Mercati verso il Rally di Natale?
Ci si appresta a concludere l’anno di trading con questi ultimi giorni di negoziazione che portano a quello che viene definito da Yale Hirsch nel 1972 come il rally di Natale, ossia quel periodo compreso tra il 26 dicembre e i primi giorni di gennaio dove il mercato tende a performare in positivo. Per il momento vediamo dei mercati azionari che si apprestano a chiudere l’anno sui massimi, cosà come l’oro, mentre il petrolio e le majors contro il dollaro si adagiano sui minimi dell’anno in una condizione che risulta essere premessa per un 2025 che potrebbe essere molto interessante sotto molto punti di vista, soprattutto quelli relatvi all’evoluzione dello scenario macroeconomico.Â
GLI ULTIMI DATI USAÂ
Spostati nella giornata di ieri i dati sugli ordini di beni durevoli, oggi é il turno degli indici della Fed di Richmond per quanto riguarda il settore manifatturiero e i ricavi dei servizi, indici che ci daranno un indicazione per quanto riguarda l’andamento di questi settori economici per la fine dell’anno. Ieri abbiamo assistito ad un calo della fiducia dei consumatori misurato dal Conference Board, un dato non eccezionale considerando che ci troviamo sul finire dell’anno, solitamente un periodo florido per il consumatore americano che per quest’anno vede un calo della fiducia. Oggi vedremo anche la chiusura anticipata delle negoziazioni per via delle festivitá natalizie, le negoziazioni riprenderanno il 27 dicembre a pieno ritmo.Â
MERCATI AZIONARI ANCORA SUI MASSIMI CON VIX ALTOÂ
I mercati azionari non mollano i massimi, non di certo prima delle festivitá natalizie. Ieri abbiamo comunque assistito a movimenti interessanti sull’intraday, soprattutto a ridosso dell’apertura del cash Usa che ha dimostrato una certa volatilitá nei movimenti, questi ultimi hanno perso forza nel corso della serata e a ridosso della chiusura del cash. I mercati rimangono quindi positivi, anche dopo il forte ribasso visto nel giorno della Fed, una gioirnata che potrebbe risultare significativa nella prossime settimane in quanto ha decretato le chiusure negative su base settimanale per la maggior parte degli indici, oltre che l’aumento del Vix che ha di nuovo superato il livello 20 con grande slancio.Â
FOREX PRONTO AL 2025
Il 2025 potrebbe essere l’anno del Forex, alle prese con i tagli dei tassi e il loro proseguimento, con il mutamento delle aspettative sulla disoccupazione e sull’inflazione e con il problema silente dei tassi alti in Uk e della situazione molto delicata che attanaglia il Giappone con il suo Yen oramai destinato a chiudere l’anno sui minimi, interventi della BoJ a sorpresa permettendo. EurUsd di nuovo a ridosso di 1,04, GbpUsd di nuovo sui minimi settimanali e UsdJpy di nuovo al di sopra dei 157, un Forex assolutamente deludente per il 2024, altro anno in cui non abbiamo visto direzionalitá spiccata da parte di nessun cambio. Si rimane ovviamente in attesa del 2025.Â
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