La Legge di Bilancio è stata approvata alla Camera: la palla passa al Senato

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La legge di bilancio è stata approvata dalla Camera dei deputati, dopo una settimana di dibattiti accesi e continue modifiche. Stanziate misure per 30 miliardi di euro, di cui metà destinate a interventi strutturali. Ora si attende l’approvazione – entro fine anno – definitiva in Senato.

Tra le misure più discusse, tagli e riforme significative. Tra le novità dell’ultima ora c’è l’addio alle agevolazioni per le caldaie a gas, con la sostituzione del sistema ecobonus, che scenderà al 50% o al 36% a seconda del tipo di intervento. Inoltre, la grande misura che ha caratterizzato la scorsa legislatura, il Superbonus, è ormai in fase di esaurimento. Ma non finisce qui.

L’esecutivo ha deciso di destinare 6 milioni per organizzare la conferenza internazionale per Kiev, mentre 5 milioni all’anno verranno stanziati per la salvaguardia di Venezia, città da anni in pericolo per il cambiamento climatico e l’erosione delle sue fondamenta. Un altro capitolo importante riguarda i diritti dei disabili. Arriva un fondo di 1,5 milioni per supportare iniziative a favore delle persone con disabilità, una delle tante misure a favore delle categorie più vulnerabili, che includono anche il sostegno alle famiglie e l’incremento dei fondi per la scuola e il lavoro. Uno degli ambiti più complessi è quello relativo alla previdenza. Sebbene il governo abbia ripetutamente sottolineato che una riforma complessiva delle pensioni arriverà più avanti nella legislatura, il testo della legge di bilancio contiene alcuni correttivi limitati. Un aumento di 3 euro per le pensioni minime, che passano da 614,7 a 617,9 euro mensili, ha suscitato diverse polemiche. Forza Italia, in particolare, ha provato a spingere per un incremento a 620 euro, ma non sono stati trovati i fondi necessari.

Microcredito

per le aziende

 

La Lega, invece, ha ottenuto l’approvazione di un emendamento che consente di cumulare la previdenza obbligatoria con quella complementare, con l’obiettivo di raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, permettendo così un’uscita anticipata a 64 anni. Il cosiddetto bonus Maroni, che consente ai lavoratori di rinunciare all’accredito dei contributi per trasformarli in un bonus esentasse, è stato confermato.

Tuttavia, sfuma definitivamente la possibilità di introdurre un nuovo semestre di silenzio-assenso per il trasferimento del Tfr alla previdenza complementare, una misura che avrebbe dovuto dare maggiore flessibilità ai lavoratori. Sul fronte del sostegno alle famiglie, il governo ha previsto vari incentivi. Arriva un fondo per il sostegno delle attività extra-scolastiche per i giovani tra i 6 e i 14 anni provenienti da famiglie con un Isee sotto i 15mila euro. Inoltre, è stato istituito un fondo per la valorizzazione della funzione degli oratori e un altro per le attività educative, che riceveranno 10,5 milioni nei prossimi tre anni. Per le imprese, la legge di bilancio prevede una serie di agevolazioni, tra cui una riduzione dell’Ires per le aziende che reinvestono almeno il 30% degli utili nel 2024. Inoltre, un fondo di 70 milioni di euro è stato destinato alla partecipazione dei lavoratori nella gestione e negli utili delle imprese.

Le Pmi potranno inoltre beneficiare di un fondo di garanzia per l’accesso al credito. Non mancano gli investimenti per il settore delle infrastrutture.

Un miliardo in più verrà destinato alla Tav Torino-Lione e altri 200 milioni alla ferrovia Sibari-Catanzaro. Il Ponte sullo Stretto, uno degli argomenti più controversi della politica italiana, vedrà un aumento dei fondi stanziati, sebbene ridotti rispetto alle previsioni iniziali: 1,4 miliardi contro i 3 miliardi inizialmente previsti. La legge di bilancio prevede anche altri investimenti in grandi opere, come la diga di Campolattaro, e un aumento del fondo per il trasporto pubblico locale. Sul fronte della sanità, la manovra prevede diverse novità. Arrivano alle Regioni le risorse economiche la ‘benzina’ per far funzionare la sanità nei territori. Via libera al riparto tra le Regioni delle risorse destinate al Ssn: si tratta di 133.053 miliardi di euro. Inoltre gli infermieri, dal 2025, vedranno i loro straordinari tassati con una flat tax al 5%, mentre per le campagne di sensibilizzazione sulla salute femminile e il tumore al polmone sono stati stanziati nuovi fondi. Inoltre, verranno incrementati i fondi per il bonus psicologo e per il servizio di sostegno psicologico per gli studenti nelle scuole.

La scuola, un altro settore centrale della manovra, vedrà nuovi finanziamenti per l’educazione sessuale e affettiva, con un fondo da mezzo milione di euro, e per la lotta alla povertà alimentare nelle scuole. Saranno anche aumentati i fondi per le borse di studio per studenti atleti e per gli alloggi degli universitari.



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