AGI – Era stato massacrato di botte dopo una violenta lite scatenata dalla mancata condivisione di una bottiglia di gin, e poi buttato sotto la doccia con l’acqua bollente, che gli aveva causato gravi ustioni. Infine, era stato abbandonato per oltre due ore prima di dare l’allarme. Per l’omicidio di Giovanni Santus, 58 anni, senza fissa dimora morto nel luglio del 2023 nel quartiere di Chiavazza a Biella, andranno a giudizio in quattro: il ventunenne Andrea Basso, Lionel Ascoli, 43 anni, Asia Luciana Mula, 20 anni e il padrone della casa teatro dell’omicidio, Silvio Iarussi, 51. L’ha deciso il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Biella che ha chiesto il rinvio a giudizio per le imputazioni di omicidio volontario in concorso (aggravato dai futili motivi e dall’aver agito con crudeltà) e vilipendio di cadavere. La prima udienza dibattimentale si terrà il 14 febbraio alla Corte d’assise di Novara.
AGI – Era stato massacrato di botte dopo una violenta lite scatenata dalla mancata condivisione di una bottiglia di gin, e poi buttato sotto la doccia con l’acqua bollente, che gli aveva causato gravi ustioni. Infine, era stato abbandonato per oltre due ore prima di dare l’allarme. Per l’omicidio di Giovanni Santus, 58 anni, senza fissa dimora morto nel luglio del 2023 nel quartiere di Chiavazza a Biella, andranno a giudizio in quattro: il ventunenne Andrea Basso, Lionel Ascoli, 43 anni, Asia Luciana Mula, 20 anni e il padrone della casa teatro dell’omicidio, Silvio Iarussi, 51. L’ha deciso il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Biella che ha chiesto il rinvio a giudizio per le imputazioni di omicidio volontario in concorso (aggravato dai futili motivi e dall’aver agito con crudeltà) e vilipendio di cadavere. La prima udienza dibattimentale si terrà il 14 febbraio alla Corte d’assise di Novara.
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