Niente aumento del biglietto del trasporto pubblico, almeno per il 2025. Lo ha comunicato la Regione Lazio al Campidoglio mettendo fine, almeno per il momento, ad una vicenda che teneva banco da aprile 2024.
Perché si doveva aumentare il biglietto
L’aumento del biglietto di corsa singola da 1,50 a 2 euro e degli abbonamenti orari sembrava inevitabile per far fronte, in particolare, alla copertura dei costi del contratto di servizio di Atac. Servivano, infatti, 22 milioni di euro circa oltre a quelli già stanziati dalla Regione in favore di Roma Capitale. Una cifra che si sarebbe dovuta recuperare, appunto, con gli aumenti tariffari.
Ovviamente nessuno, a livello politico, voleva prendersi la paternità di una simile decisione che, comunque, rimane di competenza regionale. Pisana e Campidoglio si sono confrontati nelle ultime settimane per cercare di trovare una soluzione condivisa, specialmente in vista del Giubileo 2025.
Aumenti solo per i turisti
In una prima fase si era parlato di aumentare i biglietti solo per i turisti o, più in generale, per chi viene a Roma in maniera “occasionale”. Una proposta che aveva incontrato il favore di molti ma che, alla prova dei fatti, era in pratica irrealizzabile con poco tempo a disposizione. Così, se da una parte la Regione chiedeva al Comune di Roma di scongiurare gli aumenti andando ad eliminare alcune agevolazioni (come l’abbonamento annuale per gli under 19 a 50 euro), il Campidoglio rispondeva affermando che l’aumento tariffario fosse inevitabile.
Stop al biglietto a due euro
L’assessore al Bilancio regionale, Giancarlo Righini, e ai Trasporti, Fabrizio Ghera, hanno scritto lunedì 16 dicembre ai colleghi di Roma, Scozzese e Patanè, per comunicare l’intenzione della Regione di sostenere il trasporto di Roma con 250 milioni di euro oltre ai 10 milioni per l’esercizio della Roma Giardinetti. Uno sforzo che lo stesso Ghera aveva annunciato, pochi giorni prima, dal palco di Atreju. Grazie ai maggiori stanziamenti regionali, quindi, si potrà procedere col contratto di servizio di Atac senza toccare, per il momento, le tariffe.
Più soldi nel 2025
Nel 2025, invece, sarà possibile intervenire “con un finanziamento pari a 252 milioni di euro – si legge nella lettera – oltre il già confermato finanziamento per la Roma Giardinetti. Qualora sia confermato l’incremento del riparto del Fondo Nazionale Trasporti per i futuri esercizi finanziari, come perorato dall’assessore ai Trasporti in seno alla Conferenza Stato Regioni per conto della Regione Lazio, sarà possibile aumentare le somme per il Tpl di Roma”. Gira, infatti, tutto attorno a quanto il Governo stanzierà per il trasporto pubblico. Un fondo che, poi, viene ripartito tra le Regioni e poi con i Comuni.
Rivedere le agevolazioni
Per tutto il 2025, quindi, le tariffe dei biglietti rimarranno congelate. La Regione, però, ha precisato dal 1° gennaio 2026 sarà possibile autorizzare “l’emissione di titoli con differenziazione tariffaria tra residenti nel Lazio e non, in conseguenza delle difficoltà tecniche di attuazione”. Inoltre, Roma dovrà inserire i “parametri Isee nelle iniziative inerenti le agevolazioni tariffarie” per calmierare la spesa. Del resto, lo stesso Ghera era stato molto critico: “Il figlio di un’operaio ha le stesse agevolazioni di quello di u parlamentsare, serve parameytrare le agevzolazioni”.
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