Il generale ed eurodeputato leghista riunisce i suoi sostenitori: «Nel 2024 abbiamo scaldato i motori, nel 2025 faremo il botto»
AREZZO – «Questo è l’unico rosso che amo… Che poi diciamocelo: è bello scuro questo vino, è nero!». I 350 «vannacciani» arrivati da tutta Italia per gli auguri di Natale vanno in sollucchero quando il generale arriva nella pizzeria poco fuori dal centro. Vannacci alza il calice e chiama il brindisi in onore di Matteo Salvini: «Il ministro è stato assolto: questa è una bella notizia per l’Italia, per l’Europa e rinnova la nostra fiducia nella magistratura».
Oltre 150 sostenitori del generale sono rimasti esclusi dalla cena, dove le misure di sicurezza sono stringenti, tra forze dell’ordine e vigilanza privata. Quando alle 19:40 arriva la notizia dell’assoluzione di Salvini il passaparola nella sala già gremita è piuttosto soft. Nessuno sembra granché interessato. Anche perché il popolo vannacciano è visibilmente oltre la Lega, partito per cui il generale è stato eletto eurodeputato. Tanto che dopo il cin-cin di rito per il ministro, è lo stesso Vannacci a illustrare la sua «road map»: «Diciamo che nel 2024 abbiamo scaldato i motori e nel 2025 faremo il botto — racconta convinto —. Tutti coloro che ci definiscono come un’associazione tossica e fascista si dovranno ricredere, perché noi parliamo di cose concrete, altrimenti non avremmo tutto questo riscontro di gente».
Sul piatto di ogni «camerata», termine che il generale ama sottolineare, c’è il manifesto politico de Il mondo al contrario in 8 punti: patria, sicurezza, sovranità, identità, difesa dei confini, famiglia, tradizioni e lavoro. Un gruppo di ultras del generale ha portato una fornitura di cappelli da Babbo Natale con la «X» di Christmas, che rimanda alla Decima mas.
Il nuovo partito di Vannacci? Per adesso la strada sembra diventata più tiepida. Ma tra i suoi fedelissimi c’è chi continua a scommetterci. «La Lega non è stato il mio taxi», ripete il generale. E tra i vertici del Carroccio, toscani e non, c’è chi fa rimbalzare a ripetizione il nome di Vannacci come possibile candidato alle elezioni regionali in Toscana, dove si voterà il prossimo anno.
Si tratta di un fuoco d’interdizione, per provare a sbarrare la strada agli alleati di Fratelli d’Italia, che già danno per certa la candidatura a governatore di Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. «Se in Toscana correremo con una nostra lista? Di sicuro ci sarà quella della Lega, poi discuteremo più in là degli aspetti tecnici», alludendo alla possibilità di una Lista Vannacci interna al centrodestra.
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