In un documento unitario firmato da più parti, dal procuratore Romanelli al presidente De Sapia, si sottolinea la grave carenza di personale amministrativo e della magistratura: «Compromessa la tempestività delle decisioni»
L’appello è firmato congiuntamente dal procuratore Maurizio Romanelli, dal presidente del Tribunale Cesare De Sapia, dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Giulio Marchesi e da tutte le associazioni forensi territoriali nella persona dei loro e delle loro presidenti. È rivolto al ministro della Giustizia Carlo Nordio e sottolinea come l’attuale carenza di personale, sia amministrativo che giudiziario, «comporti una progressiva perdita di efficienza del sistema giustizia, con pesanti ripercussioni sui cittadini e le imprese che si affidano al Tribunale per la tutela dei propri diritti». Con il documento vengono richiesti «interventi concreti da parte del Governo e delle istituzioni competenti, tra cui l’immediata copertura dei posti vacanti e un piano strutturale per garantire risorse adeguate nel lungo termine».
«Carico di lavoro aumentato, nessun adeguamento»
Ecco il documento integrale.
«Negli ultimi anni, il circondario di Bergamo, polo commerciale di primaria importanza che registra la presenza di attività manifatturiera, industriale, artigianale e terziaria rilevante a livello nazionale, ha registrato un aumento considerevole del carico di lavoro. Circostanza, questa, che imporrebbe una rivisitazione delle piante organiche, assolutamente sottodimensionate rispetto alle attività giudiziarie da disbrigare, come risulta anche dal confronto con altri Uffici dislocati sul territorio nazionale, aventi medesimo bacino di utenza».
«Sempre meno personale, rallentamento della giustizia»
«Invece si assiste ad un costante decremento del personale amministrativo e di magistratura e ciò determina un sovraccarico per il personale in servizio ed un significativo rallentamento del “servizio giustizia”. In particolare, si evidenzia una carenza di personale amministrativo, essenziale per ii regolare svolgimento delle attività di cancelleria e segreteria; magistrati e giudici onorari, il cui numero insufficiente compromette la tempestività delle decisioni, con effetti negativi sull’efficienza della giustizia e sul diritto dei cittadini a un processo rapido ed equo; ufficiali giudiziari che si trovano ad affrontare un carico di notifiche e atti esecutivi sempre più gravoso, con il rischio di ritardi nell’esecuzione dei provvedimenti emessi».
«Basta rimedi occasionali»
Questa situazione genera un rallentamento nella risposta del sistema giudiziario, aumentando i tempi di attesa dei cittadini e delle imprese che si rivolgono al Tribunale di Bergamo, minando sia la fiducia nelle istituzioni sia la garanzia di una giustizia in tempi ragionevoli. Non sono più proponibili rimedi occasionali, quale, per esempio la soluzione di contingentare l’accesso agli Uffici giudiziari di avvocati ed utenza, onde consentire l’espletamento di attività che, in una situazione occupazionale adeguata, andrebbero svolte di pari passo con la funzione defensionale, senza incidere negativamente sui compiti di ciascun operatore del settore».
«Giudice di pace, situazione preoccupante»
Molto preoccupante risulta essere la situazione del Giudice di pace e dell’Ufficio notifiche esecuzioni e protesti, il cui personale, gravemente sotto organico, pur avendo scongiurato nel mese di luglio la paralisi, resta fortemente condizionato da dinamiche vetuste e non in linea con le più recenti riforme legislative. Al fine di rispondere adeguatamente a tali esigenze e riportare ii circondario a livelli di funzionalità adeguata, si ritiene necessario un immediato intervento da parte del Ministero della Giustizia, attraverso l‘assegnazione di risorse umane necessarie, sia in termini quantitativi che qualitativi».
«Si adeguino le piante organiche»
«Alla luce di quanta sopra esposto, chiediamo formalmente: l’adeguamento delle piante organiche del Tribunale; la copertura degli organici di tutti gli Uffici Giudiziari del Circondario; l’istituzione di un programma formativo adeguato per cancellieri, operatori dell’ufficio del processo, assistenti giudiziari e funzionari dell’Ufficio N.E.P. sulle ultime novità legislative e tecniche apportate dalle più recenti riforme legislative. Auspicando un Suo celere e tempestivo intervento, restiamo a Sua completa disposizione per fornire ulteriori dati e informazioni circa quanta rappresentato, fiduciosi di pater al più presto riprendere ad espletare le nostre funzioni nel rispetto delle garanzie costituzionali».
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