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Microcredito

per le aziende

 


Il 40% delle nuove imprese in Italia chiude entro i primi tre anni di attività. Un dato allarmante che spesso dipende dal peso della pressione fiscale sulle startup. 

Il regime forfettario rappresenta una soluzione concreta a questo problema, offrendo un sistema di tassazione agevolata pensato specificamente per supportare i nuovi imprenditori. Con un’imposta sostitutiva che può arrivare al 5% per le startup, questo regime fiscale sta trasformando il panorama dell’imprenditoria italiana. 

Per chi sta pensando di aprire una partita IVA in regime forfettario nel 2025, è fondamentale comprendere requisiti, vantaggi e procedure corrette da seguire. Questa guida fornirà tutte le informazioni necessarie per avviare la propria attività sfruttando al meglio le agevolazioni disponibili. 

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Requisiti fondamentali per il regime forfettario 

Per accedere al regime forfettario nel 2025, è necessario rispettare precise condizioni stabilite dalla normativa fiscale italiana. Questi requisiti determinano chi può beneficiare delle agevolazioni previste per le nuove attività. 

Limiti di Fatturato e Costi 

Il limite principale per l’accesso al regime forfettario è attualmente fissato a 85.000 euro di ricavi o compensi annui; è in discussione un innalzamento di questa soglia a 100.000 euro, ampliando la platea di professionisti e piccole imprese che potrebbero beneficiare del regime agevolato.  

Per le nuove attività, questo limite viene riproporzionato in base ai mesi di effettivo esercizio. Un altro parametro fondamentale riguarda le spese per il personale, che non devono superare i 20.000 euro lordi annui, includendo collaboratori e dipendenti. 

Non possono accedere al regime forfettario: 

  • Soggetti non residenti in Italia (eccetto residenti UE che producono in Italia almeno il 75% del reddito). 
  • Persone che hanno percepito redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 euro nell’anno precedente; tuttavia, si sta valutando l’aumento di questo limite a 50.000 euro, permettendo a più lavoratori dipendenti con attività autonome di usufruire del regime forfettario.  
  • Chi esercita attività prevalentemente verso ex datori di lavoro. 
  • Partecipanti a società di persone o titolari di quote di controllo in S.r.l. 

Verifiche preliminari 

Prima di avviare l’attività in regime forfettario, è fondamentale effettuare alcune verifiche preventive. Il contribuente deve valutare attentamente la propria posizione rispetto ai requisiti di accesso, considerando anche eventuali redditi da lavoro dipendente o partecipazioni societarie pregresse.  

È importante monitorare costantemente il fatturato per evitare lo sforamento dei limiti, che potrebbe comportare l’uscita dal regime agevolato. 

La verifica dei requisiti non è un’operazione una tantum, ma deve essere effettuata periodicamente per garantire la permanenza nel regime. In caso di superamento della soglia dei 100.000 euro, l’uscita dal regime è immediata e comporta l’applicazione dell’IVA dalle operazioni che determinano il superamento. 

Agevolazioni fiscali per nuove startup 

Le nuove startup che scelgono il regime forfettario possono beneficiare di un’importante agevolazione fiscale che rende questo regime particolarmente vantaggioso per chi avvia una nuova attività. 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

l regime forfettario per startup prevede un’imposta sostitutiva del 5% per i primi cinque anni di attività. Al termine di questo periodo, l’imposta passa al 15%, mantenendo comunque i vantaggi generali del regime forfettario. 

L’aliquota agevolata si applica per i primi 5 anni di attività, al termine di questo periodo, l’imposta passa automaticamente al 15%, mantenendo comunque i vantaggi generali del regime forfettario.  

Il periodo quinquennale decorre dall’anno di avvio dell’attività e prosegue ininterrottamente, anche in caso di periodi d’imposta in perdita. 

Calcolo del risparmio fiscale 

Il calcolo delle imposte si basa sul coefficiente di redditività, che varia in base al tipo di attività: 

  • L’imponibile si determina applicando il coefficiente agli incassi annuali 
  • Si sottraggono i contributi previdenziali versati 
  • Sul risultato si applica l’aliquota del 5% 

Per esempio, per un professionista con coefficiente del 78% e ricavi di 30.000€: 

Base imponibile = 30.000€ × 78% = 23.400€ Contributi versati = 3.000€ Imponibile finale = 23.400€ – 3.000€ = 20.400€ Imposta dovuta = 20.400€ × 5% = 1.020€  

Questo sistema di calcolo garantisce un significativo risparmio fiscale rispetto ai regimi ordinari, permettendo ai nuovi imprenditori di consolidare la propria posizione nel mercato durante la fase iniziale dell’attività. 

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procedure celeri

 

Condizioni per l’aliquota agevolata 

L’accesso all’aliquota agevolata del regime forfettario richiede il rispetto di specifiche condizioni stabilite dall’Agenzia delle Entrate. Queste condizioni sono fondamentali per garantire che il beneficio fiscale sia destinato effettivamente alle nuove attività imprenditoriali. 

Assenza di Attività Precedente 

Per beneficiare dell’aliquota al 5%, il contribuente non deve aver esercitato alcuna attività nei tre anni precedenti l’avvio della nuova impresa. Questo requisito si applica a: 

  • Attività artistiche o professionali 
  • Imprese individuali o familiari 
  • Partecipazioni in società di persone 
  • Attività autonome in forma associata 

Divieto di Prosecuzione 

L’attività da avviare non deve costituire una mera prosecuzione di un’attività precedentemente svolta come lavoro dipendente o autonomo. L’Agenzia delle Entrate valuta questo aspetto considerando due elementi fondamentali: 

  • La clientela di riferimento 
  • Le competenze professionali utilizzate 

È prevista un’importante eccezione per il periodo di pratica obbligatoria richiesto per l’esercizio di arti o professioni. Ad esempio, il praticantato per avvocati o commercialisti non preclude l’accesso all’aliquota agevolata. 

Limiti per subentro 

Nel caso di subentro in un’attività esistente, si applica un limite specifico: i ricavi o compensi realizzati dal precedente titolare non devono superare, per ora, gli 85.000 euro nell’anno precedente. Questo vincolo mira a garantire che l’agevolazione sia riservata a realtà imprenditoriali di dimensioni contenute. 

L’Agenzia delle Entrate verifica con particolare attenzione le situazioni in cui si configura una continuità sostanziale dell’attività, come nel caso di: 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

  • Utilizzo degli stessi beni strumentali 
  • Mantenimento della medesima sede operativa 
  • Prosecuzione dei rapporti con i principali clienti 

Il mancato rispetto anche di una sola di queste condizioni comporta l’applicazione dell’aliquota ordinaria del 15%, pur mantenendo la possibilità di usufruire del regime forfettario. 

Procedure di apertura e adempimenti 

L’avvio di un’attività in regime forfettario richiede una serie di adempimenti burocratici che devono essere completati con precisione e nei tempi stabiliti. La corretta gestione di queste procedure è fondamentale per garantire l’accesso alle agevolazioni previste. 

Documentazione Necessaria 

Per l’apertura della partita IVA in regime forfettario sono richiesti i seguenti documenti base: 

  • Documento d’identità valido 
  • Tessera sanitaria con codice fiscale 
  • PEC (Posta Elettronica Certificata) 
  • Firma digitale (per artigiani e commercianti) 
  • Documentazione specifica per categoria professionale 

Per gli artigiani e i commercianti è inoltre necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio e la presentazione della SCIA al comune di competenza. 

Comunicazioni Obbligatorie 

L’apertura dell’attività deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate attraverso il modello AA9/12, specificando il codice ATECO dell’attività e l’opzione per il regime forfettario.  

Dal 1° gennaio 2025, è possibile emettere fatture semplificate per operazioni di valore fino a 400 euro, semplificando ulteriormente gli adempimenti fiscali per chi aderisce al regime forfettario. 

Tempistiche da Rispettare 

Le tempistiche per gli adempimenti principali sono: 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Adempimento Scadenza Apertura Partita IVA Entro 30 giorni dall’inizio attività Iscrizione INPS Contestuale all’apertura P.IVA Iscrizione Camera Commercio Prima dell’inizio attività (per artigiani/commercianti) Comunicazione regime forfettario All’apertura della P.IVA È consigliabile farsi assistere da un commercialista nella fase di apertura, poiché eventuali errori nella compilazione della documentazione potrebbero compromettere l’accesso al regime agevolato o comportare sanzioni amministrative da 250 a 2.000 euro. 

Per i professionisti iscritti ad albi, è necessario verificare anche gli obblighi di iscrizione alla cassa previdenziale di categoria, che potrebbe avere tempistiche e procedure specifiche. 

Regime forfettario: 2024 VS 2025 cosa potrebbe cambiare in breve 

Caratteristica  2024  2025 (Previsto) 
Limite di Ricavi/Compensi  Fino a 85.000 euro.   Possibile aumento a 100.000 euro.  
Redditi da Lavoro Dipendente  Esclusione se superiori a 30.000 euro.   Possibile innalzamento del limite a 50.000 euro.  
Fatturazione Semplificata  Consentita per operazioni fino a 400 euro.   Eliminazione del limite di 400 euro per la fattura semplificata. 

Si noti che alcune modifiche per il 2025 sono ancora in fase di discussione e potrebbero subire variazioni.  





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