210,4 milioni di euro sul triennio 2025-2027), determinato dal Nuovo Programma Triennale dei Lavori (previsto dal D.Lgs. 36/2023 “Codice dei contratti pubblici”), dagli interventi di manutenzione straordinaria e altri interventi edilizi.

Sul fronte degli affitti che paga l’Ateneo, invece, si assesta il calo avuto nei precedenti esercizi con una previsione 2025 pari a 2,37 milioni di euro.

PROGRAMMAZIONE ANNUALE E TRIENNALE
La programmazione annuale 2025 e triennale 2025-2027 dell’Ateneo è stata definita entro uno scenario di sostenibilità economico finanziaria che ha evidenziato significative variazioni rispetto al passato.

Oltre al ricorso a riserve di Patrimonio Netto nelle disponibilità dell’Ateneo, sono state adottate misure tese a migliorare sia il rapporto tra proventi e costi relativi alla gestione corrente, sia a limitare i nuovi interventi di investimento.

Queste misure sono mirate a garantire – sebbene in un orizzonte di risorse in diminuzione – le seguenti finalità:

•     assegnare alle strutture dipartimentali risorse a sostegno delle attività istituzionali di ricerca e didattica;

•     sostenere l’azione delle Aree Dirigenziali di Bologna e Campus, a valle di una razionalizzazione principalmente dei contratti di servizio;

•     attuare la politica del personale già deliberata, garantendo la copertura degli incrementi retributivi e derivanti dagli automatismi di carriera (classi e scatti), oltre ad interventi previsti dalla norma;

•     sostenere politiche di intervento a favore degli studenti, sia per riconoscimento del merito che per sostegno a condizioni economiche disagiate, in sostanziale continuità;

•     sostenere il piano edilizio con opportuna gestione delle fonti di copertura degli interventi, limitando il ricorso a risorse del bilancio.



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