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Consiglio comunale 16 dicembre 2024 #finsubito prestito immediato


Una settimana di discussione per poi votare prima della fine dell’anno. Con questo obiettivo è partito ieri sera, 16 dicembre, l’esame del bilancio di previsione 2025 da parte del consiglio comunale di Verona. Un bilancio a cui sono stati collegati 780 emendamenti, in prevalenza presentati dei consiglieri di opposizione, che dovranno essere valutati dall’aula per arrivare così all’approvazione definitiva in questo 2024. Grazie ad un serrato lavoro di analisi e di stesura del documento finanziario da parte degli uffici preposti del Comune, si può arrivare ad un rapido via libera, che eviterebbe la “gestione provvisoria” nei primi mesi del 2025. Una gestione che nel concreto significa non poter disporre a pieno delle risorse disponibili e non poter da subito portare avanti i progetti e i servizi necessari alla città.

I PRINCIPALI CONTENUTI DEL BILANCIO

Sono state trovate nuove risorse in favore del sociale. Per il 2025, ci saranno 2 milioni di euro in più in favore della popolazione fragile, minori, disabili e anziani. E ancora, 1,1 milioni di euro per la sicurezza e 1 milione per il verde. Sono queste le principali indicazioni che emergono dal bilancio previsionale 2025-2027, che ammonta a un totale di circa 686 milioni di euro, di cui 361 milioni di euro di spesa corrente, che consente di portare avanti i servizi. E saranno mantenute invariate le risorse in favore di tutti i servizi realizzati, nonostante il calo dei finanziamenti statali.

LA RELAZIONE DELL’OPPOSIZIONE

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«Siamo a metà dell’opera di questa amministrazione – ha sottolineato il consigliere di Forza Italia Luigi Pisa, intervenuto in aula per la relazione di minoranza – E purtroppo si sono viste poche cose realizzate fino ad oggi. Sono tre le cose che chiedono maggiormente i cittadini: sicurezza, strade in ordine e meno tasse da pagare. Di sicurezza si è parlato molto in quest’aula e la questione si risolve con più agenti sulle strade. Il servizio taxi che accompagna le donne a casa la sera è un chiaro segno di quanto la situazione della sicurezza sia peggiorata rispetto al passato, perché queste cose in passato non servivano. Invece di intervenire sulle zone pericolose vengono stanziati 400mila euro per realizzare la Ztl in zona Stadio, ed è una follia. Le telecamere servono per controllare il territorio e far sentire più sicuri i cittadini. La città è invasa dai topi, un chiaro segno della scarsa pulizia effettuata sul territorio. Ed il Comune è complessivamente in carenza di personale, urgono nuove assunzioni per garantire il mantenimento dei servizi. Ho presentato diversi emendamenti nell’ambito di interventi per la sistemazione delle strade. Manca, inoltre, un coordinamento con le aziende partecipate. Per il sociale: sono ancora molte le case sfitte a Verona, circa 400 abitazioni che potrebbero essere messe a disposizione di chi è nella necessità. L’emergenza è importantissima e spero che vi siano investimenti in tal senso. Sulla cultura, mancano da tempo in città mostre di importanza internazionale. Bisogna pensare a qualcosa in grado di attrarre turisti che oggi vanno in visita in altre città. Sullo nuovo stadio, non credo si arriverà mai a conclusione. Avete ancora un anno di vera attività amministrativa. Poi inizieranno i fermenti elettorali. Mi auguro che sia rivista la vostra modalità di agire, per risolvere almeno qualche problema dei tanti presenti in questa città».

SINTESI DEL DIBATTITO

«Avete il dovere di amministrare la città e dovreste mostraci quali sono le vostre priorità e scelte nonostante le risorse disponibili – ha dichiarato l’ex sindaco Federico Sboarina, consigliere di Battiti per Verona – La sicurezza è un problema che probabilmente è stato fino ad oggi male affrontato. La città è deserta: aver spostato i mercatini di Natale in Via Pallone, creando non poche difficoltà viarie, e aver chiuso la Ztl, non ha contribuito a migliorare le frequentazioni della città. È passato un messaggio respingente, che ha distrutto il centro storico della città. La situazione creata non si è mai vista prima».

«La sicurezza è un tema che ci sta a cuore e per il quale questa amministrazione ha fatto molto poco – ha aggiunto la tosiana Barbara Tosi – Ricordo l’atteggiamento dell’assessore Buffolo nei confronti delle forze dell’ordine. C’è da chiedersi che esempio è stato, soprattutto per i giovani. La chiusura del centro storico è stata una scelta fatta con troppa fretta e senza ragionare sulle conseguenze. Prima di chiudere bisognava realizzare servizi adeguati, che consentissero di arrivare in centro senza l’auto. Solo così si evitava di mettere in difficoltà i commercianti. Manca, poi, l’illuminazione. Le luci al neon non illuminano e tante zone sono buie e insicure. Infine, speriamo di riavere la Stella Cometa in Piazza Brà tutta intera per Natale 2025».

«Avete portato avanti scelte distanti dalle reali necessità di cittadini e cittadine – ha dichiarato Anna Bertaia della Lista Tosi – Spiace, è deprimente, perché l’opposizione politica messa in campo dalla minoranza è veramente volta a migliorare una generale situazione di crisi per la città, frutto di una gestione “sperimentale” di questa amministrazione. Così facendo distruggete Verona. I Mercatini di Natale in Via Pallone non piacciono a nessuno, bloccano la viabilità e impegnano la polizia locale. Per la Stella Cometa cosa vi inventerete il prossimo anno? E infine il decoro, la città è indecente, il centro è in balia di topi, sporcizia e persone che dormono in strada. Una situazione desolante».

L’IMU

Ad inizio seduta sono state riposte al voto del consiglio comunale, per una modifica tecnica alla scheda del Ministero dell’Economia e delle Finanze recepita dalla delibera comunale, le aliquote per l’Imu 2025. Restano complessivamente invariate le tariffazioni, che riguardano per le seconde case. Le nuove aliquote Imu sono state approvate con 23 voti favorevoli e 5 astenuti.

L’Imu rappresenta una delle prime entrate del Comune e rappresenta un valore complessivo annuo pari a 87 milioni di euro all’anno. Come precedentemente approvato dal Consiglio del 28 novembre scorso, le variazioni introdotte riguardano: in rispetto al decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del luglio 2023, che individua le fattispecie in materia di imposta municipale propria (Imu) rispetto allo scorso anno, non possono più trovare applicazione le seguenti casistiche: l’ipotesi di scambio tra genitori e figli, ormai in disuso e soppiantata dall’uso gratuito; relativamente ai teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili, di categoria catastale D/3, la condizione di essere in attività, viene sostituita dal fatto di svolgere attività con fine di lucro. Tra le modifiche rientra anche l’aliquota ridotta applicabile alle botteghe storiche, che viene assorbita dalla fattispecie inerente all’utilizzo diretto dei negozi C/1 secondo il prospetto ministeriale. Le aliquote Imu passeranno quindi nel 2025 da 0,94% a 1,06%.

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Infine, il consiglio comunale di Verona continuerà il dibattito sul bilancio oggi pomeriggio nella seduta convocata per le 17.30, con avvio alle 18.



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