Ormai siamo in dirittura d’arrivo con la Manovra di Bilancio, e per chi vuole usufruire dei bonus casa abbiamo una buona e una cattiva notizia.
La buona notizia è che molti bonus casa sono stati riconfermati per il 2025, anche se prevederanno nuove aliquote fiscali, decisamente più contenute rispetto a quelle del 2024.
Quella cattiva è che il prossimo anno dovremo fare a meno di una “storica” agevolazione fiscale.
Vediamo infatti quali sono le novità per i bonus casa, e quale agevolazione andrà invece in “pensione”.
Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Carlo Pagliai.
Bonus casa anche nel 2025, ma con queste aliquote
Sostanzialmente, l’aliquota che trionferà nel 2025 per quasi tutti i bonus casa sarà quella del 50%.
Sarà infatti del 50% la percentuale massima prevista per i lavori agevolati dall’Ecobonus, ma solo nel caso delle cosiddette “prime case”, ovvero gli immobili dove il proprietario detiene la residenza. E solo per il 2025: l’anno dopo l’aliquota scenderà al 36%.
Nel caso delle “seconde case”, ovvero gli altri immobili, la percentuale prevista nel 2025 sarà del 36%, mentre dal 2026 sarà solo del 30%.
Sorte analoga anche per il Sismabonus, che per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 prevede ancora l’aliquota massima dell’85% (solo per i condomini). A partire dal 1 gennaio, scenderà al 50% per le prime case, e al 36% per le seconde.
Diverso è invece il caso del Superbonus. Nel 2025 passerà dal 70% al 65%, ma si potrà richiedere solo per gli interventi per i quali risulti presentata la CILAS entro il 15 ottobre 2024. Se a richiederlo è un condominio, servirà anche la delibera assembleare di approvazione dei lavori.
La percentuale originaria del 110%, riferisce l’ANSA, rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali.
Bonus casa, addio nel 2025 allo sconto per le caldaie a gas
E dopo la buona notizia, tocca passare a quella brutta: dal prossimo anno non si potrà più richiedere il bonus caldaie a gas.
Il motivo? Per incentivare l?adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti dal punto di vista energetico, ovvero caldaie che utilizzano soluzioni tecnologiche più green.
Perciò, il Governo ha deciso di non includere più nella rosa dei bonus casa la detrazione per gli interventi che riguardano la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili (in pratica quelle a gas).
Dal 1 gennaio 2025, quindi, il bonus caldaie a gas andrà in pensione, e così le sue aliquote, che andavano dal 50% al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.
Bonus casa 2025, nuova agevolazione per gli elettrodomestici
Quasi per colmare il vuoto lasciato dal bonus caldaie a gas, dal prossimo anno arriverà una nuova agevolazione.
Si tratta del bonus elettrodomestici, un contributo per acquistare dispositivi ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, con contemporanea rottamazione del vecchio apparecchio.
L’importo del bonus è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Il bonus, però, può salire a 200 euro se si ha un ISEE inferiore a 25mila euro.
Per certi versi ricorda lo “storico” bonus mobili ed elettrodomestici, ma in realtà è la versione più “light”.
Anche perché il bonus, rinnovato anche nel 2025, prevede uno sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa massimo di 5.000 euro. In pratica, si potrà risparmiare fino a 2.500 euro.
Ovviamente solo se mobili ed elettrodomestici riguardano un immobile oggetto di ristrutturazione. In tal caso, si potrà nel 2025 avere anche la detrazione spettante del 50%, con tetto di spesa a 96.000 euro. Ma solo se si tratta di una “prima casa”. In caso di “seconda casa”, lo sconto scende al 36%, con tetto di spesa a 48.000 euro.
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