La legge di bilancio per il 2025 del governo Meloni riscrive il panorama delle agevolazioni fiscali e introduce novità per famiglie, lavoratori e imprese, mobilitando 30 miliardi di euro. Ecco un riepilogo delle principali misure.
Casa: addio al Superbonus 110% e riduzione degli incentivi
•Superbonus 110%: lo sconto fiscale scende al 65% ed è valido solo per i lavori deliberati entro il 15 ottobre 2024. Il 110% resta applicabile agli immobili in aree colpite da calamità.
•Ecobonus: le detrazioni scenderanno progressivamente dal 50% al 36% per gli interventi energetici, con esclusione delle caldaie a gas.
•Bonus ristrutturazioni: resiste al 50% solo per le prime case, mentre per gli altri immobili la percentuale scenderà al 36% dal 2025.
•Sismabonus: stessa riduzione dell’Ecobonus, con aliquote che calano fino al 30% entro il 2027.
•Bonus mobili ed elettrodomestici: confermato il 50% per arredi, con un tetto di 5.000 euro. Nuovo contributo del 30% per elettrodomestici efficienti, con maggiori vantaggi per famiglie con ISEE sotto i 25.000 euro.
Pensioni: aumenti minimi e flessibilità in uscita
•Pensioni minime: aumentano di soli 3 euro, passando a 617,9 euro al mese.
•Quota 103: prorogata, consente di andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi.
•Cumulo previdenziale: permette di sommare previdenza obbligatoria e complementare per accedere alla pensione anticipata a 64 anni, con un assegno pari a tre volte il minimo.
•Bonus Maroni: detassazione dei contributi per chi decide di continuare a lavorare pur avendo maturato i requisiti pensionistici.
Fisco: taglio del cuneo e semplificazione delle aliquote
•Cuneo fiscale: per redditi fino a 20.000 euro, previsto un bonus; per redditi tra 20.000 e 40.000 euro, una detrazione con decalage.
•Irpef: stabilizzate le tre aliquote strutturali.
•Ires: ridotta di 4 punti per le imprese che reinvestono almeno il 30% degli utili.
•Flat tax: estesa ai dipendenti con redditi da lavoro autonomo fino a 35.000 euro.
Famiglia: sostegno alla natalità e ai giovani
•Bonus nuove nascite: 1.000 euro per ogni figlio nato in famiglie con ISEE sotto 40.000 euro.
•Bonus nido: diventa strutturale, fino a 3.000 euro per famiglie con ISEE sotto 40.000 euro.
•Congedi parentali: estesi all’80% per tre mesi.
•Fondo dote famiglia: per attività extrascolastiche dei giovani con ISEE fino a 15.000 euro.
Sanità: più fondi e digitalizzazione
•Incrementato di 1,3 miliardi il fabbisogno sanitario nazionale.
•Flat tax al 5% per gli straordinari di infermieri.
•Nuove risorse per il bonus psicologo e sostegno psicologico nelle scuole.
•Dal 2025, tutte le ricette mediche saranno elettroniche.
Altre misure
•Lavoro: Prorogati gli incentivi per le assunzioni, con maggiorazioni per giovani e donne. Detassati i premi di produttività e le mance fino al 30%.
•Decontribuzione Sud: confermato fino al 2029. “Per ogni lavoratore a tempo indeterminato – ha spiegato la ministra Calderone – assunto al 31 dicembre del 2024 nel prossimo anno ci sono a disposizione fino a 145 euro al mese”.
•Prorogati gli incentivi per le assunzioni, con maggiorazioni per giovani e donne. Detassati i premi di produttività e le mance fino al 30%.
•Opere pubbliche: Un miliardo in più per la Tav e 1,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto.
•Tagli: La spending review ministeriale prevede risparmi di 7,7 miliardi nel triennio 2025-2027.
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