Inps ha comunicato le date di pagamento dell’Assegno di inclusione per l’anno 2025.
Con il messaggio del 18 dicembre 2024 sono stati confermati i pagamenti nella finestra di tempo dalla metà alla fine del mese.
Mentre a dicembre, come riporta quifinanza, i primi pagamenti con esito positivo sono stati disposti dal giorno 13, dal 21 dicembre sono previsti invece i pagamenti successivi al primo per le domande dell’Assegno di inclusione già accolte e in corso di pagamento.
Quali date segnare sul calendario 2025? Ce lo dice il messaggio n.4326 relativo al calendario dei pagamenti.
Inps comunica il calendario dei pagamenti per l’anno 2025 dell’Assegno di inclusione.
Nella nota si trovano due calendari: il primo riporta le date relative ai primi pagamenti per le domande dell’Assegno di inclusione (Adi) a partire dal nuovo anno.
In caso di esito positivo dell’istruttoria e del patto di attivazione digitale, il primo pagamento avverrà nelle seguenti date:
- mercoledì 15 gennaio 2025
- lunedì 15 settembre 2025
- mercoledì 15 ottobre 2025
Attenzione: il seguente calendario è valido sia per i primi pagamenti con esito positivo delle domande di Assegno di inclusione, ma anche per le eventuali mensilità arretrate che spettano in seguito all’esito positivo.
La nota dell’Inps informa anche delle date di pagamento delle domande già accettate.
In caso di conferma dei requisiti, gli importi per il rinnovo mensile delle carte di inclusione saranno disponibili dal giorno:
- giovedì 27 febbraio 2025
- mercoledì 27 agosto 2025
- giovedì 27 novembre 2025
Anche l’Assegno di inclusione nel 2025, grazie alle modifiche poste nella Manovra 2025, cambierà e sarà più facile da ottenere.
La platea dell’assegno è infatti destinata ad ampliarsi grazie alle modifiche che riguardano il reddito e l’Isee. Oltre a questi, i requisiti per poter accedere all’Assegno di inclusione sono:
- cittadinanza italiana, di un paese UE o familiare di cittadini o con permesso di soggiorno, cittadini non europei con permesso di soggiorno di lungo periodo e titolari di protezione internazionale e apolidi;
- non si devono possedere auto immatricolate negli ultimi tre anni, né altri mezzi come navi o imbarcazioni da diporto;
- non sono beneficiari coloro che hanno rassegnato le dimissioni senza giusta causa.
Per quanto riguarda l’Isee massimo, questo aumenta da 9.360 euro a 10.140 euro, mentre il reddito familiare sale da 6.000 a 6.500 euro.
Per i nuclei familiari con anziani e disabili è previsto un tetto più alto: da 7.560 euro a 8.190 euro.
Cambia anche la durata, che sarà erogato per 11 mesi e non più 12 mensilità.
Si tratta di una modifica dovuta alla volontà di mettere in pausa l’assegno tra una mensilità e l’altra.
Sarà inoltre possibile accedere al bonus per il supporto della propria formazione con l’obiettivo del reinserimento lavorativo.
Per accedere a questi incentivi, l’Isee massimo sarà alzato da 6.000 a 10.140 euro e sarà percepita un’indennità di partecipazione non più di 350 euro, ma di 500 euro.
A non cambiare sarà invece l’importo, che resta invariato anche se aumenta la spesa per l’Assegno di inclusione, che sale a 5,88 miliardi di euro.
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