I democratici propongono un vademecum pungendo su temi come il cambiamento climatico, le liste d’attesa nella sanità e i costi dell’operazione migranti in Albania. I meloniani rilanciano con il loro «manuale per la Vigilia» altrettanto sarcastico
Una battaglia via social, tra Pd e FdI, immaginando le discussioni intorno alle tavole degli italiani imbandite per le feste. Lo sfottò parte dai democratici che affidano il loro sarcastico augurio di buon Natale a qualche «spunto per sopravvivere a parenti un po’ di destra». Poco dopo replicano i meloniani, non meno pungenti, che ribattono colpo su colpo. E se il tono è provocatorio, i temi sono quelli più caldi dell’agenda politica: dalle misure in finanziaria alla gestione dei migranti, dalle liste d’attesa per le cure al salario minimo.
Gli «spunti» offerti dal Pd – che certo più che disinnescare probabilmente innescheranno contese davanti alle pietanze – toccano tutti i punti nodali della piattaforma politica di Elly Schlein, ricorrendo, per le immagini, alla famiglia Dursley, gli zii babbani di Harry Potter.
«Ah, ti hanno fissato la visita medica a marzo 2026. Forse non è colpa dei medici, zio, ma di chi taglia la sanità pubblica favorendo gli amici del privato?», dice lo spunto numero 1. «Allora parliamo di tutte le cose che si potevano fare con gli 800 milioni sprecati dal governo nei lager in Albania», è il numero 2.
Nel post di Instagram i consigli si presentano come slide da scorrere: «No, zia, non l’ho ancora comprata casa, ovviamente. Però possiamo parlare del taglio dei 330 milioni del fondo affitti!». E ancora: «Esatto, zia! La teoria gender esiste quanto Babbo Natale!». «Quanto costa un chilo di pane, zio? Sicuro che non serve il salario minimo?». «No, zia, non è solo un acquazzone. Si chiama crisi climatica ed è un’emergenza».
La contraerea di FdI non è meno puntuta. Il «manuale d’uso per una vigilia con parenti di sinistra´». suggerisce «se a tavola hai lo zio di sinistra che si lamenta delle tasse, tu ricordagli che il taglio del cuneo fiscale e stato reso permanente» e «se hai il cugino di sinistra che critica le risorse in manovra, tu ricordagli che si sarebbe potuto fare di più se non ci fosse stato il superbonus, un super debito da 137 miliardi».
Nell’obiettivo della forza di maggioranza relativa di governo anche questioni politiche di fondo: «Se senti mormorare la zia femminista – si legge tra i consigli scritti nelle slide del post su Instagram -, tu ricordale che con il governo Meloni si è raggiunto il record di occupazione femminile». E ancora: «Se hai il vicino di casa che ama lamentarsi sempre di tutto, tu ricordagli che gli arrivi dalla Tunisia sono diminuiti del 80%». L’ultima staffilata tocca l’astensionismo: «Se hai il parente che non vuole più andare a votare, tu ricordagli che l’alternativa alla destra sono Elly Schlein e Bonelli».
A non prendere bene l’umorismo (per lo meno quello dei democratici ai quali replica) è Gianfranco Rotondi presidente della Dc. «Noi siamo cresciuti in un’Italia in cui i direttori di giornale scrivevano un editoriale per suggerire agli italiani di non discutere di politica a Natale. Chi crede nel Natale non fa politica a tavola, il problema di questo Pd è che non ci crede, tant’è che considera il cenone solo una occasione di propaganda e di divisione». Forse Rotondi, che alla Camera siede tra i banchi di FdI, non si aspettava il contro-manuale del «suo» partito.
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