Nessuna intenzione di uscire da Tim. L’Ad di Cdp, Dario Scannapieco, nel corso della presentazione del piano industriale 2025-2027, ha chiarito che la Cassa “non ha progetti di liquidare la nostra quota”.
Il ruolo di Open Fiber
“Open Fiber oggi è il primo operatore di fibra in Italia, con un’azione molto complessa abbiamo puntellato la società, con un lavoro che vede un intervento da parte del ceto bancario e un commitment di capitale da parte dei soci – ha sottolineato – Riteniamo di poter proseguire nell’attività di copertura delle aree grige. Quella delle aree bianche ossia quelle a fallimento di mercato è quasi del tutto completata. C’è un piano di investimenti molto ambizioso da completare anche perché si beneficia di contributi del Pnrr”.
Rete unica partita per il futuro
Nelle scorse settimane Scannapieco aveva definito la rete unica “una partita per il futuro”.
“Per l’integrazione Tim-Open Fiber c’è un processo in corso che ha come fine ultimo quello di creare un’industria efficiente perché la digitalizzazione è una cosa importante, che peraltro va di pari passo con la transizione ecologica – aveva sottolineato il manager – Questa è una partita per il futuro”.
Intermonte ritiene favorevoli i commenti di Scannapieco riguardo l’intenzione di mantenere la quota in Tim rilanciando l’idea di una rete nazionale.
Il piano industriale di Cdp
Cassa Depositi e Prestiti ha presentato il nuovo Piano Strategico 2025-2027 che punta a promuovere la competitività del Sistema Paese, stimolarne la sicurezza economica e l’autonomia strategica, rafforzare la coesione sociale e territoriale e sostenere il percorso verso una ‘Just Transition’.
Nell’arco del prossimo triennio Cassa Depositi e Prestiti accrescerà ulteriormente il proprio impegno a favore di imprese, infrastrutture e Pubblica Amministrazione, con risorse impegnate complessivamente pari a 81 miliardi di euro (in aumento del 24% rispetto al target di 65 miliardi del Piano 2022-2024), in grado di attivare investimenti per circa 170 miliardi (in crescita del 32% rispetto all’obiettivo di 128 miliardi del precedente Piano) anche grazie all’attrazione di capitali di terzi.
Nel dettaglio, oltre 70 miliardi di euro saranno destinati alle attività di Business: di questi circa 9 miliardi a sostegno dello sviluppo infrastrutturale del Paese e circa 11 miliardi a beneficio della Pubblica Amministrazione, attraverso attività di finanziamento e gestione di risorse pubbliche. Per quanto riguarda le Imprese, l’obiettivo è fissato a 52 miliardi di volumi, potendo far leva, a partire da questo Piano, sulle sinergie con Simest, la società del Gruppo CDP che sostiene la crescita delle imprese italiane nel mondo.
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