Il 16 dicembre scorso, le Organizzazioni Sindacali di BDM, con la sola eccezione del sindacato FABI, hanno sottoscritto un Accordo sul Premio Aziendale. Il coordinamento della Federazione si รจ opposta alla decisione ritenendola lesiva dei lavoratori della Banca del Mezzogiorno rispetto a quelli della capogruppo Mediocredito Centrale e di CRO (Cassa di Risparmio di Orvieto). Secondo la Fabi, insomma, lโaccordo sul premio aziendale รจ discriminatorio in quanto tratta i lavoratori della BDM con criteri diversi rispetto a quelli adottati per i lavoratori delle altre banche del Gruppo, relegandola di fatto al ruolo di Cenerentola. Cosรฌ continua il braccio di ferro tra la Fabi e il vertice aziendale. Ma che sta succedendo? Lo chiediamo a Umberto Dinice, componente la Segreteria Provinciale FABI di Potenza.
Alla luce delle ultime fibrillazioni sindacali e a distanza di oltre quattro anni dallโ entrata di MCC nel capitale della ex Popolare di Bari, qual รจ oggi la situazione?
Lโ ingresso di MCC in BPB aveva fatto registrare un avvio piuttosto incoraggiante con la gestione di Gianpiero Bergami, interrotta, dopo poco piรน di un anno, con le sue improvvise dimissioni.ย Poichรฉ lโavvicendamento per la sua sostituzione avveniva in un contesto di grande difficoltร e di forti tensioni, auspicavamo un supplemento di attenzione, da parte della Capogruppo, nel ricercare ed individuare un adeguato sostituto. Purtroppo, cosรฌ non รจ stato.
Infatti, la nomina di Carrus come Amministratore Delegato della BPB mi sembra sia stata accolta con molta diffidenza negli ambienti sindacali
Stiamo parlando di un manager piuttosto controverso, a mio avviso autoreferenziale e scarsamente empatico. Sin dal suo arrivo ha suscitato forti dubbi non solo tra gli azionisti, le associazioni dei consumatori e le rappresentanze sindacali, ma anche tra alcuni settori della politica che, ritenendolo inadeguato, avevano chiesto la revoca del suo incarico.
Una delle critiche rivolte allโ attuale gestione รจ quella di una mancanza di discontinuitร rispetto alla gestione precedente, quella degli Jacobini per intenderci
Eโ una considerazione che ha un suo fondamento, data la perdurante presenza, anche in ruoli di rilievo, di alcuni noti personaggi giร particolarmente attivi durante il governo Jacobini al quale erano (e forse lo sono ancora) legati da cieca obbedienza ed indiscussa fedeltร .
Glielo spiego, aggiungendo unโaltra considerazione. La mancanza di discontinuitร non si รจ limitata solo al mantenimento di queste presenze, ma ha riguardato anche i metodi, i criteri e gli stili di gestione. Infatti, oggi come ieri, anche BDM ha fatto del nepotismo, delle clientele e delle relazioni i suoi tratti distintivi che hanno consentito a personaggi di seconda o terza fila, senza alcun merito, di assurgere anche a ruoli di una certa importanza. E mi lasci segnalare una profonda contraddizione nella politica del personale: da un verso si sono accelerati i processi di esodo riguardanti personale poco piรน che sessantenne, dallโ altro sono stati assunti vegliardi ultrasettantenni, il cui contributo, in termini di produttivitร , si รจ rivelato inversamente proporzionale alle loro alte retribuzioni.ย Un percorso in decisa controtendenza rispetto a tutte le altre aziende di credito che puntano sulle politiche giovanili ed al ricambio generazionale.
Insomma, la sua personale opinione sullโ attuale gestione della Banca non รจ esaltante
Riesce particolarmente difficile esprimere giudizi positivi se si considera che questa gestione, a tre anni dal suo insediamento, non รจ stata ancora in grado di costruire una seria prospettiva di crescita, nรฉ di elaborare una chiara e credibile strategia di rilancio.ย Ha prodotto risultati piuttosto deludenti non solo in ambito economico/finanziario, ma ancor piรน in materia di organizzazione del lavoro e politiche del Personale le cui giร gravi criticitร hanno subรฌto, con particolare riferimento alle condizioni della Rete, un preoccupante processo involutivo.
Perรฒ mi risulta che con il nuovo piano industriale 2024-2027 ci sono stati segnali di cambiamento
Piรน che industriale, quello attuale รจ un piano di ridimensionamento strutturale che scarica sui lavoratori lโinsipienza del management e i costi di uno stentato risanamento. Privo di indirizzo strategico e senza nessuna politica sul fronte dei ricavi, la sua attuazione, per tempi, criteri e modalitร , si รจ rivelata un vero e proprio disastro. Volto esclusivamente al ridimensionamento delle attivitร , al depauperamento degli organici e alla ossessiva ricerca di riduzione dei costi, ha finito per compromettere la giร preesistente e cronicizzata carenza di personale, mettendo in seria difficoltร lโoperativitร delle filiali, con ricadute devastanti sulle condizioni di lavoro e sui livelli di produttivitร . Pensi che molte filiali, ormai desertificate, rischiano quotidianamente di non aprire i battenti proprio per carenza di personale. ย Non cโera bisogno di ricorrere a menti eccelse, e dal portafoglio esigente, per compiere un simile scempio. Un discreto liquidatore avrebbe fatto meglio, a compensi meno pretenziosi.
Tuttavia, riguardo allโ ambito economico/finanziario i risultati a settembre 2024 sembrano essere piuttosto positivi, ho dato una lettura ai documenti
I dati a cui lei fa riferimento sono rivenienti, in buona parte ed in misura rilevante,ย per unย verso dai positivi fattori di contesto che hanno determinato lโ aumento dei tassi di interesse eย per lโ altroย dai consistenti risparmi conseguiti con il taglio delle retribuzioni dei dipendenti, mediante la riduzione dellโ orario di lavoro, dal drastico ridimensionamentoย degli organici per via diย molti colleghi che hanno lasciato lโ attivitร lavorativa per accedere alle prestazioni del Fondo di Solidarietร e di altri che sono fuoriusciti per aver maturato i requisiti pensionistici, dai numerosi distacchi di dipendenti BDM presso la Capogruppo e da tutta unโaltra serie di misure draconiane previste dallโ accordo del 10 giugno 2020.
Ma la Banca halamentato il mancato raggiungimento del target relativo allโ esodo del Personaleโฆ
Tra i suoi tanti vizi, questa gestione brilla anche per assoluta incoerenza. Infatti, se da un lato piangono miseria e frignano per non aver raggiunto gli agognati obiettivi, dallโ altro spendono e spandono, continuando ad assumere, con laute retribuzioni, personale del tutto inutile, a spartirsi sontuosi premi MBO (management by objectives), ad arruolare costosi consulenti e ad elargire, lontano da ogni logica industriale, consistenti assegni ad personam e mirabolanti progressioni di carriera.
Queste dispendiose pratiche, ancorchรฉ discriminatorie, divisive e del tutto incompatibili con la politica di austerity ancora imposta ai dipendenti, calate in un contesto lavorativo giร fortemente provato, come quello attuale, impattano pesantemente sulla giร scarsa credibilitร del management e non contribuiscono certo a favorire il rapporto di fiducia, il senso di appartenenzaย e la spinta motivazionale cheย sono gli asset indispensabiliย per la buona riuscita di un processo che si presenta sempre piรน difficile. Appare evidente che con questo tipo di gestione, ogni iniziativa rivolta a ridurre il costo del lavoro รจ destinata a sicuro fallimento.
Eppure, in una delle sue intervistelโattuale AD ha affermato che il clima lavorativo รจ migliorato, diventando piรน rispettoso, piรน produttivo e di grande dialogo. Quellโintervista smentisce quanto lei ha appena dichiarato
Chi si avventura in affermazioni di questo tipo dimostra di vivere in un contesto tutto suo, totalmente avulso dalla realtร che la circonda. Dโ altronde, basterebbe girare uffici e filiali per capire gli umori dei colleghi che nei loro discorsi sono passati dal preoccupato โChe fine faremo?โ allโinquietante โSi stava meglio quando si stava peggioโ. Non dimentichiamo, poi, che proprio questa gestione ha costretto le Oo.Ss. a proclamare il primo, unico e storico sciopero dalla nascita della BPB che ha registrato, oltre ogni piรน rosea aspettativa, unโaltissima adesione.
Ho letto che molte delle problematiche di cui lei parla sono state giร segnalate allโ AD di MCC con quale riscontro?
Chiudiamo lโintervista con un auspicio? Siamo a Natale
Io auspico che BDM non diventi lโennesimo carrozzone di Stato, considerato che, contrariamente ai proclami della vigilia, la BDM รจ ancora lontana dallโessere quella banca dโ investimento che avrebbe dovuto contribuire allo sviluppo del Mezzogiorno.ย Il Mezzogiorno ha bisogno anzitutto di banche efficienti e ben gestite, ovunque siano localizzati i loro centri di comando. La situazione in cui oggi versa la BDM dovrebbe rappresentare per MCC un momento di profonda riflessione e al tempo stesso un insegnamento di comeย non si dovrebbe amministrareย una banca e di come non si dovrebberoย scegliere i suoi amministratori.ย Viene in mente, al riguardo, la dichiarazione del Segretario Generale di una importante organizzazione sindacale di categoria che, con specifico riferimento a BDM, ha pubblicamente affermato: โโฆ quella Banca per essere rilanciata veramente ha bisogno di una guida totalmente diversa da quella attuale โฆโย Infine, mi permetto rivolgere un accorato invito allโ Amministratore Delegato di MCC affinchรฉ ponga una maggiore attenzione a quei comportamenti che sovraintendono alla gestione di buoni e corretti rapporti istituzionali.
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