Da sinistra critiche al governo Bayrou: una provocazione
Il leader del Partito socialista francese, Olivier Faure, ha criticato su X il nuovo governo Bayrou, definendolo «una provocazione» oltre che un governo di «estrema destra». Sempre a sinistra altre critiche sono arrivate dalla leader ecologista Marine Tondelier per la quale il primo ministro, «si mette nelle mani dell’estrema destra». Mathilde Panot, capogruppo Insoumis, ha preso le distanze da «un governo pieno di persone respinte dalle urne e che hanno contribuito ad affondare il nostro Paese… con il sostegno di Marine Le Pen e del Rassemblement National».
Bardella: Bayrou ha riunito la coalizione del fallimento
«Purtroppo, nulla è stato risparmiato ai francesi: François Bayrou ha riunito la coalizione del fallimento. Nel 2025, più che mai, il Rassemblement National sarà presente per difendere e tutelare i nostri connazionali, in attesa del cambiamento». A scriverlo su X dopo l’annuncio della composizione del governo di François Bayrou è stato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella.
Governo con 17 donne e 17 uomini
Il nuovo governo francese di Francois Bayrou, è perfettamente paritario, con 17 ministri uomini e 17 ministri donne, secondo quanto annunciato questa sera dal segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler.
L’ex premier Manuel Valls torna al governo
L’ex premier socialista, Manuel Valls, è stato nominato ministro di Stato incaricato dei territori d’Oltremare nel nuovo governo di Francois Bayrou: è quanto annunciato dal segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler. Premier socialista ai tempi di Francois Hollande e durante il terribile periodo degli attentati jihadisti contro Charlie Hebdo e l’HyperCacher, dieci anni fa, Valls – dal doppio passaporto francese e spagnolo – lasciò successivamente la politica francese per andarsi a candidare a Barcellona.
34 ministri nel nuovo governo, il primo cdm il 3/1
Sono 34 i ministri nominati questa sera nel nuovo governo francese del premier Francois Bayrou.
Annunciando la lista dei nuovi membri dell’esecutivo dopo dieci giorni di complesse trattative, il segretario generale dell’Eliseo, Alexi Kohler, ha annunciato che il primo consiglio dei ministri è stato fissato per il 3 gennaio alle ore 10.
Retailleau confermato al ministero dell’Interno
Bruno Retailleau, incarnazione dell’ala più a destra dei Républicains (LR) è stato confermato ministro dell’Interno della Francia nel nuovo governo di Francois Bayrou: è quanto annunciato dal segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler.
Borne torna nel governo da ministra dell’Istruzione
Barrot confermato al ministero degli Esteri
Il centrista Jean-Noel Barrot è stato confermato ministro degli Esteri della Francia nel nuovo governo di Francois Bayrou: è quanto annunciato dal segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler.
Darmanin passa alla Giustizia
L’ex ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, è stato nominato ministro della Giustizia nel nuovo governo di Francois Bayrou:è quanto annunciato dal segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler.
Eric Lombard è il nuovo ministro dell’Economia
Éric Lombard, direttore generale della Cassa depositi e prestiti della Francia e numero uno di Generali France, è stato nominato ministro dell’Economia nel nuovo governo di Francois Bayrou: è quanto annunciato dal segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler. Lombard prende il posto del ministro uscente dell’Economia, Antoine Armand.
La composizione del nuovo governo francese guidato dal premier Francois Bayrou. Il quarto esecutivo francese in appena un anno è stato annunciato dal segretario generale dell’Eliseo Alexis Kohler. Designato il 13 dicembre scorso, il neo premier Francois Bayrou si era impegnato a formare la nuova squadra prima di Natale. Prima degli annunci, il capo del governo, 73 anni, si è recato all’unità interministeriale di crisi, a due passi dall’Eliseo, per fare il punto sulla situazione a Mayotte. Barnier è stato nominato da Emmanuel Macron al termine di complesse consultazioni per trovare un successore all’ex premier, Michel Barnier, il cui governo è stato sfiduciato il 4 dicembre dall’inconsueta unione tra i deputati del Rassemblement National (estrema destra) e della France Insoumise (estrema sinistra), dopo soli 3 mesi a Matignon. Coetaneo di Barnier ma meno a destra politicamente, il centrista Bayrou è il sesto capo del governo dalla prima elezione di Macron all’Eliseo, nel 2017 e il quarto per il solo 2024. Segno, quest’ultimo, di un’instabilità politica che la Francia non viveva da decenni. Come per Barnier, anche per Bayrou la strada è incerta e piena di incognite, con un’Assemblea nazionale (equivalente parigino della Camera dei deputati) perfettamente spaccata in tre blocchi senza maggioranza (alleanza di sinistra, macroniani e centristi, estrema destra). Bayrou ha sempre espresso l’auspicio di formare una squadra ridotta e aperta a personalità di peso scelte con spirito bipartisan. I ministri avranno soprattutto il compito di preparare con urgenza la legge di bilancio 2025, tema su cui andato a sbattere il precedente governo Barnier. Bayrou comincia il suo mandato con un indice di popolarità estremamente basso: il 66% dei connazionali già si dice deluso dal suo operato.
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